Mercati instabili: come proteggere il proprio portafoglio?

Come scegliere la leva? Quanto impattano le attese future sulla scelta del prodotto? Qual è lo strumento più adatto alle diverse esigenze dell’investitore e del cliente? Come proteggere il portafoglio? Ne parliamo in questo articolo con gli esperti di UniCredit

In tempi di volatilità, con i mercati americani che hanno raggiunto ancora una volta nuovi massimi storici, può essere utile pensare a come proteggere il proprio portafoglio da eventuali ribassi futuri. Uno dei metodi più semplici è acquistare dei prodotti short dotati di una leva, capaci di reagire agli shock di mercato, limitando le perdite.

Leva variabile contro la volatilità

In un periodo di forte instabilità, la scelta dello strumento corretto è la chiave. Prodotti di breve durata o troppo soggetti a volatilità possono porre l’investitore in una situazione di difficoltà, difficilmente gestibile in modo razionale.

I certificati Turbo open end sono strumenti a leva variabile, che a differenza di prodotti a Leva Fissa (certificati ma anche ETF) permettono di non subire il compounding effect, particolarmente importante in periodi di forti oscillazioni del mercato. Il livello di leva non è prefissato in partenza, ma dipende dalla distanza tra il livello di strike e il sottostante. Cos’è lo strike? E’ il livello di riferimento per il calcolo della leva ed è il livello che, se raggiunto dal sottostante, ne causa la chiusura anticipata con la perdita del capitale investito. Entriamo ora più nel dettaglio.

Certificati a copertura: perché e come

Come sottolineato dagli esperti di UniCredit, i certificati a leva dinamica sono strumenti alternativi e complementari aa prodotti utilizzati per finalità di copertura di portafoglio (es, gli Etf).

I certificati Turbo Open End puntano a preservare il cliente dal rischio di una perdita di capitale più alta del capitale inizialmente investito, e non lo espongono alla richiesta di margin call (versamento di margini in caso di posizione negativa). Questo, grazie alla presenza della leva (che amplifica ambo i movimento a rialzo e ribasso) e grazie ad un meccanismo di stop loss implicito, che scatta non appena la posizione sta per diventare negativa.

Anche il costo non impatta eccessivamente: la spesa media annua di un Turbo Open End per la copertura del portafoglio si aggira attorno al 4%. Tale costo viene spalmato su ogni giorno in cui si detiene il prodotto in portafoglio attraverso il graduale aumento del livello di Strike per i prodotti Long e la graduale diminuzione nei prodotti Short

Come scegliere la leva più adatta

Veniamo quindi alla domanda più importante: come scegliere la leva? “Più la leva è alta, meno capitale viene impiegato, più dev’esser alta l’attenzione allo strumento” hanno precisato da UniCredit. Nel particolare: un prodotto a leva alta (anche oltre il 12) si adatta meglio a finalità di trading di breve termine, dietro supervisione continua del prodotto, la cui distanza dallo strike (lo stop loss) è molto vicina al valore d’entrata.

Per una copertura di breve e medio termine (qualche settimana/qualche mese) una leva tra 5 e 7, mediamente, può essere invece la giusta soluzione.
Infine, per il consulente che ha bisogno uno strumento da mantenere più a lungo in portafoglio, è possibile impostare una leva tra 2 e 3, che permette di mantenere il prodotto anche per anni: essendo prodotti Open End, non prevedono una scadenza e possono quindi essere tenuti in portafoglio senza dover rollare la posizione in prossimità della scadenza.

Come funziona un certificato Turbo Open End

Con un certificato Turbo Open End si vanno quindi ad amplificare le variazioni al rialzo (versione long) o al ribasso (versione short) del sottostante. Tali strumenti non hanno data di scadenza e hanno la particolarità di avere il valore di strike corrispondente a quello di barriera. I Turbo Open ribasso short), “disposti ad accettare rischi pari ad opportunità altrettanto elevate”.

Proteggere il portafoglio: esempi

Un esempio di prodotti adatti ad un portafoglio di più lungo periodo sono rappresentati dai certificati Turbo Open End Put sull’indice FTSE Mib. Nel caso specifico, il ricorso a leve di minore entità (2,5 sul prodotto DE000HV4C484 e 4,4 sul DE000HV4CJ66) permettono di effettuare una copertura (data dalla posizione put in vendita dello strumento) sull’indice italiano FTSE Mib, beneficiando di una distanza abbastanza elevata tra il valore d’ingresso e il valore strike e di una potenziale vita del prodotto di lungo termine:

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