Investire nel settore lusso: tre idee italiane

Trascorso un primo trimestre dell’anno all’insegna del segno meno, le aziende della moda e del lusso tornano ad alzare la testa, non senza difficoltà. Come investire sul comparto nel medio termine?

Dopo un periodo di magra per lo shopping d’elite, vincolato all’immobilità, alle vendite da remoto e penalizzato dalla chiusura fisica degli store, i titoli del comparto del lusso tornano a guardare al futuro.
A Piazza Affari, il titolo Ferrari ha recuperato il 26% dal crollo di metà marzo alla fine di agosto, dopo aver perso nei primi due mesi e mezzo circa il 22% del suo valore iniziale. Più 25% post pandemia per la firma dei capi invernali Moncler, che quota però al di sotto rispetto ai valori di inizio anno (attorno ai 40 euro per azione), ora poco sopra i €30. Discorso analogo per Ferragamo, che da inizio 2020 quota ora a ribasso del 34%, beneficiando però di una spinta rialzista che nei mesi estivi ha portato il titolo a recuperare un 5,5%.

Il futuro del comparto del lusso

Secondo l’ultimo report di Bcg, il True Luxury Consumer report, la crisi del covid ha determinato una accelerazione dei modelli di consumo, avvicinando anche la schiera degli acquirenti di alto livello all’acquisto da remoto. In base alle stime, le vendite online del settore lusso sono destinate a passare dal 12 al 20% in due anni, con buone ripercussioni sui business societari.

Come investire nel settore lusso?

Tra le alternative di settore presenti sul mercato, UniCredit Bank AG ha emesso una nuova serie di certificati Fixed Cash Collect, di cui tre dedicati al comparto del lusso. Tali prodotti permettono agli investitori di ricevere premi periodici nelle date di osservazione trimestrali non condizionati all’andamento del sottostante.
A scadenza, se il valore del sottostante è pari o superiore al livello di barriera, lo strumento rimborsa l’Importo nominale oltre al premio; se il valore del sottostante è inferiore al livello di barriera, viene corrisposto un valore pari alla performance del sottostante.
I nuovi Certificate, che non prevedono la possibilità di rimborso anticipato, hanno una scadenza di 3 anni (dicembre 2023) e pagano un premio fisso trimestrale incondizionato che varia da un minimo dello 0,6% ad un massimo del 3,6%. Anche il livello di barriera è flessibile, tra il 60% e il 70% del valore iniziale.

Tre certificati per 3 titoli del lusso

Come si legge dalla nota della società, “i Fixed Cash Collect Certificate sono stati pensati per gli investitori che desiderano ottenere un flusso di premi costante e non condizionato dall’andamento dei sottostanti”. Tra gli altri, il certificato con sottostante Ferrari (isin DE000HV4G9A6) offre un livello di barriera del 70% e un premio trimestrale fisso incondizionato dell’1%; Ferragamo (isin DE000HV4G9B4), un livello di barriera del 70% e un premio trimestrale fisso incondizionato dell’1,25%; il certificato su Moncler (isin DE000HV4G956) un livello di barriera del 70% e un premio trimestrale fisso incondizionato dell’1,3%.

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