The Delta Force: Chuck Norris e la capacità di domare

“Chuck Norris non indossa un orologio; decide lui che ore sono”. Una frase che si adatta anche alla realtà vissuta oggi, con un virus resistente, difficile da domare, rapido: The Delta Force

“Chuck Norris non indossa un orologio; decide lui che ore sono” è una delle celebri frasi che si lega al film cult del 1986 The Delta Force. Un titolo che si adatta anche alla realtà vissuta oggi, con un virus difficile da domare, un velocità di propagazione rapida e una serie di misure cautelative che potrebbero tornare ad essere più severe.
“La speranza è che le vaccinazioni impediscano alla malattia di diffondersi ulteriormente, ma questo ci porta a un secondo problema” specifica John Roe, Head of Multi-Asset Funds di Legal and General Investment Management: quello dell’efficacia di vaccini e campagne vaccinali nazionali.

The Delta Force in termini di portafoglio

Data la gamma di diversi rischi che si delineano all’orizzonte, gli investitori più preoccupati dalla possibile nuova fase di incertezza “dovranno probabilmente implementare la propria gamma di posizioni, per evitare di attribuire un peso eccessivo al materializzarsi di uno di questi rischi”.

Tre rischi specifici tra i diversi paesi

Al contrario, chi dispone della giusta flessibilità potrebbe trovare nuove opportunità. Ad esempio, prosegue l’esperto di LGIM, le posizioni in titoli di Stato in paesi che presentano alcuni rischi specifici possono essere adatte ad investitori in grado di supportare anche fasi di stress.
Tra questi, in paesi con bassi tassi di vaccinazione, con una maggiore possibilità di blocchi e rallentamenti economici associati. Australia, Nuova Zelanda e Giappone hanno meno del 20% della loro popolazione completamente vaccinata. Proprio la scorsa settimana, il Giappone ha annunciato Olimpiadi di Tokyo 2021 a porte chiuse per limitare i contagi, mentre metà della popolazione australiana è ora in isolamento.
Ancora, i paesi che stanno riaprendo più rapidamente di altri, per i quali si avrà nei mesi estivi una fase di test. E’ il caso del Regno Unito, che fungerà da “cavia” nella lettura del rapporto aperture/vaccinazioni/ospedalizzazioni.
Infine, i dubbi sempre maggiori sull’efficacia del vaccino (e di alcuni vaccini nel caso di specie). In Cile, dove è stato ampiamente utilizzato uno dei vaccini sviluppati in Cina, i decessi hanno ricominciato a salire con la variante Delta (sebbene in molti casi si tratti di persone al di sotto dei 50 anni, la fascia meno vaccinata della popolazione). “Ci stiamo concentrando maggiormente su questo aspetto, poiché ci sarebbero gravi rischi macro se il ceppo più infettivo e la minore efficacia del vaccino si combinassero per dare luogo a nuovi blocchi, in particolare in e verso la Cina”.

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