Fintech: un nuovo modo di fare finanza (e di investire)

30.11.2021
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Il settore del fintech, ovvero la digitalizzazione legata ai servizi finanziari, offre opportunità che possono essere colte con una filosofia d’investimento mirata
Fintech, un settore nuovo e in evoluzione
La digitalizzazione sta trasformando sempre più i servizi finanziari e assicurativi tradizionali. Sono diversi i trend in atto: la transizione dal denaro contante ai pagamenti digitali e la sicurezza informatica, ma anche l'inclusione finanziaria nei paesi emergenti, che secondo gli esperti di Robeco permetterà a oltre 2 miliardi di persone di accedere a servizi finanziari di base. Le tecnologie coinvolte, tra le altre, fanno riferimento a blockchain, intelligenza artificiale e big data.
“La cooperazione tra i diversi attori coinvolti è fondamentale e rappresenta una strategia vincente sia per gli operatori tradizionali, che devono necessariamente fare innovazione, ma anche per le nuove società fintech, che hanno bisogno di esperienza regolamentare e di crearsi una base clienti”, sostengono da Robeco. Sono infatti sempre di più le start-up di successo del settore: come evidenziato dallo studio di KPMG, ben 163 società hanno raggiunto lo status di unicorno nei primi sei mesi dell'anno, conquistando quindi una capitalizzazione di mercato di oltre 1 miliardo di dollari.
Per quanto riguarda le aree geografiche, invece, “nonostante il primato resti ora agli Stati Uniti, sempre maggiori opportunità stanno nascendo in Cina e India, due paesi che potrebbero rappresentare il futuro del settore”. La leadership degli Usa è confermata dalla ricerca di KPMG, che stima a 42,1 miliardi di dollari gli investimenti nel fintech del paese durante i primi sei mesi del 2021.
La filosofia e il processo d'investimento
Alle opportunità che sorgono dalla digitalizzazione finanziaria, Robeco dedica la filosofia d'investimento Fintech Trends Equity, che esplora i trend di lungo termine nell'universo fintech su pagamenti, sicurezza e core banking. “La strategia poggia sia su un approccio top-down, per l'identificazione dei trend e i temi più attraenti, che bottom-up, per l'analisi fondamentale per individuare le società con le migliori valutazioni”, afferma la casa di gestione. Il processo d'investimento si articola in quattro fasi. All'individuazione dei trend di crescita a lungo termine segue la selezione delle società migliori tramite la suddivisione in tre categorie (leader consolidati, facilitatori e player sfidanti). Il terzo step si concretizza nella la selezione dei titoli bottom-up, implementata attraverso un'analisi fondamentale e quantitativa, ma anche sostenibile, che permette la classificazione del fondo come Articolo 8 della normativa Sfdr. Infine, si giunge alla costruzione del portafoglio, tramite valutazioni che considerano diversi livelli di rischio, di diversificazione e di disciplina di acquisto e vendita.