Polizze vita, non tutte le compagnie sono uguali: ecco come valutarle

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Quando si decide di affidare i propri risparmi a una compagnia di assicurazioni è bene valutarne attentamente la solidità patrimoniale. Vediamo insieme agli esperti di Octium Group a quali indicatori fare riferimento

Le recenti vicende che hanno interessato il settore assicurativo in Italia, in particolar modo il comparto vita, hanno sollevato in clienti e consulenti alcuni dubbi relativi alla sicurezza degli strumenti di private insurance. Per non cedere all’emotività ed evitare scelte affrettate è possibile fare riferimento ad alcuni indicatori chiave per valutare la serietà e la solidità patrimoniale di una compagnia assicurativa. “Prima di affidare i propri risparmi a una compagnia vita – spiega Francesco Camerlingo, Group Head of Sales & Business Development di Octium – occorre essere certi dell’affidabilità di quest’ultima, dal momento che il private insurance fornisce soluzioni finanziarie di lungo periodo che rappresentano spesso la colonna portante di una strategia di pianificazione patrimoniale e successoria”. Analizziamo dunque i più importanti tra questi parametri.

Il requisito patrimoniale di solidità (SCR Ratio)

Un primo dato sul quale concentrarsi è il Requisito patrimoniale di solvibilità (Solvency Capital Requirement o SCR Ratio), introdotto dalla Direttiva Solvency II, costituisce un vero e proprio parametro chiave per valutare la solidità di una compagnia assicurativa. “Ogni istituto – spiega Camerlingo – deve detenere un margine di solvibilità per garantire che le proprie attività siano sufficienti a coprire gli obblighi nei confronti dei propri clienti. Tale margine è stato individuato con il preciso obiettivo di consentire alle compagnie di accumulare le risorse necessarie per onorare gli impegni con i propri contraenti anche in situazioni di stress, limitando i casi di default nel settore ad uno ogni 200 anni”.
Nel dettaglio, il SCR Ratio è costituito dal rapporto tra i fondi propri e il requisito patrimoniale di solvibilità in una certa data. I primi sono determinati a partire dalla valutazione del bilancio della compagnia a valori di mercato (o Fair Value) mentre il SCR è determinato tenendo in considerazione i rischi sottostanti al business sviluppato secondo quanto previsto da Solvency II. Il SCR Ratio minimo è pari al 100%, ne deriva che tanto più quello della singola compagnia gli è superiore, tanto più questa potrà essere considerata solida.
“In particolare, le due compagnie del Gruppo Octium, Octium Life Dac (in Irlanda) e Octium Assurance AG (nel Principato del Liechtenstein con branch in Italia) vantano un SCR Ratio rispettivamente del 229% e del 229,54%”.

Il sistema Paese

Anche le compagnie assicurative più solide, tuttavia, potrebbero risentire degli effetti di crisi economico-politiche che interessino un determinato Paese. “Per tale ragione – prosegue l’esperto – un ulteriore elemento da tenere in considerazione nella scelta di una polizza vita di private insurance è la stabilità del sistema paese in cui l’assicuratore opera, in primis, dal punto di vista degli obblighi normativi. Il Gruppo Octium, ad esempio, ha ritenuto strategico sotto il profilo della sicurezza, proporre ai propri clienti italiani polizze vita unit-linked sviluppate dalle sue Compagnie in Irlanda e nel Principato del Liechtenstein con branch in Italia”.

La scelta di Octium non è stata casuale: il Principato del Liechtenstein, infatti, si caratterizza per un’estrema stabilità politica ed economica, come certificato dal rating AAA dell’agenzia Standard & Poor’s. Inoltre, il Principato è membro dello Spazio Economico Europeo e ha adottato tutte le normative europee in materia di assicurazioni, inclusa la Direttiva Solvency II.
Anche l’Irlanda gode di una giurisdizione consolidata e una regolamentazione assicurativa tra le più severe dell’Unione, rappresentandone infatti l’hub assicurativo più esteso. Il Paese ha implementato la versione più severa della direttiva di liquidazione dell’Ue: in caso di liquidazione della compagnia assicurativa, i reclami e le rivendicazioni dei contraenti hanno la priorità assoluta rispetto a qualsiasi altro credito vantato verso la compagnia.

L’expertise dell’assicuratore

Infine, per accertare la serietà e la solidità della compagnia cui s’intende rivolgersi, occorre valutarne la professionalità e i risultati nel tempo. È la natura stessa delle polizze vita unit-linked ad imporlo, tanto per il loro orizzonte di lungo periodo quanto per la loro complessità sotto il profilo finanziario, legale e fiscale. “Il nostro gruppo gestisce oltre EUR 8,5 miliardi di AUM e può vantare un’esperienza ultraventennale nella distribuzione di soluzioni vita cross-border. Grazie ad una squadra composta da più di 80 professionisti presenti in cinque Paesi (Dublino, Vaduz, Lussemburgo, Zurigo e Milano) assistiamo oltre 4.500 clienti. Infine, grazie anche ad un team di consulenti dedicato al mercato italiano, siamo perfettamente in grado di assicurare un costante e duraturo supporto alla clientela del Belpaese” conclude Camerlingo.

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