La solidità delle banche italiane da cogliere con un certificato

Valeria Panigada
19.1.2023
Tempo di lettura: 3'
È arrivato sul mercato un nuovo certificato di investimento che permette di prendere posizione su alcuni degli istituti finanziari italiani più importanti, prevedendo un premio fisso ogni mese e una barriera di protezione a scadenza posta al 50%

La nuova stagione dei conti è appena iniziata negli Stati Uniti, con i numeri delle big banks di Wall Street, che già ci si interroga su cosa emergerà al di qui dell’Atlantico. Spulciando risultati e outlook finora emersi dagli istituti finanziari a stelle e strisce, il tema da monitorare più da vicino sembra essere quello del margine di interesse. A questo riguardo non ci sarebbe nulla da preoccuparsi per le banche italiane. Secondo l’ultima analisi sul settore condotta da Mediobanca Securities, nel periodo 2023-2024 l'impatto positivo del margine di interesse prevarrà per gli istituti italiani, in quanto i benefici legati ai tassi più alti supereranno le eventuali perdite dovute alla recessione. Bisogna infatti considerare che l'inflazione elevata potrebbe avere un impatto significativo sulle imprese e sulle famiglie più vulnerabili, rendendo urgenti per le banche gli accantonamenti per insolvibilità dei crediti. Tuttavia, questo aspetto non sarà così funesto, visto che Mediobanca Securities vede il coefficiente patrimoniale Cet1 ratio, che viene convenzionalmente usato per valutare e quantificare la solidità di una banca, sostanzialmente stabile al 2024, intorno al 14%, ben sopra i requisiti minimi dettati dalla Bce.


Per chi, dunque, volesse cogliere la solidità delle banche italiane e sfruttare la loro possibile performance futura potrebbe prendere in considerazione un nuovo certificato di investimento, che prevede da una parte premi fissi ogni mese e dall’altra una protezione condizionata del capitale a scadenza. Si tratta del nuovo Fixed Cash Collect Autocallable Worst Of (ISIN: DE000HC2YQ06), emesso di recente da UniCredit, che permette di prendere posizione in maniera indiretta su Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e FinecoBank, tra i principali istituti finanziari italiani. Questo certificato permette all’investitore di ricevere premi fissi mensili di 0,55 euro incondizionati, ovvero indipendentemente dall'andamento dei tre titoli sottostanti, per un rendimento annualizzato del 6,6%.


Il prodotto ha una durata di tre anni, con scadenza fissata a dicembre 2025, ma a partire da dicembre 2023, può essere rimborsato anticipatamente, a differenza degli ultimi Fixed Cash Collect emessi. L’opzione autocallable scatta se, nelle date di osservazione mensili, il valore del sottostante, facente parte del paniere e con la performance peggiore, è pari o superiore al livello di rimborso anticipato. In questo specifico caso, il titolo peggiore del paniere a ieri (18 gennaio 2023) risulta essere FinecoBank con una performance comunque positiva (+0,67%) a 16,60 euro. Se il prossimo dicembre l’azione FinecoBank sarà pari o superiore a 16,495 euro (ovvero lo strike), il Certificate scadrà anticipatamente rimborsando il valore nominale, pari a 100 euro.

Non solo, perché sulla possibilità di autocallable è presente anche l’effetto Step-Down, caratteristica che riduce la soglia di rimborso anticipato del 5% ogni trimestre: questa soglia parte dal 100% dello strike a dicembre 2023, dopo tre mesi sarà pari al 95%, quindi si ridurrà progressivamente sino ad arrivare a un livello massimo pari al 65% dello strike. Questo meccanismo facilita, quindi, il rimborso anticipato del capitale, anche in caso di discese dei sottostanti sotto il loro valore iniziale di riferimento. Un aspetto importante in un contesto ancora sfidante e complesso come quello attuale.


Se il rimborso anticipato non dovesse comunque scattare, il certificato giunge a scadenza nel dicembre 2025 con due possibili scenari per l’investitore: se il valore il sottostante, facente parte del paniere e con la performance peggiore (ad oggi FinecoBank), è pari o superiore al livello Barriera, posta al 50% del valore iniziale, verrà corrisposto l’importo nominale oltre al premio incondizionato. In pratica, tornando al nostro esempio, se nella data di osservazione di dicembre 2025 il titolo FinecoBank quota a un valore almeno pari a 8,2475 euro, (subendo quindi un ribasso fino a un -50% rispetto al suo valore iniziale) l’investitore riceverà 100,55 euro. Se invece il valore di FinecoBank è inferiore al livello Barriera di 8,2475 euro (e quindi il titolo avrà perso più del 50% rispetto al suo valore iniziale) verrà corrisposto un valore commisurato alla performance del titolo, oltre al premio incondizionato di 0,55 euro. In questo secondo scenario, quindi, il Certificate non protegge il capitale investito.


Questo certificato fa parte della nuova serie di 21 Fixed Cash Collect Certificate Autocallable Worst Of, lanciata in questo inizio d’anno da UniCredit, su azioni e indici italiani, europei e americani, che si aggiunge alle emissioni di Cash Collect degli ultimi mesi, negoziati sul SeDeX e su Cert-X di Borsa Italiana. Inoltre in questa ultima emissione alcuni certificati presentano anche l’effetto Airbag, che offre un’ulteriore protezione per un profilo di rischio molto conservativo.

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