I dati, il nuovo petrolio. La Cina, la nuova Arabia Saudita

Se è vero che i dati sono il nuovo petrolio dei mercati, altrettanto vero è che la Cina sarà la nuova Arabia Saudita. Con gli esperti di Fidelity International analizziamo come il Dragone resti meglio posizionato per cogliere l’innovazione del futuro

Pechino guida la lista dei Paesi che maggiormente beneficeranno dello sviluppo tecnologico in corso e futuro, sotto diversi punti di vista. “L’innovazione è il motore di performance dei mercati” ha precisato Tina Tian, Portofolio Manager di Fidelity International. Ecco in che termini.

Dati e Cina, il nuovo petrolio

L’innovazione ha trasformato il mondo e i suoi driver di crescita, rendendo la tecnologia uno dei trend secolari più importanti per la sostenibilità dei business, degli utili e, indirettamente, delle quotazioni azionarie.
Se si analizzano singolarmente le voci di sviluppo, la Cina è davanti agli Stati Uniti per vantaggi strutturali tratti dalla rivoluzione tech. E lo resterà, presumibilmente, anche in vista della prossima ondata di innovazione.
A partire anzitutto dall’ammontare complessivo dei dati e dall’accesso alle informazioni (area, quest’ultima, sulla quale risultano più carenti sia gli Usa, che l’Europa), ma anche da voci quali la penetrazione di smartphone, i volumi di e-commerce e i pagamenti da mobile (ancora deboli nel resto dell’Asia e in Australia).
Dell’innovazione e delle tecnologie impiegate beneficiano anche i governi, con la Cina prima tra tutti a poter sfruttare il monte dati per ricerche interne, incentivi e leva fiscale, strumenti ancora poco sviluppati nelle economie ad occidente. Predominanza anche nel campo della Ricerca & Sviluppo, dove Pechino possiede la leadership anche e soprattutto rispetto alle economie a lei collegate (non solo il resto dell’Asia, ma anche l’Australia, primo partner commerciale cinese).
L’innovazione va inoltre a toccare ambiti quali la catena di approvvigionamento, con la Cina che è riuscita a sviluppare la migliore supply chain in ambito biotech ed una potenza manifatturiera sempre più legata all’alta tecnologia.
Infine, la dimensione del mercato e il suo tasso di crescita: l’ammontare di investimenti portato avanti dal Dragone ha determinato il successo della classe media cinese, sempre più aperta a nuove opportunità di investimento, nonché ad una crescita del Pil reale superiore a qualsiasi altra economia al mondo. Qualche passo resta ancora da compiere, invece, nell’ambito del Pil pro capite, che attualmente, per distribuzione, vede Usa, Europa, Giappone e Australia meglio posizionate.


Fonte: Fidelity International. Clicca sull’immagine per vederla ingrandita

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