Inflazione e tassi? Torna il momento delle soluzioni alternative

Volatilità di breve, rientro dalle politiche accomodanti e una fase più avanzata del ciclo economico aprono alla domanda più nota tra gli investitori: dove posizionarsi in una fase di incertezza? Con Kairos parliamo di soluzioni alternative

“Siamo entrati in una fase più matura del ciclo economico” commenta a We Wealth Moreno Tatangelo, Portfolio Manager del Kairos Multi-Strategy. “Il recupero dell’economia a seguito dello shock subito nel 2020 giustifica una graduale riduzione delle politiche espansive di banche centrali e governi che hanno versato cifre come mai prima d’ora nel periodo successivo alla pandemia. Si tratta di un contesto di bassa direzionalità dei mercati che potrebbe anticipare un periodo di volatilità più elevata, capace di creare un set di opportunità di grande interesse per gli asset alternativi”.

 

Parlando di rischi, quali sono i principali timori del mercato?

Il rischio principale è oggi rappresentato dal trend di inflazione, che può risultare temporanea se considerata in funzione delle difficoltà sul lato dell’offerta, ma che presenta alcuni segnali di rialzo strutturale che derivano da forze inflazionistiche sul fronte della domanda (di cui cominciamo ad avere evidenza nei salari e nel settore immobiliare), nonché le pressioni sui margini delle società legate ai rialzi di materie prime e dei costi di spedizione che ci metteranno del tempo per essere smaltite”.
Ulteriori rischi potrebbero arrivare dalla Cina: “L’economia cinese si trova a fare i conti con il rallentamento legato alla rigida stretta regolatoria iniziata alla fine dello scorso anno e che ha toccato negli ultimi dodici mesi diversi settori, in ultimo quello immobiliare. Sarà importante capire qual è il livello di pain threshold, la ‘soglia di dolore’, delle autorità cinesi, che potrebbero valutare la possibilità di un allentamento monetario e fiscale qualora il mercato lo richiedesse. Infatti, la stabilità economica e dei mercati è considerata una condizione necessaria per conseguire l’obiettivo di Common Prosperity del Partito Comunista”.

 

Quali sono le aree di mercato in cui oggi si scorgono le migliori opportunità di investimento?

Partendo dal mercato azionario, “in un contesto di inflazione in aumento, le aziende capaci di traslare il rialzo dei prezzi sul consumatore finale sono quelle che avranno maggior possibilità di performare meglio. Si tratta di realtà con elevato pricing power e margini alti, che possono permettersi di incrementare i prezzi per l’acquirente senza il rischio di perderlo”. Sulla sponda opposta sono invece site le aziende cosiddette price taker, “che subiscono l’aumento dell’inflazione e sono quelle maggiormente passibili di sofferenza” prosegue il gestore di Kairos.
Per quanto riguarda il fronte obbligazionario, “entriamo in una fase complicata per gli investimenti passivi. Un aumento dell’inflazione comporterà un aumento dei tassi di interesse e uno spostamento verso l’alto delle curve, cosa che penalizzerà l’investimento passivo nell’asset class. E’ il caso del tipico cassettista che detiene titoli obbligazionari fino a scadenza, con un maggior rischio di perdite nominali. Al contrario, riteniamo che un approccio attivo e long-short sia ancora in grado di estrarre valore dal mondo del reddito fisso” aggiunge Tatangelo.

 

Diversificare in un periodo di incertezza: sì, ma in che modo farlo?

Per affrontare un mercato che potrebbe andare incontro nei prossimi mesi ad un incremento della volatilità, gli investitori sono tornati a parlare di soluzioni alternative.
“Si tratta di strategie che, soprattutto se combinate all’interno di un portafoglio Multi-Strategy, riescono ad essere decorrelate dall’andamento delle principali asset class, adottando strategie Long-Short sia azionarie che obbligazionarie, Event-Driven (che investono su eventi societari scollegati dall’andamento dei mercati), ma anche strategie Macro, presenti in tutte le asset class con un approccio attivo e un profilo di rendimento convesso”.

 

Il ruolo in portafoglio di una soluzione Multi-Strategy

“Lo scenario atteso di graduale normalizzazione delle politiche monetarie non andrà a minare la stabilità dei mercati creando quindi il contesto ideale per un fondo come il Kairos Multi-Strategy. Ad alimentare la crescita della performance, sono fondamentalmente tre leve del fondo: la parte macro, che in questo momento è ben posizionata sui trade che sfruttano l’irripidimento delle curve e sul mondo delle commodities, permettendoci di cavalcare i trend del momento grazie all’attività di trader dedicati.
Inoltre, l’esposizione ai mercati emergenti ci consente di andare a ricercare rendimento là dov’è generato, avvalendoci dell’esperienza di professionisti in loco che sono in grado di generare alfa sfruttando le inefficienze presenti su questi mercati. Allo stesso tempo, continuiamo ad avere un’alta convinzione nei settori caratterizzati da innovazione e crescita, tra cui tecnologia ed healthcare, sui quali abbiamo puntato negli ultimi due anni.
Infine, un incremento delle attività di fusione e acquisizione unita ad un aumento dei premi pagati dalle società acquirenti, creano ottime opportunità di profitto per i gestori Event Driven.”
Kairos Multi-Strategy ha realizzato a settembre un livello di performance da inizio anno pari al 3,81%, contro un benchmark di riferimento al 2,89% (Elaborazione Kairos su classe A, periodo 01.01 – 30.09.2021. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri).

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