Arendt: ecco perchè il Lussemburgo è la capitale dei fondi di investimento

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I fondi di diritto estero raccolgono la stragrande maggioranza dei flussi del risparmio gestito italiano. In questo nuovo podcast abbiamo chiesto a Lara Forte e Nicola Losito del gruppo Arendt di aiutarci a capire cosa fa del Lussemburgo un polo attrattivo per l’asset management internazionale

Sappiamo a cosa servono, sappiamo come usarli, sappiamo spesso anche come promuoverli i fondi comuni di investimento. Quello che però non sappiamo è come si costruiscono, e dove. Spesso i fondi nei quali investiamo i nostri risparmi hanno passaporto italiano, ma domicilio all’estero: si chiamano fondi rountrip e sono molto diffusi in Italia, specie le Sicav di diritto lussemburghese.

Dei 4 miliardi e 100 milioni di euro raccolti dalle gestioni di portafoglio nel mese di settembre, secondo l’associazione di settore, Assogestioni, almeno 3 miliardi e 900 milioni sono da addebitare a fondi di diritto estero promossi da società italiane. La raccolta dei fondi domestici, lato suo, è invece negativa per oltre un miliardo.

Perchè all’estero? Tutto è cominciato con una regolamentazione eterogenea ma oggi dobbiamo tenere conto anche di stabilità politica e finanziaria dei paesi in cui vengono registrati questi strumenti finanziari, del multi linguismo e multi culturalismo di questi paesi, delle loro posizioni strategiche all’interno del continente europeo.

We Wealth ha chiesto a  Lara Forte e Nicola Losito del gruppo Arendt di aiutarci a capire cosa fa del Lussemburgo un polo attrattivo per l’asset management internazionale.

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