Coronavirus, in Azimut la raccolta scende a 52 milioni
Coronavirus, in Azimut la raccolta scende a 52 milioni
Giuliani: “Il mese di marzo ha generato una raccolta netta positiva da parte della rete in Italia e dal business estero”
La modesta raccolta registrata da Azimut a marzo risente di disinvestimenti realizzati da parte di alcuni istituzionali (per effetto del coronavirus)
Confermata la strategia di crescita e il business plan, così come il piano di remunerazione agli azionisti
La raccolta è in forte calo rispetto ai 362 milioni di febbraio e ai 521 milioni di marzo 2019. Rispetto alla fine dello scorso anno, anche il patrimonio netto è diminuito di circa il 13%
Gli effetti del coronavirus si fanno sentire anche sul gruppo Azimut, che però va avanti dritto per la sua strada e conferma strategia e piani di sviluppo.
Nel mese di marzo, la società ha registrato una raccolta netta positiva per 52 milioni, ma in forte calo rispetto ai 362 milioni di febbraio e ai 521 milioni raccolti nello stesso periodo dello scorso anno (marzo 2020), raggiungendo circa 1 miliardo da inizio anno.
Tornando ai numeri, a fine marzo il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si è attestato a 51,4 miliardi, di cui 40,1 miliardi fanno riferimento alle masse gestite. Il patrimonio ha evidenziato un calo , del 13% rispetto a dicembre 2019. A fine dicembre 2019, infatti, il totale delle masse gestite si attestava a 46 miliardi, mentre il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato arrivava a 59,1 miliardi.

“Il mese di marzo ha comunque generato una raccolta netta positiva da parte della rete in Italia e dal business estero”, ha dichiarato il presidente del gruppo, Pietro Giuliani, che ha parlato di un “dato modesto a causa di disinvestimenti da parte di alcuni istituzionali”. Il presidente ha poi puntualizzato: “Come sempre rispondiamo con numeri e fatti alle tante (troppe) chiacchiere”.
Confermata intanto la strategia di crescita e il business plan, così come il piano di remunerazione agli azionisti. “Confermiamo la proposta di pagamento del dividendo di 1 euro a maggio di quest’anno e confermiamo l’obiettivo di un utile netto di almeno 300 milioni di euro per il 2020”. La proposta di dividendo che è stata approvata dal cda dovrà essere comunque approvata dall’assemblea del gruppo che si riunirà il 23 aprile.
