Settore bancario europeo: scenari in cambiamento

Nuova ondata di fusioni e acquisizioni in ambito bancario europeo, con un outlook di fondo ancora sfidante: così il 2021 apre in chiaroscuro per il settore finanziario, tra le difficoltà già testate dalla crisi di covid-19 e gli effetti legati al peggioramento delle attività economiche per imprese e privati

Settore bancario Ue: punto di svolta

Il settore bancario (specie quello tradizionale) si trova ad un punto di svolta, tra la nuova crisi sanitaria e sociale e una digitalizzazione galoppante. Ad una accelerazione delle operazioni di M&A tra gli istituti di credito, sospinti sia dalla Banca centrale europea, che dall’autorità di regolamentazione bancaria (Eba), si affianca la scarsa redditività di un modello di business ancora troppo basato sui tassi di interesse e su pacchetto di sofferenze bancarie appesantite dagli effetti della pandemia. A favore del comparto finanziario sono invece l’irripidimento delle curve dei rendimenti, che ha migliorato i margini dei prestiti netti, e la crescita delle riserve accantonate per coprire le perdite previste.

Banche: fonti di agenzia sull’anno 2021

Sul comparto bancario si sono espresse di recente anche alcune delle più note agenzie di rating. Fitch, in una nota, ha precisato come “le fusioni per rafforzare le posizioni sul mercato interno avrebbero senso per molte banche, dato che i settori bancari europei sono ancora frammentati, con un gran numero di piccole banche prive delle economie di scala per competere efficacemente mantenendo la redditività e facendo i necessari investimenti in tecnologia”. Meno rosea la view di Standard & Poor’s, la quale prevede che “le perdite su crediti per le banche italiane raggiungeranno il picco nel 2021, nonostante le considerevoli riserve di credito per perdite future accantonate dalle banche durante tutto il 2020”. Aggiungendo però: “Pur essendo in media superiori alla maggior parte dei settori bancari in Europa, crediamo che le perdite su crediti rimarranno al di sotto dei livelli della precedente recessione”.

Come investire sul settore bancario?

Con la nuova emissione di certificati Bonus Cap, UniCredit porta sul mercato un prodotto avente come sottostante l’indice Eurostoxx Banks, con scadenza 16 dicembre 2021 (DE000HV4JQQ0). Il certificato prevede la corresponsione di un bonus se, a scadenza, il sottostante ha mantenuto nel corso dell’intera vita del Certificate un valore superiore al livello barriera, posta per questa emissione al 70% del valore iniziale. Il bonus previsto è invece al 110%.

UniCredit Bonus Cap Eurostoxx Index

Nello specifico, sottolineano da UniCredit, nel caso in cui il sottostante, nel corso della vita del certificate, ovvero a partire dalla data di osservazione iniziale fino alla data di osservazione finale, mantenga sempre un valore superiore al livello barriera, a scadenza lo strumento rimborserà il prezzo di emissione più un importo pari al bonus.
Viceversa, nel caso in cui il valore del sottostante, in un qualsiasi momento a partire dalla data di osservazione iniziale sia pari o inferiore al livello barriera, a scadenza verrà corrisposto un valore pari alla performance del sottostante, fino ad un massimo pari al livello del Cap.

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