Chi saranno i nuovi Apple e Amazon del settore sanitario?

Il sistema di assistenza sanitaria necessita di una rivoluzione. Così come è stato per i semiconduttori, le opportunità sono diverse e gli esperti di Lazard Asset Management hanno provato a identificarle

È tempo di reinventare il sistema di assistenza sanitaria. Lo dimostrano i dati riportati dagli esperti di Lazard Asset Management. Dal 1972 ad oggi, la spesa sanitaria a livello globale è cresciuta stabilmente fino a raggiungere circa l’8% del Prodotto interno lordo (Pil), con picchi di circa il 20% negli Stati Uniti (pari a più di 12.500 dollari pro capite). Al contempo, i dati demografici evidenziano che la richiesta di assistenza sanitaria non farà che aumentare in futuro. Nei prossimi trent’anni, infatti, il numero di over 60 potrebbe raggiungere i 2 miliardi a livello globale. Solo negli Usa, sono circa 10 mila i lavoratori che vanno in pensione ogni giorno. In questo contesto, è la tecnologia a guidare la rivoluzione del settore sanitario, che potrebbe passare da un modello assistenziale a uno previdenziale, con nuovi strumenti. “Le opportunità di investimento all’alba della medicina digitalizzata potrebbero essere interessanti tanto quanto quelle degli albori dell’era dei semiconduttori” affermano da Lazard. “Forse, anche di più”. Come individuare le società più interessanti?

Una trasformazione necessaria

A riconoscere l’interesse degli investitori nella digitalizzazione della sanità è il venture capital. “Infallibile indicatore principale del sentiment del mercato, ha costantemente aumentato la sua allocazione alla categoria, che ora funziona a un tasso annualizzato di 57 miliardi di dollari” continuano dalla società. Sebbene il comparto potrebbe attirare gli investimenti di coloro che sono alla ricerca un rapido guadagno, piuttosto che un capitale “paziente”, le opportunità non mancano. “L’outsourcing potrebbe diventare la modalità dominante, con l’avvento di aziende indipendenti specializzate nello sviluppo di farmaci, test antidroga e raccolta di dati, produzione e distribuzione” spiegano da Lazard “mentre le big pharma dovranno diventare agili. Le grandi società potrebbero mantenere il loro dominio acquisendo potenziali innovatori, come è accaduto nei settori della tecnologia dell’informazione e dei beni voluttuari. Resta da vedere quali, se ce ne sono, diventeranno i nuovi Apple o Amazon del settore sanitario”.

Chi saranno i vincitori

Le prospettive a breve termine, nelle fasi iniziali della digitalizzazione del settore sanitario, potrebbero essere orientate maggiormente verso coloro che forniscono l’infrastruttura da cui partire per costruire le innovazioni di successo a lungo termine. “Riteniamo che ciò includerebbe le organizzazioni di ricerca a contratto che raccolgono e indirizzano i dati dalle sperimentazioni umane necessarie per la certificazione dei farmaci, ma anche i produttori a contratto con la capacità di produrre in serie formulazioni di ricerca e i raccoglitori di big data di genomica, così come i fornitori dell’intelligenza artificiale per analizzare i dati” spiegano gli esperti. Queste società potrebbero fungere da fornitori o stringere partnership con startup innovative o con nomi affermati che sperano di difendere il loro franchising, eventualmente diventando esse stesse obiettivi di fusione.

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