Torino seconda parte
Torino seconda parte
Una colazione con un cliente, una cena gourmet, oppure un luogo dove lavorare tranquillamente. Ecco un nuovo appuntamento con le migliori location di Torino
Vincenza Belfiore
Director – project manager international business development di Azimut Wealth Management
Ha conseguito un executive master in wealth management alla SDA Bocconi. Si occupa di consulenza finanziaria dal 1995 e ha sviluppato un’ampia esperienza attraverso diverse realtà, come Intesa Sanpaolo, Citibank, Bsi Italia, Banca Generali private banking e Azimut wealth management. È certificata Efpa. Nel 2017 è stata nominata Top Women Financial Advisors del Barron ranking.
Un’ora prima del prossimo appuntamento – ALLEGROITALIA GOLDEN PALACE
Se avete un’ora libera e volete utilizzarla per lavorare, nel cuore di Torino, a soli 10 minuti a piedi dal Museo Egizio, da Piazza San Carlo e dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova, c’è un posto che fa per voi. Si tratta dell’hotel 5 stelle Allegroitalia Golden Palace, un luogo fantastico per lavorare sorseggiando ottimi drink ma anche perfetto per stuzzicare qualcosa in un raffinato ristorante: il tutto in un ambiente lussuoso e in una luminosa “orangerie”, con connessione WiFi gratuita.
Un lunch relax – SAN TOMMASO 10 LAVAZZA
La storia di Lavazza inizia proprio qui: in Via San Tommaso 10, dov’è nata la drogheria di Luigi Lavazza nel 1895. Cent’anni dopo, nel 1995, Lavazza ha riaperto la drogheria dando vita al San Tommaso 10: coffee corner, ma non solo… un ristorante d’eccellenza con piatti innovativi creati in collaborazione con grandi chef italiani e interazioni con lo spagnolo Ferran Adrià. E il personale è a dir poco delizioso: professionalità, gentilezza e attenzione mi fanno entrare in questo locale quasi tutti i giorni.
Una cena per incuriosire – IL CAMBIO
Ogni volta che entro in questo ristorante, rimango stupita. In un turbinio di tradizione e novità, il Cambio rappresenta al meglio lo spirito piemontese, dove il futuro si mescola col passato. Riconosciuto come l’emblema della cultura torinese, dai suoi saloni – negli anni tra il 1821 e il 1861 – sono passati gli uomini e le donne che hanno fatto la storia d’Italia, come Casanova, Puccini, Balzac, Nietzsche, Verdi, Marinetti e… Cavour, un vero habitué, tanto che il suo tavolo è sempre lì, pronto per essere apparecchiato.
Un lunch con un cliente formale – IL CIRCOLO DEI LETTORI
Il circolo dei lettori è un “veritable hub” e “melting pot” culturale dinamico e innovativo che nasconde sale storiche, attentamente arredate, e una galleria di ritratti di artisti locali, con dipinti giocosi. La sensazione è quella di mangiare in un luogo fermo nel tempo, nella sabaudia reale. Il ristorante – guidato dallo chef Stefano Fanti – reinterpreta, in maniera leggera e in concordanza con la stagionalità, le specialità della tradizione piemontese.
Un aperitivo di lavoro – GRATTACIELO SAN PAOLO
Un aperitivo che combina innovazione e piacere nel grattacielo più alto d’Italia, in una location unica, a 150 metri di altezza. Drink ideati dal bartender Mirko Turconi e finger food preparato appositamente dal ristorante Piano35 della torre, più una vista mozzafiato della città abbracciata dalle Alpi. Se avete l’occasione, passeggiate nel giardino ad alta quota: una serra bioclimatica, dove sono stati riprodotti i profumi e i colori di un giardino mediterraneo, nei 15.000 metri cubi dello spazio.
Un pranzo vegetale-integrale – CHIODI LATINI NEW FOOD
Se avete voglia di un nuovo approccio al cibo e di materie prime di origine vegetale, con una cucina fatta di stagioni, il ristorante Chiodi Latini New Food può rendervi felici. L’ambiente è gradevole, piccolo e curato, nella forma e nel pensiero. La cucina non è stata scelta per moda, ma per profonda convinzione. Alla base c’è la filosofia vegetale-integrale, la semplicità del ritorno alla materia prima nella sua forma più integrale. Il mio piatto preferito? “La rossa francese”, un tortello di rapa ripieno di patate vitelotte.
Un’osteria piemontese – BUTA SPUTA
Se cercate un’osteria tipicamente piemontese, ai piedi della Mole Antonelliana, il locale Buta Stupa – che in dialetto piemontese significa “la bottiglia stappata” – può fare al caso vostro. Il detto nasce perché, una volta stappata, la bottiglia è vostra e, se non la finite, la potete portare via e finirla quando più vi aggrada. Più di 300 etichette accompagnate da piatti tipici piemontesi, in un locale semplice ma con l’Opera d’arte in muratura più alta d’Europa praticamente sotto i piedi.
Un drink dopocena – LA RESERVE COCKTAIL CLUB
Un posto davvero autentico, che nasce dall’idea di alcuni amici di ricreare il culto torinese dell’aperitivo e dar vita a un salotto dove accomodarsi nel dopocena e concludere in bellezza le serate. Si beve benissimo e l’ambiente è delizioso, ricco di charme ed eleganza. Il personale è molto preparato ed estremamente gentile, e la carta dei cocktail è pensata per sollecitare le vostre emozioni. Lo trovo un perfetto locale per sorseggiare drink lasciandovi trasportare da un’esperienza emozionale e sensoriale unica.

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