Contrastare il cambiamento climatico? I 6 temi per coinvolgere le società

Aziende e investitori possiedono uno strumento potente per contrastare il cambiamento climatico e favorire la transizione energetica. Sono 6 i temi individuati da Robeco per coinvolgere le società e raggiungere gli obiettivi proposti

“Guardando al cambiamento climatico, è chiaro che imitare le attività altrui non porterà a nulla”, afferma Carola van Lamoen, Head of sustainable investing di Robeco. “Tutti hanno una responsabilità. Devono agire i paesi, le imprese e anche gli investitori. Quest’ultimi in particolare hanno una responsabilità speciale, perché possono decidere dove investire i loro soldi. Hanno quindi uno strumento molto potente”. Per perseguire un cambiamento effettivo diventa fondamentale l’attività di engagement, ovvero il coinvolgimento delle aziende. Il team Active Ownership, pilastro dell’investimento sostenibile di Robeco, sceglie ogni anno nuovi temi in questo ambito. Sono in particolare 6 quelli individuati nel 2018 e tuttora attivi: ecco quali.

Cambiamento climatico: 6 temi per coinvolgere le società

1. Finanziamento della transizione

Le autorità di regolamentazione sono sempre più vigili in tema di finanziamento dei cambiamenti climatici. Un esempio? Il fatto di garantire che le banche allineino le proprie politiche creditizie agli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi. “Ci risulta che molte banche continuino a prestare denaro a società altamente inquinanti, senza esigere garanzie sulla riduzione delle emissioni di carbonio dei loro modelli di business” afferma Peter Van der Werf, Senior engagement specialist del team Active Ownership. “Così facendo, non rispettano gli impegni assunti con l’Accordo di Parigi in termini di finanziamenti. Ci aspettiamo che il settore finanziario acquisisca maggiori informazioni sulle opportunità e i rischi climatici che rientrano sempre più nella sua sfera di competenza”.

2. Obiettivo puntato sulle aziende altamente inquinanti

Il programma di engagement di Robeco è rivolto anche alle aziende tra i maggiori produttori di anidride carbonica e in ritardo nel processo di transizione energetica, “il ‘peggio del peggio’”, come spiega Van der Werf, ovvero società cui non basta una spintarella ma che, per passare a modelli di business a bassa emissione carbonica, dovranno cambiare radicalmente”.

3. Contrastare la perdita di biodiversità

Robeco è stato uno dei 26 istituti finanziari a sottoscrivere il Finance for Biodiversity Pledge, lanciato durante il Nature for Life Hub e il Vertice sulla biodiversità dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel settembre 2020. “Gli investitori sono esposti alla perdita di biodiversità soprattutto attraverso il cambiamento della destinazione d’uso dei terreni dovuto alla deforestazione, a sua volta causata dall’espansione agricola” sostiene l’esperto. “Vogliamo che le aziende produttrici di soia, cacao e olio di palma, e le aziende alimentari in generale, effettuino una valutazione dell’impatto generato sulla biodiversità dalle rispettive attività e/o catene di fornitura. Peraltro, queste devono sviluppare piani finalizzati a raggiungere il traguardo della deforestazione zero entro il 2023”.

4. Azzeramento delle emissioni carboniche nette

Seguendo gli impegni dei governi per azzerare le emissioni nette di Co2 entro il 2050, anche Robeco si è fissata tale obiettivo nelle totalità delle sue masse in gestione entro lo stesso anno. “Poiché il cambiamento climatico rappresenta una minaccia significativa per gli investimenti, gli investitori dovrebbero allineare i loro portafogli agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Le industrie chiave devono essere decarbonizzate. L’industria energetica, per esempio, produce da sola più della metà delle emissioni globali, mentre le industrie siderurgiche e cementizie sono altamente inquinanti” afferma l’esperto.

5. Deforestazioni delle piantagioni di olio di palma

Nel 2019 è stato lanciato un programma di engagement per affrontare le sfide del settore dell’olio di palma, come l’attività di deforestazione, che contribuisce al cambiamento climatico rimuovendo importanti pozzi di assorbimento di anidride carbonica (il cosiddetto carbon sink) e distruggendo la biodiversità. “In passato abbiamo collaborato attivamente con le aziende produttrici di olio di palma” continua l’esperto “ma volevamo ulteriormente intensificare i nostri sforzi e garantire che le aziende del settore si impegnassero a produrre quest’olio in modo sostenibile. Focalizzeremo la nostra attenzione su produttori e operatori economici in Malesia e Indonesia, per portarli in linea con gli standard della Tavola rotonda sull’olio di palma sostenibile”.

6. Collaborazione in materia di cambiamento climatico

L’impegno della società in attività di engagement e collaborazione a favore del cambiamento climatico è iniziato nel 2018, nell’ambito del Climate Action 100+ per colpire i maggiori emittenti di gas serra del mondo. Robeco, in qualità di co-investitore leader, ha raggiunto un importante traguardo a dicembre 2018, quando la compagnia petrolifera olandese Shell ha deciso di fissare obiettivi a breve termine per la decarbonizzazione delle sue principali attività nel settore ‘oil & gas’ e di collegare, per la prima volta, il compenso dei dirigenti a questi obiettivi. “Ciò dimostra che l’impegno a fianco delle aziende in cui investiamo rappresenta un potente meccanismo e un fattore di differenziazione chiave nel realizzare un cambiamento che aiuti a superare sfide globali come quella rappresentata dal cambiamento climatico. Il caso Shell, infatti, mostra quanto bene possa funzionare questo approccio” conclude Van der Werf.

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