Boom demografico e clima ci costringeranno a ripensare l’agricoltura

La popolazione mondiale è in continuo aumento, così come i redditi a livello aggregato. Di questo passo, l’agricoltura potrebbe vivere una nuova fase di rivoluzione, favorita da tecnologia e metodologie sostenibili

Una quarta rivoluzione potrebbe essere in atto nel settore dell’agricoltura, sulla spinta dell’aumento della popolazione globale, che entro il 2050 dovrebbe raggiungere quota 10 miliardi secondo le Nazioni Unite, e delle pressioni esercitate dal cambiamento climatico.
Non solo: la crescita degli abitanti a livello mondiale e del progresso dei paesi favorisce infatti l’incremento dei redditi a livello aggregato, così da promuovere la preferenza per cibi più sostanziosi e nutritivi. Fattori questi che “rappresentano una sfida per le imprese coinvolte e che richiederanno una capacità di andare oltre alle nozioni più convenzionali che riguardano l’agricoltura”, afferma Juan Mier, Vice president e portfolio analyst di Lazard Asset Management. Quali le opportunità?

Le tre rivoluzioni dell’agricoltura

Secondo gli studiosi della storia dell’agricoltura, sono tre le rivoluzioni che il settore ha sperimentato nei secoli. Se la prima rivoluzione risale agli albori dei tempi, ovvero quando è avvenuto l’addomesticamento di piante e animali, la seconda avviene invece nel XVIII secolo con l’introduzione dei diritti fondiari e della rotazione delle colture. Per l’ultima rivoluzione (detta “rivoluzione verde”) si dovrà invece aspettare la metà del XX secolo, con la risposta tecnologica ai timori del boom demografico e alla possibilità di nuove carestie croniche. Da quel momento, tuttavia, meccanizzazione agricola, progressi nell’irrigazione e semi ad alto rendimento hanno innescato un incremento senza precedenti dei raccolti nel giro di pochi decenni. “Questo aumento della produttività ha portato alla sicurezza alimentare per milioni di persone, specialmente in luoghi come l’India e il Messico, e se non fosse accaduto, i problemi che dovremmo affrontare oggi sarebbero molto peggiori” spiega Mier.

Agricoltura sostenibile: le opportunità per gli investitori

“Il set di opportunità per l’agricoltura va ben oltre le classificazioni industriali ristrette e standardizzate di prodotti agricoli, fertilizzanti e prodotti chimici per la protezione delle colture e macchinari agricoli”, commenta Mier. “Approvvigionamento alimentare, proteine del futuro, alimentazione umana e animale e sprechi alimentari sono ad esempio aree in cui è possibile investire e cogliere opportunità interessanti, ma anche l’idea della fotosintesi come tecnologia per catturare il carbonio. Ci aspettiamo che molti dei progressi più utili e redditizi provengano non solo da investimenti di capitale di rischio strettamente mirati, ma anche da società quotate in borsa dotate delle risorse finanziarie necessarie per sostenere lo sviluppo incrementale, la capacità di scalare il proprio business e l’abilità di ricerca”, conclude Mier. “L’evoluzione dell’agricoltura offre un ampio margine per l’investitore a lungo termine. Riteniamo che superare la sfida dell’approvvigionamento alimentare futuro in modo equo per la prossima generazione sia così fondamentale che le aziende che forniscono un’esposizione a soluzioni all’intersezione tra agricoltura e sostenibilità saranno premiate”.

Articoli correlati