Certificati: l’importanza di investire con consapevolezza

Dopo una fase di elevata volatilità, gli investitori si chiedono ora come cogliere le diverse opportunità in vista di una nuova normalizzazione. I certificati UniCredit permettono di perseguire tre obiettivi: cedole, rendimenti, gestione della liquidità

Un primo trimestre 2020 dai toni bruschi. Prima il Black Monday di lunedì 9 marzo, giorno appena successivo all’annuncio (a mercati chiusi) di un nuovo piano di allentamento monetario (Qe) da parte della Federal Reserve americana, nonché il taglio di un punto percentuale dei tassi d’interesse federali; poi il lunedì nero del 16 marzo, con Wall Street che ha registrato il peggior calo dal 1987, lasciandosi dietro tra il 12 e il 13%.
Guardando oggi ai principali listini mondiali, qualcosa sembra però essere cambiato. Oltre ai tentativi di recupero registrati dalle principali piazze, la volatilità è andata via via riassorbendosi, passando dai massimi a 11 anni dello scorso mese (sopra la soglia di 80, sintomatico di un’operatività in preda alla paura) all’attuale soglia dei 40 punti.

Come comportarsi in uno scenario incerto

E’ anzitutto necessario porre l’attenzione su due aspetti chiave: se è vero che la volatilità colpisce i mercati nel breve termine, altrettanto vero è che i risvolti concreti sull’economia si vedranno solo nel tempo. Non solo: se esiste la possibilità di una seconda ondata di contagi, non è da escludere che i mercati registrino parimenti una seconda ondata di volatilità che, come gli infettivologi precisano, potrebbe essere più aggressiva della precedente.

Quali strumenti utilizzare in un mercato volatile

Generalmente, nei periodi di volatilità più elevata è raccomandabile posizionarsi con prudenza sugli strumenti a leva fissa, che soffrono le fasi di eccessiva fluttuazione. Meglio invece prodotti con stop più rigidi, nonché a leva variabile.
A prescindere dal tipo di strumento utilizzato, l’investitore deve sempre scegliere il prodotto con le caratteristiche più adatte alla propria propensione al rischio, così da non trovarsi eccessivamente esposto nei momenti incerti.

Come si posizionano i certificati in portafoglio

La principale differenza che divide un investimento in certificati da un investimento in azioni, fondi azionari o ETF replicanti linearmente un indice è che, in caso di caduta del mercato, per recuperare le perdite potenziali sull’equity è necessario che l’asset registri un rimbalzo pari o superiore al tenore del ribasso. Nel caso dei certificati, invece, avendo barriere fisse e alla portata di più profili, non è necessario che si verifichi un rimbalzo e per ottenere una rendita è necessario che il sottostante resti al di sopra del livello di barriera.

Certificati Cash Collect: cosa sono e come funzionano

I Cash Collect prevedono il pagamento, a date prefissate al momento dell’emissione, di rendimenti periodici condizionati di importo predefinito. In particolare, se alle date di valutazione il valore del sottostante è superiore o pari alla barriera, verrà corrisposto un ammontare in euro pari ad una percentuale del prezzo di emissione.
A scadenza, si possono verificare due scenari: 1) Se il sottostante è superiore o pari alla barriera, l’importo di rimborso sarà pari al prezzo di emissione maggiorato di un importo predefinito sin dall’emissione. In questo scenario il Certificate corrisponde un premio anche in caso di moderati ribassi del sottostante. 2) Se il sottostante è inferiore alla barriera, l’importo di rimborso replica la performance negativa del sottostante.
Esistono diverse varianti dei cash Collect tra cui possono essere citati i Cash Collect Autocallable che permettono un rimborso anticipato se, in alcune date prestabilite, il valore del sottostante è pari o superiore al suo livello di fixing iniziale.

Certificati Cash Collect Worst of: la soluzione di UniCredit

Trattandosi di prodotti utili soprattutto in fasi di mercato più laterali o tendenzialmente rialziste, chi vuole beneficiare del possibile rimbalzo che farà seguito ai recenti cali potrà optare per certificati con scadenza più ridotta (anche 4 o 5 mesi); chi invece adotta una view di più lungo termine, può spostarsi su scadenze più lunghe.
All’interno dell’offerta UniCredit, meritano particolare attenzione i due certificati Cash Collect Worst of Quanto (ISIN DE000HV4C9H5 e DE000HV4C9J1, il primo dei quali con barriere leggermente più basse del secondo) aventi per sottostante la combinazione dei quattro indici Euro Stoxx Select Dividend 30, Ftse Mib, Nasdaq 100 e Stoxx Europe Sustainability Select 30. Entrambi gli strumenti hanno scadenza 21 marzo 2024.
I Cash Collect Worst of su basket di indici consentono di ottenere cedole trimestrali condizionate e non prevedono scadenza anticipata automatica. La struttura è resa ancor più difensiva grazie a barriere di protezione osservate solo alla data di valutazione finale. Il Certificate consente di ottenere cedole trimestrali condizionate anche in caso di ribasso, nei limiti della Barriera, purché alle singole date di osservazione tutti gli indici componenti il paniere siano pari o superiori alla Barriera stessa.
A scadenza, se tutti gli indici componenti il paniere sono pari o superiori alla Barriera, l’investitore riceve l’importo di rimborso massimo. Diversamente, se uno o più indici si trovano sotto la Barriera, il Certificate replica linearmente l’andamento negativo dell’indice che ha registrato la performance peggiore e non prevede la protezione del capitale investito.

 
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