Certificate: un Club in risposta a Covid-19

Covid-19 congela il “Sell-in-May” e ridefinisce le regole dell’operatività sui mercati: niente più “go-away” ma nuove opportunità d’investimento all’orizzonte, non senza qualche incognita. A che punto ci troviamo?

Sui mercati finanziari vince ancora il sentiment positivo degli operatovi, rinfrancati da misure di sostegno più che accomodanti da parte delle principali banche centrali e dalla necessità di chiudere uno dei capitoli più duri della storia moderna: la pandemia da coronavirus.

Mercati e Covid: attenzione ai colpi di coda

“Che si sarebbe trattato di una crisi molto diversa dal 2008 lo si era capito subito” ha commentato Pierpaolo Scandurra, Managing Director di Certificati e Derivati (in collaborazione con UniCredit Corporate & Investment Banking per l’iniziativa Club Certificates), “ma che la ripresa dei listini potesse essere a V, con il Nasdaq ormai a una manciata di punti dai massimi di febbraio, forse non se lo aspettava neanche il più ottimista degli analisti. Attenzione tuttavia ai colpi di coda perché nella storia non si è mai usciti definitivamente da un ribasso cosi profondo e violento senza fare un doppio minimo quanto meno relativo”.
All’interno di un mercato difficile da inquadrare, e per la veemenza dei ribassi di inizio marzo e per la forte volatilità che ha accompagnato le quotazioni, talune strategie si sono mostrate più efficaci di altre nel porsi come valida alternativa all’incertezza.

Certificati, soluzione in tempo incerti

“I certificati di investimento hanno acquisito sempre maggiore credibilità e sono ormai da qualche anno lo strumento finanziario con il maggior tasso di diffusione nei portafogli degli investitori. La loro capacità di generare asimmetria di rendimento, anche in contesti incerti o ribassisti come quello che abbiamo vissuto e con cui molto probabilmente continueremo a convivere ancora per diverso tempo, ha permesso di difendere il valore di molti portafogli e di creare maggiori aspettative di recupero grazie al meccanismo di protezione condizionata del capitale di cui sono dotati la maggior parte di essi”.

I certificati di tipo Cash Collect

All’interno della gamma dei certificati, “strutture di tipo Cash Collect, con o senza opzione autocallable, hanno consentito agli investitori di continuare a incassare premi periodici di rendimento” ha proseguito Scandurra “e di guardare con maggiore fiducia al prossimo futuro. Per consentire il rimborso dell’intero capitale investito -senza quindi subire perdite- non è necessario che il mercato azionario di riferimento recuperi dai minimi, ma è sufficiente che rimanga anche a questi livelli, ovvero al di sopra delle barriere di protezione prefissate”.
La costruzione di un portafoglio efficiente parte sempre da alcune regole chiave, valide soprattutto nei momenti di elevata aleatorietà: mai agire di istinto, mai farsi trascinare dall’emotività, pianificare il proprio patrimonio in un’ottica di lungo termine e diversificare, sia in termini geografici, che settoriali, che di strumenti selezionati. In tal senso, “i certificati con barriere di protezione profonde -osservate unicamente alla scadenza- e flusso cedolare periodico con memoria non dovrebbero mai mancare in un portafoglio efficiente”.

Il Cash Collect Autocallable

Entrando più nello specifico di quelle strategie capaci di funzionare bene anche nel particolare momento che stiamo vivendo, “un certificato valido per tutte le stagioni è il Cash Collect Autocallable, dotato di una barriera di protezione condizionata del capitale osservata unicamente alla scadenza (tecnicamente definita europea), in grado di proteggere il valore dell’investimento anche in caso di ribassi accentuati dei titoli o indici azionari (fino ed oltre il 50% dall’emissione) e al contempo di generare rendimenti nell’ordine del 6/8% annuo attraverso un flusso periodico di coupon. Strutturato per permettere l’investimento sui principali titoli e indici azionari internazionali, è un certificato che coniuga protezione e rendimento con un’efficienza fiscale senza pari, dal momento che tutti i premi che vengono riconosciuti possono essere compensati con le minusvalenze”.

Certificati Bonus e Reverse Bonus

“Per chi invece accetta di correre rischi maggiori, in linea con quelli tipici dell’azionario, ci sono i certificati di tipo Bonus e Reverse Bonus, rispettivamente concepiti per proteggere il capitale condizionatamente e di generare rendimenti attraverso il pagamento di un premio unico alla scadenza in direzione rialzista o ribassista del mercato”.
Dalla combinazione tra questi tre generi di certificati nascono le strategie proposte agli iscritti di Club Certificates (iscrizione gratuita), l’iniziativa esclusiva nata dalla collaborazione tra UniCredit e Certificati e Derivati, dedicata all’investimento a medio termine per investitori e professionisti che puntano a diversificare le proprie strategie di investimento.

 
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