5 miliardi di euro, il valore delle società B Corp in Italia

Pedal to the metal, dicono gli americani: piede sull’acceleratore, fino a che non si può più spingere. È quello che sta succedendo alle B Corp nel mondo, complice la crisi da Covid-19 e una ritrovata sensibilità per la sostenibilità. Ma di cosa si tratta?

Sono oltre 3.400 nel mondo e più di 100 in Italia le imprese che si impegnano nel raggiungimento di elevati standard sociali e ambientali – e sono state certificate proprio per questo. Un impatto positivo che solo nel nostro Paese impiega 9mila persone e vale 5 miliardi di euro. Sono le società B Corp, imprese tra le più disparate a livello settoriale ma con un solo obiettivo: “ridefinire un nuovo paradigma di business adeguato ai nostri tempi, concreto e replicabile”.
Così recita lo statement di #UnlockTheChange, recentissima call to action lanciata dalle B Corp Italiane e Nativa, prima società benefit in Europa e prima certificata B Corp in Italia che si occupa di consulenza per le aziende interessate ad intraprendere questo cammino. Il tutto sotto il coordinamento di BLab, ente no-profit che si occupa di certificare quei business che sottoscrivono il proprio nome per diventare B Corp attraverso un rigido programma di selezione.

Beneficio, non solo profitto

“La nostra visione è che un giorno tutte le imprese competeranno per essere non solo le migliori al mondo ma anche le migliori per il mondo, risultando in una società che potrà godere di una prosperità più condivisa e durevole”. Missione che è stata abbracciata dagli oltre 1700 iscritti a Time to B, evento che il 16 luglio scorso ha riunito virtualmente 50 speaker tra leader d’azienda, giornalisti, esperti di sostenibilità e membri della comunità scientifica e accademica.

Cosa sono le società benefit

Non solo certificazione, però. Le aziende interessate possono trasformare la propria forma giuridica in società benefit, società a scopo di lucro caratterizzate da un alto livello di trasparenza, responsabilità sociale e scopo/missione. Le imprese italiane possono accedere a questa particolare forma giuridica (introdotta per la prima volta negli Usa nel 2010) dal gennaio 2016 e, per una rara volta, il nostro Paese è al traino del cambiamento. Le società benefit sono infatti riconosciute in solamente 35 degli states americani oltre che in Italia, Puerto Rico, Colombia, British Columbia e Scozia. Ad oggi se ne contano oltre 300 nel territorio italiano.

Diventare una società B Corp

Ma come si diventa una B Corp? Prima di tutto è importante per l’azienda conoscere il valore che si è in grado di creare per la società, utilizzando gratuitamente un format di valutazione usato da più di 70.000 imprese in tutto il mondo. Con un impatto misurato su ambiente, lavoratori, comunità, governance e consumatori, ogni valutazione fornisce un punteggio finale che, se superiore agli 80 punti su 200, richiama l’attenzione dell’ente certificatore B Lab. A quel punto, l’impresa può diventare a tutti gli effetti una B Corp.

Crisi, terzo settore e greenwashing

Green Deal, decreto Rilancio (con un budget di 3 milioni e un credito d’imposta al 50% per la costituzione e la trasformazione di società benefit), aumento degli investimenti sostenibili. Con la crisi da Covid-19 si sono aperte innumerevoli opportunità di riprogettare la nostra società in chiave più sostenibile e il verde sembra essere il colore preferito di ciascuno di noi. Ma come fare per non lasciare che questo trend di lungo periodo non si trasformi nell’ultima moda del momento – e rappresenti l’ennesima opportunità di greenwashing per le aziende?
Scatta qui il ruolo del consumatore, chiamato da B Corp a diventare attivo nelle proprie scelte. Diversi i passi per aiutare a sbloccare il cambiamento: chiedere a un brand di certificarsi o diventare società benefit, scegliere prodotti e servizi B Corp, trasformare la propria azienda, scegliere di lavorare in e con altre società benefit o certificate, parlarne nella propria tesi di laurea, scrivere un articolo.

Tra le società B Corp anche banche e società d’investimento

Il primo wealth e asset manager internazionale a ricevere la certificazione B Corp è stato Lombard Odier, Gruppo bancario elvetico, nel marzo 2019. L’azienda ha una lunga eredità in temi di sostenibilità aziendale (già nel 1910 istituiva un fondo pensione per i propri impiegati) e negli ultimi anni ha sviluppato un ambizioso piano di impatto ambientale.
Il gruppo ha partecipato come speaker proprio all’evento Time to B con un focus su finanza e sostenibilità. Andrea Argenti, Head Italia Lombard Odier Investment Managers, ha così commentato: “l’imprenditore che richiede la certificazione B Corp ha ben chiaro cosa vuol dire gestire un business sostenibile e non è un discorso di ‘fare del bene’, ma è la consapevolezza che il suo business può prosperare solo se il contesto in cui svolge la sua attività (comunità, dipendenti, ambiente) prospera”.

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