Le parole della finanza: gli acronimi (europei) da sapere

L’educazione finanziaria parte da concetti chiave imprescindibili, alcuni dei quali resi tramite acronimo. Banche centrali, tassi di interesse, programmi di acquisto titoli, autorità di vigilanza: qual è il significato di alcune delle più comuni parole che troviamo in finanza nell’ambito europeo?

Bce, Qe, Pepp, Euribor, ma anche Mes, Tan e Taeg. Secondo una ricerca di Banca d’Italia del 2018, solo il 30% delle persone in Italia ha un livello adeguato di educazione finanziaria. Una percentuale che Pictet AM è determinata a far crescere attraverso un impegno concreto. Quali sono quindi le parole della finanza che, specie in ambito europeo, è indispensabile conoscere?

Le parole della finanza: acronimi europei

Bce

La Banca centrale europea è l’istituto finanziario con sede a Francoforte incaricato dell’attuazione della politica monetaria per i 19 paesi dell’Unione europea che hanno aderito all’unione monetaria, nonché della politica di vigilanza sugli enti creditizi. Obiettivo principale della Bce è la cosiddetta stabilità dei prezzi, ovvero mantenere un livello di inflazione nell’Eurozona inferiore ma prossimo al target prefissato (attualmente il 2%), guidando la politica economica e monetaria dell’Ue, con un occhio di riguardo all’occupazione. Al pari delle altre banche centrali nazionali (tra le principali, la Federal Reserve americana, la Bank of England britannica e la Bank of Japan nipponica), la Bce è un organismo indipendente dal potere politico.

Eba

La Eba, European banking autorithy, è un organismo europeo che dal 1° gennaio 2011 ricopre il compito di sorvegliare il mercato bancario europeo. Alla Eba, con sede a Parigi, partecipano tutte le autorità di vigilanza bancaria dell’Unione europea. L’obiettivo dell’Autorità è proteggere l’interesse pubblico, contribuendo alla stabilità e all’efficacia del sistema finanziario sia nel breve che nel medio-lungo periodo. Tra le mansioni svolte, l’Eba garantisce l’integrità, la trasparenza, l’efficienza e il regolare funzionamento dei mercati finanziari, rafforza il coordinamento internazionale in materia di vigilanza bancaria, combatte l’arbitraggio regolamentare, promuove pari condizioni di concorrenza e assicura un adeguato livello di rischi, commisurati ai regolamenti in essere.

Euribor ed Eonia

Con Euribor (Euro inter bank offered rate) si intende il tasso di interesse medio delle transazioni tra banche europee. L’Euribor influenza il costo del denaro sostenuto degli istituti di credito e rappresenta il punto di riferimento per i mutui a tasso variabile, cui la banca di riferimento aggiunge uno spread. Il corrispettivo britannico dell’Euribor è il Libor, tasso di riferimento al quale si scambiano denaro gli istituti sul mercato interbancario londinese.
Con Eonia (Euro OverNight index average), ci si riferisce invece al tasso di interesse medio al quale le banche concedono e richiedono prestiti per un periodo di tempo di un giorno, ovvero, nello spazio di una notte. L’Eonia è quindi l’Euribor dell’OverNight.

Tan e Taeg

Tan e Taeg sono due tra gli elementi costitutivi centrali di un prestito, che si vanno ad aggiungere agli altri elementi costitutivi: ammontare del capitale a prestito, durata del finanziamento, rate e condizioni. Le due voci appresentano rispettivamente il Tasso annuo nominale, che misura gli interessi da pagare annualmente per il prestito, e il Tasso annuo effettivo globale d’interesse, che indica il costo del prestito comprensivo di tutte le spese.
Dei due parametri, i prestiti che presentano un Taeg minore sono quello più convenienti.

