Climate change: un fenomeno la cui causa ha un solo nome (umanità)

Le preoccupazioni per le conseguenze derivanti dal climate change si fanno sempre più intense. Ma i fenomeni ad esso legati hanno una sola causa: l’umanità. È necessario agire per cambiarne i processi di produzione e consumo

Temperature in aumento, innalzamento dei livelli del mare, crescenti concentrazioni di gas serra nell’atmosfera. Sono queste alcune delle conseguenze del cambiamento climatico, capace di manifestarsi attraverso fenomeni la cui causa ha un solo nome: umanità (e inquinamento da essa causato). Lo dimostrano le evidenze scientifiche pubblicate nel report Climate Change 2021 – The Physical Science Basis pubblicato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) ad agosto 2021. Dati alla mano, dallo studio si evince come la temperatura della superficie globale nei vent’anni intercorsi tra il 2001 e il 2020 sia stata di 0,99°C superiore a quella registrata tra il 1850 e il 1900, con un inasprimento negli ultimi 10 anni fino a 1,09°C; ciascuno dei quattro decenni appena passati, inoltre, è stato successivamente più caldo rispetto a qualsiasi decade prima del 1850. Non solo: tra il 1901 e il 2018 il livello dei mari nel mondo è aumentato in media di 0,2 metri. Notizie preoccupanti anche per quanto riguarda le concentrazioni di gas serra, cresciute incessantemente dal 2011 fino a raggiungere nel 2019 le 410 parti per milione (ppm) di anidride carbonica, 1.866 ppm di metano e 332 ppm di protossido di azoto.
Quanto si evince dal rapporto è che “quello lanciato dall’Ipcc è un vero ‘codice rosso’ per il pianeta”, commentano gli esperti di NN Investment Partners. “E le azioni umane sono ora inequivocabilmente riconosciute come il principale motore del riscaldamento globale”. Tuttavia, negli ultimi anni la consapevolezza circa la preoccupante situazione ambientale è cresciuta, spingendo anche i governi a partecipare per la ricerca di una soluzione e favorire la diminuzione di emissioni di gas serra nell’atmosfera.

Climate change, di che cosa si tratta

Secondo lo United Nations Framework Convention on Climate Change del 1992, con ‘climate change’ si fa riferimento a un cambiamento climatico attribuito direttamente o indirettamente all’attività umana che altera la composizione dell’atmosfera globale e che si aggiunge alla variabilità climatica naturale osservata in periodi di tempo comparabili. La causa principale scatenante di questo fenomeno sono le emissioni di gas serra, principalmente di CO2 e di metano. L’utilizzo di combustibili fossili per uso energetico crea la maggior parte di queste emissioni. L’Accordo di Parigi, sottoscritto nel 2015 dagli stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), mira a evitare pericolosi cambiamenti climatici contenendo il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, e proseguendo gli sforzi per limitarlo a 1,5°C. “Ridurre le emissioni nette di carbonio è imprescindibile ma non è più abbastanza”, aggiungono da NN IP. “I dati dell’Ipcc sono una chiamata alle armi per l’umanità. Questo dovrebbe far alzare esponenzialmente le politiche necessarie per portare l’economia mondiale verso una traiettoria più verde e installare un cambiamento radicale nei nostri modelli di produzione e consumo”.

NN (L) Climate & Environment, la soluzione di NN IP

Con il cambiamento climatico che continua a manifestare inesorabilmente le sue drammatiche conseguenze, la sola spinta politica però non basta: anche le società dovranno aiutare a favorire questo processo. Una sfida cui risponde la strategia NN (L) Climate & Environment di NN IP, che mira a ridurre lo stress sull’ecosistema globale. Il fondo investe infatti in società che offrono soluzioni con un impatto ambientale positivo e che rientrano in quattro categorie riconducibili ad altrettanti obiettivi: gestione delle acque, sufficienza delle risorse alimentari, transizione energetica ed economia circolare. “Oltre ad essere allineato con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) n. 2, 6, 7, 9, 12 e 13, la strategia offre agli investitori la possibilità di beneficiare di trend di lungo termine, come in particolare la consapevolezza sempre crescente a livello sociale e l’orientamento dei capitali contro le conseguenze e le azioni necessarie per mitigare il cambiamento climatico, strade per gestire la scarsità delle risorse e modalità per ridurre l’inquinamento”, concludono gli esperti.

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