La recessione negli Usa ha 3 segni premonitori: come proteggersi

Se è vero che “quando gli Usa starnutiscono, il mondo prende un raffreddore”, come recita un vecchio adagio, i mercati finanziari globali dovranno porre precisa attenzione 3 segni premonitori di una recessione

Incremento nei prezzi del petrolio, rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal reserve e l’inversione della curva dei rendimenti. Sono questi i 3 “segni premonitori” che, in passato, hanno annunciato l’arrivo di una riduzione dell’attività economica aggregata negli Stati Uniti con un anticipo di circa due anni in media. “Stando alle nostre stime, le probabilità di una recessione sembrano incrementare sempre più” spiegano gli esperti di T. Rowe Price, che hanno analizzato i dati mensili per questi tre indicatori dal giugno 1976 al marzo 2022. Se è vero che “quando gli Usa starnutiscono, il mondo prende un raffreddore”, come recita un vecchio adagio, i mercati finanziari globali dovranno porre precisa attenzione a questi 3 fattori. Nel frattempo, gli investitori dovranno considerare di mantenere la diversificazione nei propri portafogli preparandosi per tempi più volatili.

I 3 precursori della recessione negli Usa

 

1. Incremento nel prezzo del petrolio

“Cinque delle recessioni dell’economia statunitense dalla metà degli anni Settanta sono state precedute da un ripido aumento nei prezzi del petrolio” commenta Yoram Lustig, Head of multi-asset solutions, Emea di T. Rowe Price. Oggi, la storia si ripete: i prezzi dell’oro nero hanno volto al rialzo dall’ottobre 2020 in seguito alle riaperture, per poi aumentare nuovamente dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022. Nonostante oggi il mondo dipenda meno da tale fonte fossile per produrre energia, i prezzi del petrolio impattano in molte aree, dalla manifattura ai beni discrezionali fino al trasporto e i carburanti. “Ciò lascia i consumatori con meno reddito aggiuntivo, oltre che a pressioni inflazionistiche e politiche monetarie più severe, che potrebbero a loro volta risultare in un rallentamento economico. L’incremento nei prezzi del petrolio influenza infine le aspettative di inflazione e di crescita: molto di quello che accade all’economia dipende da ciò che le persone si aspettano che accada”.


Il rialzo dei prezzi del petrolio è stato indicativo in cinque delle sei passate recessioni dal 1976 a oggi.
Fonte: T. Rowe Price al 31 marzo 2022. 

 

2. Rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed

“Le espansioni economiche non muoiono di vecchiaia, è la Fed che le sopprime” incalza Michael Walsh, Multi-asset solutions strategist. Dal 1976, la banca centrale statunitense ha avuto successo solamente due volte (nel 1983 e nel 1994) nell’aumentare i tassi di interesse senza spingere l’economia americana in una fase di recessione nei successivi due anni. In bilico tra il domare l’inflazione e non frenare troppo la crescita, “l’obiettivo della Fed è quello di attuare un atterraggio morbido, un graduale rallentamento dell’attività economia che aiuti a contenere il rialzo dei prezzi mantenendo al contempo un mercato del lavoro vivace e un’economia in espansione” continua Walsh. “Tuttavia, questo nella pratica non è semplice: la Fed è una soltanto dei tanti fattori che influenzano l’economia americana. Uno fra tutti, ora come ora? I colli di bottiglia, non ancora allargatisi”.


Sei degli ultimi otto rialzi dei tassi hanno seguito questo pattern.
Fonte: T. Rowe Price al 31 marzo 2022. 

 

3. Inversione della curva dei rendimenti

“Per prevedere un rallentamento dell’economia, una curva dei rendimenti invertita (sui Treasury americani a 10 anni meno quelli a 2 anni) ci dice di più rispetto a una appiattita, dato che le prime hanno preceduto ciascuna delle sei recessioni dal 1976 a oggi” afferma Niklas Jeschke, Multi-asset solutions analyst. Una curva dei rendimenti invertita, infatti, riflette non soltanto le aspettative del mercato, ma aiuta a sua volta a causare una recessione. “Se le banche traggono profitto dal chiedere in prestito a breve termine e dal prestare a lungo termine, più piatta è la curva dei rendimenti minori sono i guadagni che queste possono avere dal prestare e minore è l’ammontare del credito nell’economia”.


Negli Usa, tutte le inversioni della curva dei rendimenti hanno preceduto una recessione dal 1976 a oggi.
Fonte: T. Rowe Price al 31 marzo 2022. 

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