Investire nel cambiamento positivo per la sostenibilità di domani

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Sul mercato italiano si affaccia un nuovo fondo azionario, la cui strategia si concentra sull’impatto positivo generato dalle aziende rispetto ai Sustainable Development Goals (SDG), attraverso un controllo rigoroso che passa anche attraverso l’Intelligenza Artificiale. A proporlo è Pictet AM, che ci spiega come funziona

Investire in un cambiamento positivo per contribuire alla sostenibilità di oggi e di domani. È questo l’obiettivo del nuovo fondo azionario lanciato da Pictet Asset Management, battezzato appunto “Positive Change”. La sua strategia si concentra sull’impatto positivo generato dalle società rispetto agli SDG dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in modo tale da stimolare un ritorno in termini di rendimento e sostenibilità. Ma non solo. Il rispetto di questi criteri di sostenibilità viene monitorato costantemente dall’intelligenza artificiale, che opera un controllo rigoroso e dinamico delle aziende più virtuose. “Con questo fondo – spiegano Evgenia Molotova e Yuko Takano, co-gestori del fondo – abbiamo voluto creare un portafoglio concentrato di imprese finanziariamente solide che vogliamo aiutare ad allinearsi quanto più possibile alle azioni intraprese a livello globale per conseguire gli obiettivi di sostenibilità”. Ecco come funziona.

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Sostenere e stimolare il cambiamento positivo

Il fondo azionario adotta un approccio bottom-up (ossia una selezione di singoli titoli particolarmente “interessanti”, che non tiene conto delle condizioni economiche e settoriali più generali) che combina l’analisi dei fondamentali e quella di impatto. Sulla base dei risultati vengono identificate tre tipologie di aziende: ‘leaders’, ‘improvers’ e ‘opportunities’. Le prime sono quelle società che hanno già dimostrato di essere allineate agli SDG, le seconde sono quelle che hanno iniziato a farlo e, infine, le ultime sono le aziende ad alto potenziale che hanno mostrato una concreta intenzione di volersi impegnare per allineare la propria attività agli obiettivi di sostenibilità.

Un altro elemento distintivo del fondo è dato dalla strategia di engagement attivo, che si traduce nel dialogo dei gestori di Pictet Asset Management con il management delle società investite e nell’esercizio dei diritti di voto nelle assemblee. In tal modo i fund manager supportano le aziende nel loro processo di transizione, aiutandole ad allineare la loro operatività alle best practice del loro settore.

“Il nostro fondo – commenta Paolo Paschetta, Country Head di Pictet AM Italia – vuole stimolare un cambiamento positivo nelle aziende in portafoglio. Ciò comporta esercitare i nostri diritti di voto e impegnarci direttamente con le società a supporto del loro percorso ESG (sostenibilità ambientale, sociale e di governance) nel migliore interesse dei nostri clienti, in ottica di lungo termine”.

Investendo in un mix eterogeneo di società con diverso grado di allineamento agli SDG, sottolineano da Pictet Asset Management, gli investitori possono accedere a fonti diversificate di performance. Le aziende leader sono più adatte a generare rendimenti maggiori e crescita strutturale nel breve termine, mentre quelle improvers e opportunities possono registrare sia un miglioramento dei profitti che una rivalutazione delle proprie quotazioni.

L’Intelligenza Artificiale al servizio della sostenibilità

A supporto della strategia di engagement attivo viene in aiuto l’Intelligenza Artificiale, più specificatamente, le tecniche di Natural Language Processing (NLP, “elaborazione del linguaggio naturale”). Ma di che cosa si tratta? Attraverso un sistema di lettura e controllo incrociato dei testi, la tecnologia NLP individua e analizza i programmi delle aziende investite, in maniera sistematica e con approccio quantitativo, in modo tale da identificare gli scostamenti (sia in meglio che in peggio) di questi ultimi per ognuno dei singoli 17 SDG. Una volta estrapolati i risultati, si ottiene un coefficiente di allineamento positivo o negativo dell’attività delle società rispetto agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030. Ma non è tutto: il programma NLP, infatti, permette anche di monitorare le aziende che presentano un coefficiente positivo, evidenziando eventuali punti critici e potenziali aree di miglioramento.

“La transizione globale verso un futuro più sostenibile – conclude Paschetta – è un processo ormai irreversibile e le imprese con prodotti e servizi già allineati agli SDG sono quindi ben posizionate per ottenere i risultati migliori. Le imprese che stanno procedendo nel loro precorso di trasformazione, anche grazie all’engagement degli operatori finanziari, vedranno invece migliorare nel tempo non solo i loro rendimenti, ma anche le loro valutazioni”.

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