Qe e Pepp

A partire dalla crisi Lehman Brothers del 2008, le principali banche centrali mondiali hanno adottato un atteggiamento accomodante nei confronti delle proprie economie, col fine di offrire condizioni favorevoli alla ripresa economica. Il Qe, Quantitative easing, è uno strumento non convenzionale di politica monetaria espansiva utilizzato dalle banche centrali (prima in Giappone, poi negli Stati Uniti), volto a stimolare crescita economica, occupazione e consumi (inflazione).
Tramite l’acquisto di titoli sul mercato secondario, la Banca centrale aumenta i prezzi dei titoli acquistati, ne riduce il rendimento e inietta liquidità direttamente nel sistema (banche), spingendo a ribasso i tassi di interesse.
L’acronimo Qe assume il nome di App, Asset purchase programme, con riferimento al mercato europeo ed include al suo interno quattro programmi di acquisto titoli pubblici e privati. Sono: il terzo Covered bond purchase programme (Cbpp3) per l’acquisto di obbligazioni bancarie garantite; l’Asset-backed securities purchase programme (Abspp) per l’acquisto di titoli emessi in seguito alla cartolarizzazione di prestiti bancari; il Public sector purchase programme (Pspp) per l’acquisto di titoli emessi da governi, agenzie pubbliche e istituzioni internazionali dell’area euro; il Corporate sector purchase programme (Cspp) per l’acquisto di titoli obbligazionari e di commercial paper emessi da società non finanziarie dell’area euro.
Per arginare gli effetti della pandemia da coronavirus, nell’aprile 2020, la Banca centrale europea ha lanciato un ulteriore programma di acquisto titoli sul mercato, il Pepp, Pandemic emergency purchase programme.

Ltro e Tltro (e Peltro)

Ltro e Tltro, (Targeted) Longer-term refinancing operations, sono operazioni di mercato aperto che, a differenza del Quantitative easing (Qe), non prevedono la creazione di moneta. Tali finanziamenti non convenzionali, concessi dalla banca, sono in grado di fornire alle banche nazionali prestiti agevolati per metterle nella situazione di concedere più facilmente liquidità all’economia reale (famiglie, aziende e privati) dei vari Paesi europei.
Mentre con le Ltro, le prime aste proposte al mercato europeo, il prestito agevolato alle banche poteva essere reinvestito in settori diversi dal privato e dal retail (entro, generalmente, un termine di tre anni), con le Tltro le banche hanno iniziato a rispondere a condizioni più rigorose, con obbligo di restituzione delle somme ricevute qualora non impiegate (entro, generalmente, un termine di quattro anni).
In risposta alla crisi pandemica da Covid-19, la Bce ha lanciato un ulteriore strumento di liquidità, il Peltro, atto a concedere liquidità agli istituti europei.

Mes

Il Mes, Meccanismo europeo di stabilità, noto anche come fondo salva-stati, nasce nel 2012 in sostituzione al Fondo europeo di stabilità finanziaria e al Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria. Obiettivo del Mes è mantenere la stabilità finanziaria dell’Eurozona, sostenendo nei momenti di crisi gli Stati membri che hanno adottato l’euro come moneta unica. Il tutto, non senza alcune condizionalità. Lo sanno Portogallo, Cipro, Spagna e Grecia, gli stati che, al 2020, hanno utilizzato il meccanismo per preservare le proprie economie in stato di crisi. Una volta richiesto, il Mes attiva misure come l’erogazione di prestiti, l’acquisto di titoli di stato o l’attivazione di linee di credito precauzionali, in cambio dell’impegno da parte del paese di realizzare una serie di riforme strutturali atte a migliorare il proprio bilancio.
Mentre nelle opportune sedi si discute della riforma del Mes (che dovrebbe poter concedere linee si sostegno non solo agli stati, ma anche al tessuto bancario), l’Eurogruppo ha creato una nuova linea di credito finanziata dal Mes per affrontare l’emergenza sanitaria covid-19. Opzione attivabile da ogni stato membro, a patto che le risorse concesse vengano utilizzare per le sole spese sanitarie.

Bei e Sure

Nel quadro del progetto Next Generation Eu, il Recovery fund europeo da complessivi 750 miliardi di euro di risorse, presentato ad aprile 2020 dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si inseriscono gli acronimi Bei e Sure.
Tra le istituzioni europeo meno note, la Bei, Banca europea per gli investimenti, supporta attraverso investimenti mirati gli obiettivi di crescita economica e sociale europea. Si occupa di sviluppo regionale, infrastrutture, tlc, energia, ricerca e innovazione, ambiente, salute e istruzione. Nel quadro pandemico europeo, alla Bei sono stati affidati 200 miliardi di finanziamenti, atti a sostenere imprese in difficoltà ed enti locali.
Il Sure (State supported short-time) è uno strumento contro la disoccupazione garantito da tutti gli Stati membri, per contribuire a salvaguardare l’occupazione in Paesi come Italia e Spagna, tra i più colpiti dal coronavirus. Dal Consiglio europeo, il Sure è uscito con 100 miliardi circa di finanziamenti atti a sostenere la cassa integrazione delle imprese in difficoltà a seguito del lockdown.

 

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