Donne e investimenti: empatia e ascolto alla base della consulenza finanziaria

3 MIN

La nuova consulenza finanziaria dovrà fare i conti con una cliente meno ottimista riguardo al futuro e con un ciclo di vita completamente diverso da quello degli uomini. Sarà necessario proporre prodotti o servizi dedicati?

Secondo l’ultimo Global Gender Gap Report 2022 del World Economic Forum, servirà oltre un secolo per colmare i divari di genere tra uomo e donna, esacerbati notevolmente dalla pandemia da Covid-19. Questa crisi ha colpito soprattutto i settori con alti livelli di occupazione femminile, oltre ad aver avuto un impatto psicologico e personale non ugualmente distribuito tra uomini e donne. Ne ha parlato Cristina Mazzurana, Managing Director Financial Intermediaries e membro del comitato “Diversity & Inclusion” di Capital Group, intervenuta in occasione del nuovo forum digitale «Fattore ‘S’ e le nuove leve Esg. Il wealth management è pronto?» organizzato da We Wealth lo scorso 30 settembre. 

L’evoluzione degli investimenti al femminile  

Guardando alla crisi del 2020, le donne risultano tra le categorie maggiormente colpite e le ripercussioni, oggi, si riflettono in un’evoluzione delle loro scelte d’investimento. Da un’indagine condotta da Capital Group negli Stati Uniti, a gennaio 2021, sono emersi alcuni aspetti importanti e utili a comprendere il perché di questo cambiamento. Il primo, ha spiegato Cristina Mazzurana, è il minor ottimismo delle donne rispetto al futuro; un secondo aspetto è la maggiore consapevolezza di aver bisogno di aiuto da un punto di vista finanziario. A quanto pare, oggi le donne, ha aggiunto Mazzurana, “sono più attente verso i loro risparmi e sono anche disposte a parlarne, perché il tema dell’investimento e del risparmio, per le donne se non altro americane, è un tema abbastanza tabù” e come tale, a volte non viene discusso neanche con un professionista. In ultimo, l’impatto negativo della pandemia non ha avuto una distribuzione omogenea nel mondo femminile, è stato infatti minore per le donne più abbienti e decisamente più importante per le Millennials e le donne di colore. 

Guarda l’intervento di Cristina Mazzurana

Come avvicinare le donne alla consulenza finanziaria? 

Come dovrà agire, dunque, il consulente? “Dovrà avere delle doti di empatia maggiori nel momento in cui si rivolge a un pubblico femminile”, ha sottolineato Cristina Mazzurana, e dovrà anche considerare alcuni dati reali tra cui un gap salariale femminile più o meno pronunciato, a seconda dei Paesi, e una minore disponibilità economica che genera, a sua volta, un maggior timore verso la possibilità di fare investimenti o progetti futuri di qualsiasi natura.
La pandemia ha costretto una fetta importante della popolazione a rimanere a casa per prendersi cura di figli o familiari. E in questa fase molto critica, per esempio, le Millennials e le donne di colore hanno dovuto interrompere i cosiddetti “college plans” ovvero piani di risparmio destinati a finanziare il college dei figli. Molti hanno dovuto attingere ai propri risparmi, altri, invece, hanno interrotto i propri piani pensione. Da questa crisi, però, è emerso un aspetto che i consulenti dovrebbero valutare con attenzione, e cioè che se queste persone avessero immaginato l’arrivo di un evento simile, avrebbero accettato molto più volentieri l’aiuto di amici o familiari o si sarebbero rivolte più facilmente a un consulente. Secondo Mazzurana, l’essere più “influenzabili” è un tratto distintivo delle donne che potrebbe aiutare il consulente a comprendere che l’educazione e la formazione dovrebbero anticipare l’avvio di un percorso di consulenza al femminile. 

Pianificazione fiscale e permanenza di investimento 

Parlando di pianificazione fiscale, inoltre, il consulente dovrebbe evitare di instaurare una relazione solo con la componente maschile della famiglia. Il consiglio di Cristina Mazzurana è sempre quello di “coinvolgere la famiglia nelle decisioni finanziarie”. Questo sarà possibile solo usando l’empatia e la relazione di fiducia stabilita con il capo famiglia che dovrebbe riuscire a comprendere i benefici del coinvolgimento di tutti i membri, guardando anche al passaggio generazionale e a quando la gestione patrimoniale passerà nelle mani dei figli.
“Probabilmente la pianificazione dovrebbe proprio iniziare dall’analisi dei rischi da assicurare”, ha poi aggiunto Mazzurana, perché è importante prima proteggere quello che già si ha e, solo dopo, pensare al futuro. Lo sguardo sul lungo periodo, tipicamente femminile, potrà essere un vantaggio per il consulente e per la costruzione di una relazione duratura che porti al successo finanziario. “Gran parte dei risultati che possiamo costruire dall’investimento sono ottenuti proprio dalla permanenza nell’investimento, quindi dal tempo” e dunque, ha concluso Mazzurana, in futuro potrebbero esserci delle donne che avendo investito bene nel passato, saranno soddisfatte finanziariamente e, per questo, capaci di colmare tutti quei gap di genere ancora (purtroppo) molto presenti.

Vuoi saperne di più sulle soluzioni e sulle opportunità migliori per te legate al tema Variabile di genere?

Puoi richiedere gratuitamente un incontro con un consulente esperto per avere una risposta a tutte le tue esigenze di gestione e di protezione del tuo patrimonio e del tuo futuro.

Articoli correlati