Green gilt: così il Tesoro inglese diventa sostenibile

Regno Unito verso la più grande emissione europea di titoli verdi del Tesoro, i cosiddetti green gilts: si tratta di 15 miliardi di pound (17,5 miliardi di euro circa) entro la fine dell’anno, atti a finanziare un’economia a zero emissioni. Quali potenzialità per il comparto?

Una emissione da 15 miliardi di pound (17,5 miliardi di euro circa) di titoli governativi verdi entro la fine dell’anno, atti a finanziare un’economia a zero emissioni. Così il Regno Unito avvia il progetto green gilts, green bond in chiave inglese. Obiettivo dell’emissione, realizzare un progetto di lotta al cambiamento climatico sostenibile, che avvicini il Regno Unito al raggiungimento degli obiettivi contenuti nell’Accordo di Parigi.

Green gilt: servono chiarezza e trasparenza

Un progetto ambizioso, rispetto al quale non si sono fatte attendere le raccomandazioni dell’autorità. In un report pubblicato dalla Investment Association (IA, ente inglese per la gestione del risparmio) venerdì 26 marzo, l’autorità  ha esortato il governo britannico a garantire linee guida chiare e solidi standard di rendicontazione per la prima emissione di obbligazioni sovrane verdi, evitando ogni possibile attività di greenwashing, l’ecologismo di facciata.
I green gilts andranno quindi a finanziare progetti infrastrutturali, creando posti di lavoro verdi e aiutando il governo inglese a conseguire il decalogo della Green industrial revolution annunciata a novembre 2020.
L’agenda si compone di dieci punti: sfruttare l’energia del vento in mare (offshore wind); spingere la crescita dell’idrogeno a basse emissioni di carbonio; fornire energia nucleare avanzata; accelerare il passaggio verso veicoli a emissioni zero; trasporto pubblico verde, ciclismo e spostamenti a piedi; “jet zero” e navi verdi; edifici più sostenibili; investire nella cattura, nell’utilizzo e nello stoccaggio del carbonio; proteggere il capital naturale; finanza verde e innovazione.

LGIM a sostegno del comparto green

“Ci aspettiamo di iniziare a considerare il green gilts come parte dell’universo investibile nei prodotti rivolti alla nostra clientela” hanno sottolineato gli esperti di Legal & General Investment Managament nel report Green gilts del febbraio 2021. Da un punto di vista degli investimenti, “vogliamo trattare i titoli green dello stato al pari dei titoli governativi classici: la possibilità di scegliere tra asset tradizionali e verdi sulla base del rapporto rischio-rendimento aumenta infatti il nostro set di opportunità”.
Non è tutto: se appropriato e soggetto a un’offerta sufficiente, “potremmo anche essere in grado di lanciare un fondo green-only, che copra soluzioni sia levered, che unlevered” hanno aggiunto.
Un passo avanti nello sviluppo dei nuovi strumenti insomma, che vedono il Regno Unito seguire l’esempio già posto in essere da Italia e Francia. “LGIM continuerà a sostenere il governo per finalizzare il programma di investimenti verdi e aiutare a sviluppare iniziative di investimento responsabile per soddisfare le mutevoli esigenze degli investitori”.
A riprova di ciò, il lancio del fondo L&G Esg Green Bond Ucits Etf nel febbraio 2021, che rafforza la gamma di Etf sul reddito fisso del gruppo, affiancandosi ai già noti L&G Esg USD Corporate Bond Ucits Etf e L&G ESG Emerging Markets Corporate Bond Ucits Etf, quotati entrambi a gennaio 2021.
L&G Esg Green Bond Ucits Etf replica l’indice J.P. Morgan Esg Green Bond Focus, che fornisce  una esposizione ai green bond emessi nel credito in valuta forte (denominati in dollari, euro o sterline) e in titoli di Stato in valuta locale.

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