Nove aziende del settore sanitario per affrontare il domani

Telemedicina, trattamenti antivirali, diagnostica e testing sono solo alcune attività che, a tendere, porteranno il settore sanitario e farmaceutico ad attestarsi come uno dei più promettenti del mercato

Se prima dello scoppio di covid-19 attorno al settore sanitario e farmaceutico ruotava il rischio elezioni americane (decisioni sulla sanità pubblica e privata e sul prezzo dei farmaci sono sempre campo di dibattito tra repubblicani e democratici), il futuro del comparto post pandemia sembra essersi liberato di alcuni timori di breve termine.

Settore sanitario, meno rischi

Come sottolineato dagli esperti di Capital Group, “le previsioni davano per scontato che un certo livello di volatilità sarebbe perdurato con l’intensificarsi della campagna per le elezioni presidenziali statunitensi di novembre”.
Il sentiment è però cambiato nel momento in cui il mondo si è concentrato sulla diagnosi e sul trattamento di terapie e vaccini validi a combattere la pandemia di coronavirus.

Al centro, l’uomo

“Mentre le case farmaceutiche di tutto il mondo sono al lavoro per lo sviluppo di un vaccino in tempi record, l’atteggiamento di persone e governi nei confronti del settore sanitario si sta già ammorbidendo”. La crisi sanitaria che ha colpito l’intero mondo ha non solo riportato l’individuo e la sua salute al centro dell’attenzione, ma ha anche sensibilizzato i singoli verso tematiche quali la prevenzione, la diagnostica, la ricerca e l’assicurazione.
La pandemia ha messo altresì in evidenza “una potenziale mancanza di sicurezza personale e pubblica, scoprendo carenze in apparecchiature e forniture mediche”.
Oggi la sanità ha la stessa importanza che aveva il settore della difesa il 12 settembre 2001”, il giorno successivo al più grande attentato mai sferrato agli Stati Uniti, ha affermato Rich Wolf, analista di Capital Group.

Le 9 aziende sanitarie del domani

Le attese di una domanda farmaceutico-sanitaria che tenderà a crescere negli anni ha spinto alcune delle più grandi società a impiegare nuove risorse in ricerca e innovazione.
Tra queste figurano “i colossi farmaceutici Roche e AstraZeneca in Europa e Daiichi Sankyo in Giappone, le biofarmaceutiche Gilead Sciences e BeiGene, e i produttori di apparecchiature per attività di testing, diagnostica e produzione di farmaci Thermo Fisher Scientific, Philips e WuXi Biologics. Con la progressiva modifica dei comportamenti dei pazienti che si adattano alla pandemia, il colosso statunitense delle assicurazioni sanitarie UnitedHealth potrebbe altresì registrare un aumento della domanda di servizi prestati in telemedicina”.



Fonte: Capital Group. Clicca sull’immagine per vederla ingrandita

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