Presidenziali Usa, lezione 5: i mercati salgono comunque

Le presidenziali Usa in cinque settimane. Obiettivo, accompagnare l’investitore al 3 novembre facendo luce su uno dei temi chiave del 2020. Il tutto grazie alle analisi di Capital Group, condotte su più di 85 anni di dati. L’ultima lezione? Non importa chi vince, i mercati salgono comunque

A otto giorni dal voto gli Stati Uniti si preparano a conoscere il prossimo inquilino della Casa Bianca (e il colore dei partiti negli organi di governo). E se l’incertezza del periodo lascia spazio a dubbi e ripensamenti, chi guarda al lungo periodo può non temere, anche negli investimenti. Lo spiega Capital Group: “quale partito sia al potere non ha comportato una differenza significativa neanche per le azioni”.

Asinelli o elefanti, poco importa: i mercati salgono comunque

Negli ultimi 85 anni, la Casa Bianca è stata occupata da sette presidenti democratici (Roosevelt, Truman, Kennedy, Johnson, Carter, Clinton, Obama) e sette repubblicani (Eisenhower, Nixon, Ford, Reagan, Bush padre, Bush figlio, Trump). Tuttavia, a prescindere dall’impronta politica e da quanto promosso di ogni amministrazione la direzione dei mercati è stata generalmente rivolta sempre verso l’alto. Ad esempio, un investimento di 10,000 dollari nell’indice S&P 500 nel 1933 varrebbe oggi quasi 155 milioni di dollari: una rivalutazione dalle cifre considerevoli che conferma come il lungo periodo ripaghi, sempre.

L’ultima, e sempreverde lezione di Capital Group

“Alcuni hanno definito le elezioni del 2020 le più importanti del nostro tempo. Ma lo stesso è stato detto anche delle elezioni precedenti e verrà detto delle prossime elezioni. Quest’anno è stato unico per innumerevoli motivi, ma uno sguardo ai cicli elettorali passati dimostra che controversie e incertezza hanno fatto da sfondo a molte campagne. E il mercato ha sempre continuato a essere resiliente. Mantenendo l’attenzione sul lungo termine, gli investitori possono posizionarsi per un futuro migliore indipendentemente dal risultato delle elezioni”.

Le presidenziali Usa “più importanti della storia”

L’appuntamento del 3 novembre vedrà sfidarsi il presidente uscente, il repubblicano Donald Trump, 74 e lo sfidante democratico Joe Biden, 77. Nell’ultimo dibattito tra i candidati che si è tenuto giovedì 22 ottobre, Trump e Biden hanno argomentato i punti chiave della loro campagna elettorale, difendendo il proprio operato (il primo) e rimarcando le differenze che una nuova amministrazione potrebbe fare (il secondo). Il confronto si è svolto con poche interruzioni da parte dei due sfidanti, ma nessuno dei due è riuscito ad emergere del tutto.
A prescindere dai candidati, però, la prospettiva che più si delinea da parte degli esperti è quella di una lunga attesa. A meno che non si tratti di una vittoria schiacciante per il Presidente Trump o per l’ex Vice Presidente Joe Biden, “il risultato delle elezioni presidenziali probabilmente non sarà noto per giorni o addirittura settimane”, afferma John Emerson, Vice Presidente di Capital Group International, Inc. ed ex ambasciatore degli Stati Uniti in Germania, “poiché gli stati saranno occupati a gestire un volume di voti postali senza precedenti. È probabile che questo periodo di incertezza sia accompagnato da alti livelli di volatilità di mercato”, aggiunge.
Come superare l’incertezza sui mercati, quindi? Il consiglio di Capital Group, in ogni caso, è “stay invested”.

Presidenziali Usa, lezione 1: i mercati predicono il vincitore

Presidenziali Usa, lezione 2: rimanere investiti nell’azionario

Presidenziali Usa, lezione 3: non c’è solo la Casa Bianca

Presidenziali Usa, lezione 4: parola d’ordine prudenza

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