Sdg, perché allineare i portafogli? 6 validi motivi per farlo

Investire e contribuire allo sviluppo sostenibile della società non sono idee così lontane. Secondo Robeco non solo è possibile agire in entrambe le direzioni contemporaneamente, ma ne vale anche la pena

Allineare i propri portafogli ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) delle Nazioni Unite è sempre più una urgenza per gli investitori. Lo evidenzia il 2022 Robeco Climate Survey, analisi condotta da CoreData Research per la casa di gestione olandese, in cui il 18% dei più di 300 investitori del campione (che collettivamente gestiscono 23,7 miliardi di dollari) ha affermato che allineare i portafogli agli Sdg rappresenta una forte priorità. Per il 22% degli intervistati, invece, adeguare gli investimenti agli Sdg resta importante, seppur non prioritario.

Proposti dalle Nazioni Unite nel 2015 allo scopo di implementare la sostenibilità economica e la qualità della vita entro il 2030, gli Sdg sono oggi sottoscritti da tutti i 193 stati membri. “Gli Sdg offrono un piano d’azione per gli investitori sostenibili” afferma Jan Anton van Zanten, Sdg strategist di Robeco. “È una notizia incoraggiante in quanto integrare questi obiettivi nelle proprie strategie può intimorire gli investitori. Come sapere quali Sdg sono positivamente o negativamente influenzati dalle società presenti nei portafogli? Questo richiede attenzione nell’identificare le aziende che possono davvero fare la differenza: ecco qual è il nostro ruolo in quanto gestori”. Sono sei, secondo Robeco, i validi motivi che gli investitori devono sapere per investire tramite gli Sdg.

6 validi motivi per allineare i portafogli agli Sdg

1. Non sono semplici investimenti sostenibili

Per prima cosa, raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile “non è fare beneficienza, ma è una vera e propria opportunità di business” affermano da Robeco. Diversi i settori in cui investire, in linea con le agende dei governi, da quello energetico (Sdg 7 e 13) a quello industriale e finanziario (Sdg 9). Ma anche tutte quelle aziende, tra le altre, che supportano ad esempio ruoli di leadership per le donne (Sdg 5).

2. Permettono di focalizzarsi sui propri obiettivi

Ogni investitore ha un’etica personale e dei goal da perseguire. Questo non rappresenta assolutamente un problema: “i 17 Sdg contengono al loro interno 169 sotto obiettivi, per cui vi è un’ampia scelta nel decidere su quale strategia di investimento puntare” continuano da Robeco.

3. È molto di più della semplice integrazione Esg

Gli investimenti a impatto sono molto diversi dagli investimenti con integrazioni dei criteri Esg (Environmental, social e governance): i primi sono interessati a società che mentre ottengono goal di tipo economico, cercano anche di avere un impatto positivo nel mondo reale; i secondi, invece, si focalizzano nell’evitare rischi finanziari che sono causati da problemi legati, ad esempio, all’ambiente. Inoltre, alcune aziende potrebbero avere rating di sostenibilità elevati, ma al contempo produrre forti impatti negativi sull’ambiente e sulla società, come nel caso dei produttori di tabacco o di manifatture alimentate a combustibili fossili.

4. Il contributo agli Sdg delle società è identificabile

Dal momento che le aziende concorrono al raggiungimento degli Sdg creando prodotti ad hoc o offrendo diversi tipi di servizi, vi è la necessità che tutte le contribuzioni fatte a scopo di investimento vengano controllate. Al riguardo, nel 2018 Robeco, tra i primi asset manager a farlo, ha sviluppato un framework proprio allo scopo di analizzare l’impatto che le società hanno sul raggiungimento degli obiettivi in senso positivo, ma anche negativo. L’impatto complessivo delle aziende viene calcolato in una scala da -3 (fortemente negativo) a +3 (fortemente positivo). Per arrivare al punteggio si utilizzano tre step: capire cosa l’industria produce, comprendere come i beni o servizi vengono prodotti e controllare se l’azienda è stata coinvolta in gravi controversie. Ad esempio, abusare dei diritti umani o inquinare avrà un forte impatto negativo sulla votazione finale. Se il punteggio sarà compreso tra +2 e +3, allora l’azienda potrà essere inclusa nelle strategie che supportano gli Sdg.

5. Vi è sempre l’engagement a disposizione

Alcune aziende potrebbero contribuire solo parzialmente in chiave positiva al raggiungimento degli Sdg. In questi casi, l’obiettivo principale è quello di riuscire a rendere anche queste più sostenibili. A luglio 2021, Robeco ha lanciato una nuova strategia azionaria, RobecoSAm Global Sdg Engagment Equities che ha proprio lo scopo di cercare le società interessate a migliorare il loro impatto e aperte al progresso. I requisiti necessari sono due: avere un punteggio compreso tra -1 e +1 e soprattutto essere pronti a impegnarsi su tutti i fronti.

6. Ultimo, ma non per importanza: gli obiettivi andranno raggiunti

In alcuni campi, come quello dell’empowerment femminile, vi sono stati grandi progressi. Tuttavia, “dopo più di sei anni dal lancio degli Sdg, i capitali pubblici e privati dedicati non sono ancora sufficienti per il raggiungimento degli obiettivi finali al 2030” concludono da Robeco. “Mentre il mondo combatteva contro il Covid-19, inoltre, gli investimenti allineati agli Sdg sono rallentati, e ora vi è un gap significativo nel loro finanziamento”. Secondo il report Capital as a Force for Good, pubblicato a settembre 2021 dalla società di consulenza Force of Good in collaborazione con le Nazioni Unite, saranno necessari fino a 100 mila miliardi di dollari per raggiungere veramente tutti gli obiettivi entro la deadline prefissata. Quindi, lo spazio per futuri investimenti è ancora aperto.

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