Europa, Giappone e mercati emergenti: i favoriti del 2021

La ripresa economica nel 2021 vedrà utili in crescita soprattutto nella seconda parte dell’anno. Favoriti l’Eurozona, il Giappone e i mercati emergenti: la ricerca di rendimento resta centrale

Nel 2021 saranno l’Eurozona e il Giappone a vedere i più grandi rialzi, secondo gli esperti di NN Investment Partners. Dalla loro parte, il fatto che “questi due mercati sono dominati da settori value e ciclici, che dovrebbero beneficiare maggiormente di un rimbalzo economico”. Ma le due aree non saranno le uniche favorite nell’anno nei prossimi mesi: anche per i mercati emergenti si prospettano posizioni positive, “trainati dalla ripresa economica globale post-pandemica, dalla solida performance dell’economia cinese e dal proseguimento della ricerca globale del rendimento”. Dove potranno concentrarsi gli investitori in tale contesto?

Crescita degli utili

Economia in ripresa, utili in crescita. Nel 2021 gli utili aziendali “sono destinati a beneficiare di una ripresa della domanda, soprattutto nella seconda metà dell’anno”. Con previsioni di consenso che vedono gli utili globali balzare del 25% rispetto al 2020, ritornando così sui livelli del 2019, “la ripresa potrebbe essere più rapida di quelle che hanno seguito le due precedenti recessioni”, sottolineano da NN IP. Una speranza logica, “dato che la recessione attuale è stata guidata dagli eventi e non è stata causata da macro-squilibri o stress finanziari”.

Europa e Giappone favoriti dai ciclici

In una generale crescita globale, tuttavia, “le differenze regionali saranno significative”. Così il 2021 vedrà un rimbalzo maggiore in Europa e in Giappone, mentre numeri più deboli si registreranno negli Usa. Il mercato statunitense è infatti caratterizzato dai settori come tecnologia e servizi di comunicazione, più inclini a una crescita sostenuta. Tuttavia, proprio le società americane operanti in questi settori, trainate nel 2020 dalla preferenza degli investitori per i titoli growth, rendono oggi il mercato statunitense “più costoso degli altri mercati sviluppati”.
Così gli investitori alla ricerca di rendimenti che sceglieranno di investire in azioni potranno godere di premi per il rischio azionario del 5,85% per i titoli dell’Eurozona e del 4,94% per quelli giapponesi, contro il 3,25% degli Stati Uniti e il 2,92% della Cina.
“Mentre la politica monetaria rimane per il momento invariata, i rendimenti sono destinati ad aumentare in seguito alla ripresa dell’inflazione, con un impatto negativo sulle obbligazioni”. Sul reddito fisso, tuttavia, NN IP rimane positiva sugli spread nel settore del credito e nei mercati emergenti, poiché i programmi di acquisto di asset e la ricerca del rendimento proseguono.

Positivi sui mercati emergenti

Ma alle due aree geografiche si aggiungeranno anche i mercati emergenti. “Con l’aumento delle divergenze tra i paesi, gli investitori troveranno la maggior parte delle opportunità differenziando tra paesi e regioni”, spiegano da NN IP. “Nel settore azionario, la regione asiatica appare meglio posizionata, mentre nel settore del debito i mercati di frontiera ad alto rendimento in valuta forte sembrano più attraenti”.

 
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