Banca Widiba: relazione e immediatezza conquistano i nuovi consulenti

Se la professione del consulente finanziario evolve, l’advisor lo fa insieme a lei. Il caso concreto di una cf tra discriminanti alla scelta della nuova insegna, digitale e uffici ideali

I nuovi inizi sono passaggi indispensabili per chi guarda a traguardi sempre più ambiziosi e sfidanti. Ecco l’esempio della consulente finanziaria Vania Zanta, che ha scelto Banca Widiba per continuare il suo percorso di crescita, professionale e personale.

 

Quali sono state le caratteristiche di Banca Widiba che ti hanno conquistata?

Sono consulente finanziario dal 1997 e in questi anni ho seguito con attenzione l’evoluzione della nostra professione, in cui ho personalmente assistito a una graduale perdita dell’aspetto umano della consulenza. In Banca Widiba ho notato l’opposto e ho subito avuto chiara l’importanza che hanno dialogo e ascolto sia nella relazione con i clienti sia in quella fra colleghi e manager. Già in occasione di una delle mie prime chiacchierate con i responsabili, in sede centrale, intorno a un tavolo ovale, abbiamo condiviso strumenti e strategie in un clima di collaborazione e scambio ottimale. Questo mi è subito sembrato un valore aggiunto significativo della cultura di apertura e inclusione di Banca Widiba.

 

Quali sono stati gli stimoli a livello di percorso professionale che ti hanno aiutata nella scelta del tuo futuro?

Sicuramente lavorare in un’azienda che agevola e supporta i propri professionisti nella propria attività è fondamentale, dall’inserimento di una nuova risorsa, come nel mio caso, all’operatività quotidiana. Ho imparato che la relazione e l’immediatezza sono variabili fondamentali nell’orientamento del percorso di crescita personale e lavorativa. Ho inoltre sempre ambito alla piena libertà rispetto agli strumenti da poter proporre, cosa che ora è realtà. Per me è questo il punto centrale quando si parla di attenzione al cliente: data la diversità di ciascuna persona che si siede al mio tavolo, io consulente devo agire senza alcun vincolo nel poterle offrire le soluzioni che soddisfino al meglio le sue esigenze, considerando tutte le sfumature del caso.
In una delle mie prime telefonate con i responsabili di rete mi è stato detto che la consulenza è donna. Sembra una frase fatta o banale per quanto ormai l’abbiamo sentita, ma è proprio l’attenzione costante che Widiba riserva a tutti gli aspetti della consulenza a renderla vera e attuale. Mi permetto di dire che, con queste premesse, in Banca Widiba la consulenza è più “donna” che mai, nell’offerta ma soprattutto nella cultura in cui mi sento immersa.

 

Nel corso degli anni, per la professione di consulente finanziario, la tecnologia è diventata sempre più centrale, anche nell’attività ordinaria. Quali sono i punti di forza di una banca digitale? 

La prima cosa che ho voluto fare non appena sono entrata in Banca Widiba è stata aprire un conto corrente, così da mettermi in prima persona dalla parte del cliente. Per aprirne uno cointestato mi sono serviti poco più di 13 minuti. Dopo poche ore ho ricevuto una password provvisoria e una telefonata di benvenuto. Appena 48 ore dopo ho ricevuto i mezzi di pagamento, insieme a un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec). Non serve molto per capire che il sistema è semplice, veloce, immediato e trasparente: per noi professionisti, offrire un servizio simile ai clienti è impagabile.
Penso a come la tecnologia abbia agevolato le nostre vite, dalla pandemia in poi, anche nel nostro lavoro. Grazie al DNA digitale di Widiba, il consulente spende sempre meno tempo in attività burocratiche, per dedicarsi sempre di più al perfezionamento del “vestito” della consulenza per i suoi clienti.

 

Com’è fatto l’ufficio ideale di Vania Zanta?

Non è molto diverso da quello che ho trovato qui in Widiba, in cui, già nella parete della sala d’aspetto, i clienti possono leggere alcune delle parole che caratterizzano il mio approccio alla consulenza: tranquillità, sensibilità, stima, trasparenza e ricchezza.
La cosa più importante però riguarda l’ambiente: sentirmi a casa quando ogni mattina varco la porta del mio ufficio, insieme alla certezza di poter contare su una squadra di colleghi estremamente preparata, è fondamentale per svolgere al meglio il mio lavoro e scambiare nuovi stimoli.
Cosa manca al mio ufficio ideale? Da amante della natura, sogno un ufficio senza pareti, immerso nel verde che circonda le meravigliose ville della mia amata Riviera del Brenta.

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