Performance finanziaria e non: possono convivere?

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Per gli investitori, le performance finanziaria e non finanziaria stanno acquisendo la stessa rilevanza. Ne parliamo con NN Investment Partners
È possibile, per gli investitori, contribuire ad un cambiamento positivo senza dover sacrificare la performance? Si, secondo Annemieke Coldeweijer, Co-lead portfolio manager European sustainable credit strategy di NN Investment Partners. Investire nel credito sostenibile offre la possibilità di rendere i portafogli più allineati all'economia del domani e allo stesso tempo di migliorare la performance finanziaria, “posto che il profilo Esg di un'azienda è un volano importante per il merito creditizio e di riflesso per le valutazioni degli investimenti nel credito”. In altre parole, il credito sostenibile potrebbe rappresentare la possibilità di creare valore sia finanziario che sociale per gli stakeholder.

Sostenibilità finanziaria e sociale: tre criteri


In questo contesto, come identificare le aziende più virtuose? Vantaggio competitivo, prodotto e comportamento sono i tre aspetti da valutare secondo NN IP per individuare i modelli di business sostenibili sia da un punto di vista finanziario che non. L'attenzione, quindi, è rivolta alla condotta di un'impresa, soprattutto se mossa dalla volontà di cambiamento reale e non perché richiesto dalle normative. Inoltre, le aziende selezionate devono offrire soluzioni e prodotti sostenibili (quali possono essere innovazioni tecnologiche o volte alla riduzione delle emissioni di Co2) e tenere un comportamento altrettanto sostenibile, ovvero attento al rispetto di determinati standard Esg anche da parte degli stakeholders. “I rischi Esg continueranno ad esistere, anzi diventeranno sempre più importanti, mentre i risultati finanziari e non finanziari acquisteranno pari rilievo” commenta l'esperto.

Performance non finanziaria, i trend cui guardare con fiducia


Quali prospettive per il credito sostenibile nel prossimo futuro? “Credo che ci saranno molte più opportunità di investimento, una maggior disponibilità di dati e maggiore trasparenza” commenta Coldeweijer. La pressione sociale, insieme al crescente bisogno di azione, potrebbero indurre le aziende a investire in soluzioni sostenibili, contribuendo attivamente agli obiettivi ambientali e sociali e creando opportunità d'investimento.
In aggiunta, le aziende dovranno essere più trasparenti riguardo gli impatti della propria attività: le regolamentazioni che definiscono la rendicontazione richiesta alle imprese sono in continua evoluzione e definizione. “Ecco perché penso che i dati disponibili e la trasparenza siano destinati ad aumentare sensibilmente”, aggiunge l'esperto.
Infine, il rischio Esg potrebbe riguardare sempre più settori e non solo quello delle utility e dell'energia, ma anche molte aziende industriali e istituzioni finanziarie.
Vediamo che le performance finanziaria e non finanziaria stanno acquisendo la stessa rilevanza, sia per le società stesse che per i loro stakeholder” conclude l'esperto, aggiungendo che “anche se questo sviluppo non è ugualmente presente nelle diverse aree del mondo è comunque in forte contrasto con quanto abbiamo visto 10 anni fa”.
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