Trend secolari, ecco i più apprezzati per resistere a rallentamento economia

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Dove cercare aree resilienti in un contesto di mercato altamente incerto? Una via è quella di focalizzarsi sui titoli di settori legati a trend di lunghissimo periodo

La risalita dei mercati azionari globali in questi primi cinque mesi dell’anno non deve distogliere da quella che rimane l’aspettativa di base per la restante parte dell’anno, ossia una moderazione dell’attività economica negli Stati Uniti, con le condizioni di credito che saranno più restrittive e le aziende che preparano riduzioni dei costi in vista di uno scenario più complesso, con la conseguenza di possibili tensioni sul mercato del lavoro nei prossimi trimestri.

In questi primi mesi dell’anno i titoli growth hanno sovraperformato i value a tutti i livelli di capitalizzazione, mentre le large cap hanno fatto meglio delle mid cap che a loro volta hanno superato le small cap. Mark Baribeau, Head of Global Equity di Jennison Associates, affiliata di PGIM, ha indicato cinque punti da considerare per capire al meglio la direzione verso cui il mercato azionario si sta muovendo e al contempo fa il punto sulle aree di crescita secolare in grado di resistere alla volatilità dei mercati, generando, al contempo, una crescita sostenuta.

1. I titoli growth tornano in voga

Con il rapido rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti e in Europa, l’azionario si è trovato bloccato in un ciclo negativo, ma con la crisi bancaria che ha investito il sistema americano a marzo, sembra che ora la Federal Reserve sia più propensa a mettere fine al ciclo di inasprimento dei tassi. Fattore che ha aiutato ad alleggerire la pressione sui titoli growth.

2. Il contesto per le società secolari sta migliorando

Sembra che le aziende sono finalmente riuscite a lasciarsi alle spalle il peso che la pandemia aveva portato con sé: già dal quarto trimestre del 2022 si sono iniziati a vedere dei miglioramenti e le aspettative per le società che puntano al lunghissimo periodo riflettono ora una nuova stabilità nella crescita dei ricavi e degli utili dopo gli aggiustamenti dello scorso anno.

3. Rallentamento economia è un vantaggio per i titoli growth

Nonostante il mercato azionario stia riguadagnando la sua forza, ci si può aspettare che l’attività economica statunitense rallenti nel prossimo futuro. Storicamente i titoli growth sono molto richiesti in contesti di crescita del mercato inferiori alla media.

4. La recessione tecnologica non è ancora finita

Se è vero che i grandi nomi del tech si sono ripresi a Wall Street, non tutto il settore si sta riprendendo alla stessa velocità e la spesa nel tech sta rallentando. È importante sottolineare che i venti macroeconomici non stanno bloccando la trasformazione digitale: nonostante i numeri sembrino bassi se paragonati a quelli pre-pandemici, Gartner stima che nel 2023 la spesa IT mondiale si attesterà introno ai 4,6 mila miliardi di dollari, segnando un +5,5% rispetto al 2022.

5. Tornano valutazioni più ragionevoli

Le società growth hanno iniziato l’anno con valutazioni neutre e maggiore visibilità in termine di utili. “Con l’avvicinarsi della fine del ciclo di inasprimento della Fed, i livelli di valutazione più normalizzati dovrebbero offrire un assetto favorevole per il resto del 2023, soprattutto se si guarda ai titoli secolari”, spiega l’esperto.

I trend secolari più interessanti per gli investitori

Appurato che i titoli legati a trend secolari rimangono molto attraenti in contesti instabili di mercato, risulta fondamentale riconoscerli. Un trend che non passerà mai di moda è quello dei consumi, ma non tutti i brand sono uguali.

Il consiglio di Baribeau è quello di concentrarsi su marchi globali molto forti e che interessano alla fascia di reddito più alta, come quelli del lusso. “Riteniamo che questi brand continueranno a prosperare grazie al forte potere di determinazione dei prezzi, al controllo delle scorte, all’esperienza del cliente, ai modelli commerciali diretti al consumatore e alla distribuzione multicanale che non si affida ai grossisti”.

Anche la mobilità si sta trasformando, il passaggio ai veicoli elettrici è sempre più imminente, si tratta di un settore che sta crescendo molto velocemente: nel giro di un anno le vendite sono aumentate del 55%, con novembre come mese record (e oltre 1milione di nuove immatricolazioni riconosciute dall’IEA).

Ma non solo mobilità, tra AI generativa e semiconduttori è sempre più vicina la nuova rivoluzione del settore tecnologico, un comparto in cui gli investimenti continuano ad alzarsi. Solo guardando agli investimenti venture capital in questo ambito, stando ai dati di PitchBook, questi dovrebbero raggiungere la soglia dei 42,6 miliardi di dollari quest’anno.
Inoltre l’innovazione tecnologica non solo entrerà nelle case dei cittadini, con prodotti di consumo su misura, ma anche nelle aziende, rendendo il settore industriale sempre più automatizzato. Guardando al panorama statunitense, ad esempio, gli impianti di produzione e di alta tecnologia vedranno un boom significativo, grazie anche al blocco dei semiconduttori dall’Asia.

Un altro settore che continuerà a registrare una crescita esponenziale è quello della salute: la popolazione invecchia e continua a crescere di numero, trattamenti come quelli per il diabete, l’obesità, il cancro e le malattie rare saranno sempre più richiesti.

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