L’effetto farfalla, dalla meteorologia alla finanza

È la natura il capitale più importante a disposizione dell’uomo: sempre più investimenti saranno necessari per proteggerla in futuro

Effetto farfalla: anche un’infinitesima variazione delle condizioni iniziali produce variazioni su scale più grandi e crescenti. Lo spiegava il meteorologo Edward Lorenz con un articolo del 1972 e una domanda provocatoria: può il battito di ali di una farfalla in Brasile causare un tornado in Texas? Se è difficile immaginare come questo possa avvenire nella realtà, se inteso in senso più ampio l’effetto farfalla ricorda quanto tutto nel mondo sia connesso, e che anche solo un piccolo passo in avanti può innescare una serie di reazioni più significative in futuro.
In questo contesto, la Natural Capital Investment Alliancefondata da Sua Altezza Reale il Principe di Galles per accelerare lo sviluppo del Capitale Naturale come tema d’investimentointende mobilitare a favore dei temi del capitale naturale 10 miliardi di dollari entro il 2022. Risorse che potranno innescare un effetto farfalla. La NCIA è stata co-fondata dal Gruppo Lombard Odier, di cui la divisione  Lombard Odier Investment Managers  fa parte. Un impegno verso la sostenibilità e la natura che ha radici ben profonde in LOIM, da tempo impegnato nella transizione da un modello economico tradizionale e lineare, ormai divenuto insostenibile, a un modello circolare, più efficiente e fondamentale per una crescita sostenibile.

Il capitale naturale, una risorsa silenziosa

Al presente, nonostante la metà del Pil globale dipenda dal capitale naturale, solo poche iniziative promuovono la natura come opportunità di investimento. “Ad esempio, l’agricoltura, che vale 5 mila miliardi di dollari, dipende in larga misura da suoli in rapido degrado, proprio come la silvicoltura dipende dalle foreste, che fanno via via riducendosi”, spiegano gli esperti di LOIM. Ma non solo: “due terzi dei farmaci di nuova concezione si basano su prodotti naturali o si ispirano ad essi”.
“Nel mentre, il valore immateriale della natura sostiene gran parte dell’industria del turismo, un settore da 9 mila miliardi di dollari, e può rappresentare fino al 20% dei prezzi degli immobili locali”. Come fare per proteggere il più grande capitale a disposizione di ognuno di noi, quindi?

Proteggere il capitale naturale, come?

In primis, sarà fondamentale “trasformare il tradizionale modello economico lineare, ormai obsoleto, in una nuova economia circolare”, aggiungono gli esperti. Ciò sarà possibile grazie al crescente supporto della politica: nel 2021 verranno definiti nuovi obiettivi politici per salvare la biodiversità, entrerà in vigore la tassa sulle plastiche della Ue, saranno sviluppati i quadri di lavoro per la TFND e saranno attuate le politiche promosse dal Green Deal europeo. Aiuterà poi il fatto che “l’innovazione tecnologica e le economie di scala stiano abbattendo i costi di riciclaggio delle batterie, dell’agricoltura di precisione e della stampa 3D. E che il noleggio e le riparazioni siano oggi meno costosi della proprietà”.
D’altro canto, anche i consumatori stanno premendo per preservare la natura. “Ad esempio, circa il 60% dei consumatori europei si dice disposto a pagare un premio per ridurre gli imballaggi in plastica. Negli Usa, invece, il 40% dei consumatori sarebbe disposto a sostituire la carne con alternative a base vegetale”.

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