Salire a bordo dell’auto elettrica con un certificato munito di airbag

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Investire in maniera indiretta su tre nomi clou della mobilità sostenibile con un certificato che prevede premi fissi incondizionati ogni mese e un livello di protezione più elevato a scadenza. Per un profilo di rischio più conservativo

Percorrere la strada dell’elettrificazione dei trasporti, salendo a bordo di Tesla, Ford e Volkswagen, tre nomi clou dell’auto a ricarica. La casa californiana Tesla si è infatti confermata leader in questo mercato con 1,31 milioni di veicoli consegnati nel 2022, il 40% in più rispetto all’anno precedente. E in prospettiva, per mantenere la sua posizione di leadership, ha annunciato in questo inizio d’anno una sforbiciata dei prezzi di listino di alcuni modelli. Una mossa controcorrente che ha già prodotto un boom di richieste, da smaltire nel corso dei prossimi mesi. Ma anche la tedesca Volkswagen si sta facendo strada, con un record di vendite di auto a batteria nel 2022, in crescita del 26,3% rispetto al 2021. Senza contare che, ad oggi, il portafoglio ordini del colosso tedesco, che conta 1,8 milioni di veicoli in attesa di immatricolazione, ne comprende ben 310.000 elettrici. E poi c’è l’americana Ford, che continua a costruire la strada per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Proprio a gennaio ha infatti compiuto un ulteriore passo in questa direzione con il nuovo impianto a energia solare presso lo stabilimento di Valencia, in Spagna, ed entro il 2035, l’Ovale Blu si è impegnato a vendere solo veicoli elettrici a zero emissioni in Europa, puntando alla neutralità carbonica per tutta la sua impronta produttiva europea. 

Ebbene, su questi tre titoli, Tesla, Ford e Volkswagen, si può prendere posizione in maniera indiretta attraverso il certificato di investimento Fixed Cash Collect Autocallable Worst Of Airbag (ISIN: DE000HC31144), emesso di recente da UniCredit. Un prodotto che potrebbe essere interessante soprattutto per i profili più conservativi, perché permette di ricevere premi fissi ogni mese, indipendentemente dall’andamento dei titoli, e avere una protezione in più sul capitale a scadenza, grazie all’effetto Airbag (giusto per rimanere in tema automobilistico).

Nel dettaglio, questo certificato paga un premio fisso di 0,90 euro ogni mese, indipendentemente dall’andamento dei titoli sottostanti, per un rendimento annualizzato del 10,8%. 

Il prodotto ha una durata di tre anni, con scadenza prevista a dicembre 2025, ma già a partire da dicembre 2023, può essere rimborsato anticipatamente, così da liberare il capitale investito. L’opzione Autocallable si attiva se, nelle date di osservazione mensili, il valore del titolo, facente parte del paniere e con la performance peggiore, è pari o superiore al suo livello di rimborso anticipato. In questo caso, al 20 gennaio 2023 l’azione del paniere con la performance peggiore risulta essere Ford con un -4% a 12,18 dollari. Quindi, se a dicembre 2023 il titolo della casa automobilistica americana si conferma il peggiore del paniere ma scambia almeno a 12,69 dollari, ovvero il suo valore iniziale, il certificato verrà rimborsato in anticipo e quindi l’investitore riceverà i 100 euro, oltre al premio fisso mensile. 

Ma non è tutto, perché grazie al meccanismo Step-Down il livello di rimborso anticipato diminuisce nel corso del tempo, cioè del 5% ogni tre date di osservazione: quindi si parte dal 100% del valore iniziale (strike) a dicembre 2023, per poi scendere al 95% dopo tre mesi e così via fino ad arrivare a un livello massimo del 65% dello strike. In questo modo, il rimborso anticipato diventa sempre più probabile e facile da far scattare, anche in caso di discesa dei sottostanti rispetto al valore iniziale di riferimento.

Se invece, l’opzione Autocallable non scatta e il certificate giunge a scadenza, a dicembre 2025 si possono verificare due diversi scenari. Supponendo che Ford sia ancora il titolo del paniere con la performance peggiore, se il suo valore è pari o superiore al livello Barriera, pari a 6,345 dollari, ovvero al 50% del suo valore iniziale di riferimento, l’investitore ottiene l’importo nominale di 100 euro oltre al premio fisso mensile, quindi 100,90 euro. In altre parole, il capitale è protetto fino a ribassi del 50% del titolo.

Se invece il valore del sottostante, facente parte del paniere e con la performance peggiore, è inferiore al livello Barriera (quindi se Ford scambia sotto i 6,345 dollari nell’ultima data di osservazione), all’investitore viene corrisposto un valore inferiore all’importo nominale, oltre al premio incondizionato. Di quanto inferiore? Grazie all’effetto Airbag, l’importo di rimborso non segue linearmente la performance del sottostante peggiore, come avviene normalmente, ma è superiore. Per esempio, nel caso in cui Ford dovesse chiudere con una perdita del 60% rispetto al valore iniziale, il rimborso sarebbe pari a 80 euro, oltre a tutti i premi pagati durante la vita del prodotto (che appunto sono incondizionati).

L’effetto airbag può rappresentare un aspetto importante, soprattutto in un contesto di mercato ancora sfidante e incerto come quello attuale, perché offre un ulteriore elemento di protezione a scadenza che si aggiunge a un prodotto già di per sé molto conservativo, vista la barriera posta al 50% e i premi mensili pagati in maniera incondizionata. Tutte queste caratteristiche permettono quindi di ottenere uno strumento con un profilo di rischio molto conservativo e, allo stesso, che può offrire rendimenti mensili fissi.

Il certificato analizzato fa parte della nuova serie di 21 Fixed Cash Collect Certificate Autocallable Worst Of su azioni e indici italiani, europei e americani, emessi da UniCredit in questo inizio d’anno, che si aggiungono alle emissioni di Cash Collect degli ultimi mesi, negoziati sul SeDeX e su Cert-X di Borsa Italiana.

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