Energia pulita a costo zero: i settori che si accenderebbero

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Il costo per produrre energia da fonti rinnovabili sta progressivamente diminuendo, creando le premesse per un’accelerazione della transizione green, ma non solo. Secondo Lombard Odier Investment Managers, i vantaggi si trasmetterebbero anche ad altri settori. Ecco quali

Le fonti rinnovabili si stanno facendo sempre più competitive. Mentre i prezzi di petrolio e gas continuano a correre (quelli del gas sono attualmente circa 12 volte più alti delle media stagionale degli ultimi cinque anni), il costo per produrre energia da vento, acqua e sole si è progressivamente ridotto e sembra destinato a continuare a scendere. “Negli ultimi dieci anni, i costi dell’energia eolica e solare hanno registrato una forte flessione, pari rispettivamente al 60% e 80%, grazie a turbine eoliche più grandi ed efficienti e all’automazione nella fabbricazione dei prodotti per l’energia solare”, sottolineano da Lombard Odier Investment Managers, secondo cui il proseguimento di questo trend offrirà in tempi nemmeno troppo lontani l’opportunità di avere energia pulita praticamente a costo zero, una volta ammortizzati gli investimenti in conto capitale iniziali. Una convenienza che si tradurrà in una accelerazione della transizione energetica, ma non solo. Secondo gli esperti, i vantaggi si trasmetteranno anche ad altri settori.

Detto questo, la sfida aperta per gli investitori è quella di capire e prevedere quali saranno questi settori, che prendendo esempio e sfruttando le nuove fonti di energia pulita, saranno in grado di abbassare i propri costi di produzione. Secondo LOIM, spiccano due ambiti su tutti: intelligenza artificiale (AI) e genomica.

Automobili senza conducente

Qui, secondo gli esperti di LOIM si nasconde un potenziale straordinario. Da una parte, “i costi associati all’AI diminuiscono in linea con il calo dei costi di calcolo” e, dall’altro, i prezzi dell’energia sostenibile si stanno già riducendo, creando l’effetto combinato di abbattere i costi associati ai veicoli autonomi. Da qui la strada sarebbe in discesa: il mercato delle automobili senza conducente si amplierebbe con benefici diretti per i produttori, ma anche per i settori attigui. Si tratta di una vera e propria catena di montaggio, che una volta avviata avrebbe un impatto molto forte.

Le proteine alternative

La disponibilità di energia pulita a basso costo potrebbe dare un forte impulso anche al mercato legato alla genomica. L’effetto immediato di ciò sarebbe la possibilità di “produrre proteine alternative in larga scala e – sottolineano gli esperti di LOIM – a costi molto bassi”. Questo potrebbe rappresentare un grande stimolo per nuovi sistemi alimentari: nel 2020 il settore delle proteine alternative rappresentava solo il 2% del mercato, ma la prospettiva è che entro il 2035 almeno una porzione su dieci (11%) di carne, uova e latticini derivi da queste.

L’impatto di questo fenomeno sarà duplice: da un lato sarà un punto di svolta verso nuovi sistemi alimentari, permettendo così di ridurre la superficie agricola del 20% entro il 2030, e dall’altro “rappresenterà un bacino di profitto annuale pari a 1.500 miliardi di dollari”.

Un mondo a energia quasi a costo zero non è certo immediato, tuttavia “la disponibilità di abbondante energia pulita a basso costo dovrebbe avere implicazioni di ampia portata per l’economia generale e accelerare la transizione all’interno di altri settori”. L’economia globale sta attraversando un’importante transizione sostenibile, che la porterà ad essere un modello circolare, inclusivo e snello, lasciando sempre nuovo e maggior spazio di azione per gli investimenti.

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