Blockchain: come cambia l’investimento in asset reali

La blockchain interessa sempre più settori del quotidiano. Tuttavia, quella che sembra una rivoluzione potrebbe non essere altro che un’evoluzione di un sistema in cui forti elementi innovativi sostengono un cambiamento di lungo termine. È così anche nel mondo della finanza dove, grazie alla tokenizzazione, anche gli asset reali potranno essere liquidabili, negoziabili e accessibili

Asset reali resi negoziabili e accessibili tramite tokenizzazione: è la nuova frontiera della gestione patrimoniale. Protagonista di questo processo la blockchain, una tecnologia con poco più di dieci anni di vita che potrebbe fare la differenza negli sviluppi di lungo termine dei mercati finanziari. E così materie prime, ma anche immobili e opere d’arte potrebbero essere scambiate più agevolmente nelle piazze di tutto il mondo.
“La tokenizzazione degli asset rappresenta la democratizzazione dell’investimento”: così gli esperti di Lombard Odier Investment Managers (LOIM). “In passato, la proprietà di immobili, dipinti, obbligazioni societarie su misura o titoli high-ticket era dominata da investitori istituzionali; in questo modo, invece, chiunque potrà possedere e negoziare tali asset”. Ma come sarà possibile?

Tokenizzazione e blockchain: cosa sono

Per capire come tokenizzazione e blockchain impatteranno il futuro dei mercati è necessario prima distinguere tra i due termini. Un token (traducibile in gettone) è assimilabile a una rappresentazione digitale di ciascuna delle n unità in cui viene suddiviso il valore di un asset, sia esso un quadro, un edificio, un’azione, un’obbligazione e così via. In questo modo l’acquirente di un singolo token ha il diritto di rivendicare quella parte di proprietà dell’asset sottostante collegata al singolo token. L’asset ‘tokenizzato’ diviene quindi accessibile agli acquirenti sotto forma di multiproprietà, la cui quota (il token) è agevolemente negoziabile e liquidabile sui mercati finanziari.
Tutti i token riconducibili all’asset vengono amministrati su una blockchain, ovvero una infrastruttura di rete digitale in cui un’informazione digitale (block) è immagazzinata in un database pubblico (chain). Sono tre i tipi di informazioni digitali ‘catturate’ nella catena: i dettagli sulla transazione del singolo token (come data, ora, e prezzo), l’identità dei partecipanti alla transazione e il codice associabile alla singola informazione raccolta. In questo modo la blockchain aiuta a raggiungere la massima tracciabilità, verificabilità e trasparenza della transazione stessa – senza dimenticare i costi contenuti.

Vantaggi e svantaggi di finanza e blockchain

L’introduzione sui mercati di asset gestiti tramite blockchain ha quindi il potenziale di aumentare la trasparenza di certi settori ad oggi opachi come, ad esempio, il mercato dell’arte. Non solo: la scarsa – o assente – correlazione con azioni globali, obbligazioni e REITs (le società quotate che gestiscono investimenti immobiliari) apre ad interessanti opportunità per diversificare il portafoglio con asset fino ad ora considerati illiquidi, scarsamente regolamentati e difficilmente accessibili.
Tuttavia, se “portare asset reali sui mercati in una forma negoziabile in cui ciascuno può investire è abbastanza rivoluzionario sia da un punto di vista tecnologico che concettuale”, sottolinea LOIM, “l’adozione di massa seguirà un percorso di evoluzione più che di rivoluzione”. Allo stato attuale, infatti, sono due gli ostacoli da superare: regolamentazione (l’industria finanziaria deve ottemperare a molte più regole e norme di tanti altri settori) e tecnologia (perché la blockchain si diffonda capillarmente essa dovrà semplificarsi abbastanza da divenire automatica).

Un’evoluzione, più che una rivoluzione

Ma proprio come internet all’inizio degli anni Novanta ha dato via a uno sviluppo che ai più sembrava impossibile, anche la blockchain potrà a mano a mano inserirsi in molti aspetti della quotidianità. E, proprio come con internet, a beneficiarne saranno quelle aziende che per prime integreranno le nuove tecnologie nella propria offerta, innovando il settore con il sostegno di token e blockchain quando queste tecnologie saranno mature abbastanza.
Anno di svolta, secondo gli esperti di LOIM, potrebbe essere già il 2021, in cui “assisteremo a una serie di sviluppi del settore, che offriranno a investitori retail e istituzionali una prima esposizione ad asset coin interamente regolati, trasparenti e liquidi”.

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