Coronavirus: a marzo frenano le operazioni di M&A

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L’emergenza Covid-19 mette alla prova il mercato M&A in Italia. I dati sul primo trimestre del nuovo rapporto Kpmg Corporate Finance

Primo trimestre M&A in Italia: chiuse 231 operazioni per un controvalore di 9,2 miliardi di euro

L’80% del controvalore totale è concentrato nelle dieci principali operazioni

Sono solo 50 le operazioni finalizzate nel mese di marzo

Il mercato dell’M&A in Italia frena di fronte all’emergenza Covid-19. Nonostante i dati positivi del primo trimestre, gli effetti della pandemia si sono fatti sentire nel mese di marzo.

I dati del primo trimestre 2020

In Italia, nel primo trimestre del 2020, sono state formalmente chiuse 231 operazioni di M&A, per un controvalore di 9,2 miliardi di euro. Un balzo del 40% rispetto alle 213 operazioni registrate nel primo trimestre del 2019, con un controvalore pari a 6,6 miliardi. Guardando ai dati più nello specifico, le dieci principali operazioni hanno rappresentato circa l’80% del controvalore totale. A fare la parte del leone è stata la finalizzazione dell’operazione di fusione, da 5,3 miliardi di euro, tra Inwit (tower operator controllata di Telecom Italia) e il business legato alle torri di trasmissione di Vodafone. Le operazioni domestiche, a quota 127, sono cresciute del 26% rispetto alle 101 del primo trimestre 2019. Ammontano invece a “soli” 1,2 miliardi di euro gli investimenti esteri in società italiane o da esse detenute (contro i 2,4 miliardi del primo trimestre 2019). Inoltre, nei primi tre mesi del 2020, sono state finalizzate 41 operazioni da società italiane all’estero, per un valore pari a 6,6 miliardi di euro (rispetto alle 52 dello stesso periodo del 2019 con un valore pari a 2,9 miliardi).

Le operazioni in pipeline

Intanto, la pipeline di operazioni annunciate e in attesa finalizzate risulta “piuttosto solida”, superando i 20 miliardi di controvalore, al netto della prospettata fusione tra Fca e Peugeot, che potrebbe essere finalizzata nel 2021. Tra le altre, il report di Kpmg cita l’acquisizione di GrandVision da parte del Gruppo EssilorLuxottica (7,1 miliardi di euro), la cessione da parte di Intesa delle attività di merchant acquiring a Nexi (1 miliardo di euro) e l’offerta pubblica di scambio lanciata dalla stessa Intesa per l’acquisizione di Ubi Banca (4,1 miliardi di euro).

Il commento sui dati e l’impatto dell’emergenza Covid-19

Il report di Kpmg sottolinea che “i dati relativi al primo trimestre del mercato italiano M&A non sono stati ancora influenzati pienamente dall’emergenza della pandemia Covid- 19”. Riferendosi ai dati emersi dal report, Max Fiani, Partner di Kpmg Corporate Finance ha osservato:

“Sembra fuori luogo commentare dati positivi. È pur vero che l’anno sembrava partito bene e lasciava ben sperare. Però già a marzo abbiamo avuto un primo chiaro segnale di rallentamento con sole 50 operazioni finalizzate e diversi processi che sono stati congelati, rinviati o cancellati”. E, relativamente all’impatto dell’ emergenza sul mercato M&A italiano nei prossimi mesi, aggiunge: “stimiamo un forte rallentamento del mercato nel primo semestre tuttavia, con la prevedibile discesa prezzi degli asset, ci saranno anche diverse opportunità, sia per investitori di natura finanziaria sia per operatori industriali solidi. Molte aziende di dimensioni medio piccole potrebbero risentire della carenza di liquidità, innescando processi di consolidamento in diversi settori produttivi”.

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