Fatturato dimezzato per 750mila pmi, decreto rilancio al via
Fatturato dimezzato per 750mila pmi, decreto rilancio al via
Le domande di adesione alle moratorie sui prestiti sfiorano i 2,3 milioni per un valore di 240 miliardi
Sono 255mila le richieste presentate al fondo di garanzia per i finanziamenti fino alla soglia massima di 25mila euro con copertura al 100%
Le garanzie Sace sfiorano i 152 milioni di euro
Mentre il decreto rilancio viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, salgono a 284mila le richieste per i finanziamenti bancari con garanzia statale per le micro, piccole e medie imprese. Secondo quanto stimato dalla relazione tecnica del decreto, 750mila soggetti hanno registrato un calo del fatturato di almeno il 50%
A una settimana dal via libera del Consiglio dei ministri, il decreto rilancio trova il suo spazio sulla Gazzetta ufficiale: una manovra da 55 miliardi, recante misure in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, ma anche politiche sociali legate all’emergenza epidemiologica e, soprattutto, nuovi interventi per le piccole e medie imprese italiane. Secondo quanto stimato dalla relazione tecnica nel capitolo che riguarda le esigenze relative ai sostegni alle locazioni commerciali, sono infatti 750mila i soggetti che hanno registrato un calo del fatturato di almeno il 50%.
È atteso ora il provvedimento dell’Agenzia delle entrate che definisca l’avvio della procedura informatica per i contributi a fondo perduto, che spetteranno non solo alle persone fisiche titolari di partita iva ma anche alle pmi con ricavi non superiori ai cinque milioni di euro nello scorso anno d’imposta e che, precisa la relazione tecnica, “hanno registrato una diminuzione dell’ammontare delle fatture e dei corrispettivi superiore al 33% nel mese di aprile 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019”.
Intanto, la rilevazione settimanale della task force sull’attuazione delle misure a sostegno della liquidità – di cui fanno parte ministero dell’Economia e delle finanze, ministero dello Sviluppo economico, Banca d’Italia, Associazione bancaria italiana, Mediocredito Centrale e Sace – calcola che le domande di adesione alle moratorie sui prestiti sfiorano i 2,3 milioni, per un valore di 240 miliardi. Di queste, il 44% riguarda le società non finanziarie. Superano la soglia delle 105mila unità, invece, le domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa, con un importo medio in calo a 86mila euro. Le banche hanno già accolto l’80% delle richieste, mentre solo l’1% è stato rifiutato.
Quando al fondo di garanzia, il ministero dello Sviluppo economico e Mediocredito Centrale dichiarano che sono oltre 287mila le domande presentate tra il 17 marzo e il 19 maggio, per un valore complessivo superiore ai 13,1 miliardi di euro. Le richieste inerenti alle misure introdotte con i decreti “cura Italia” e “liquidità” sono oltre 284mila per 12,8 miliardi di euro, di cui più di 255mila per i finanziamenti fino alla soglia massima di 25mila euro con copertura al 100% per un totale di 5,4 miliardi di euro.
Intanto, attraverso “garanzia Italia” di Sace, la società per azioni del gruppo Cassa depositi e prestiti, sono state concesse garanzie per 152 milioni di euro. Le richieste finora ricevute sono 17, “emesse in poche ore attraverso la piattaforma digitale dedicata”, si legge nella nota del Mef.
