La pianificazione finanziaria al femminile in famiglia

Le occasioni di riunione familiare come le feste natalizie possono rappresentare una buona occasione di confronto su temi di pianificazione finanziaria. Le donne, in questo, hanno un ruolo chiave. Ne parliamo con gli esperti di Janus Henderson Investors all’interno del filone Knowledge Labs

Parlare di finanza in famiglia è necessario secondo Marquette Payton, associate retirement directon di Janus Henderson Investors. Lo è per una serie di motivi. Pianificazione finanziaria e assistenza a lungo termine sono infatti temi che richiedono scambi di vedute, raccolta di informazioni e programmazione delle risorse. La voce di ogni componente della famiglia dovrebbe essere ascoltata e presa in considerazione nella definizione di obiettivi individuali e condivisi, quali i valori familiari e i piani per l’eredità.

La costruzione di un dialogo costruttivo (anche a tavola)

Sono trascorsi circa due anni dalle ultime vacanze natalizie trascorse senza restrizioni. La pandemia che si è verificata non era nemmeno nell’immaginario delle famiglie, che si sono poi ritrovate a fare i conti con il virus. In questa situazione, una domanda si è insinuata in molti: se dovesse capitarci qualcosa, saremmo finanziariamente equipaggiati? I professionisti del settore finanziario potrebbero giocare un ruolo cruciale nel facilitare le discussioni legate alla pianificazione finanziaria in famiglia, concentrando l’attenzione in particolare sulla partecipazione attiva delle donne. Secondo la ricerca Women put financial security at risk by deferring long-term financial decisions to spouses, UBS research reveals pubblicata nel 2019, una maggiore partecipazione alla pianificazione finanziaria può proteggere le donne da sorprese negative dopo il divorzio o la morte del coniuge, soprattutto considerando che circa il 70% di loro abbandona il proprio consulente finanziario dopo essere diventata vedova (For some widows, breaking up with an advisor is easy to do, CNBC, ottobre 2014). “Specialmente per le clienti donne, stabilire linee guide comunicative può favorire enormemente un apporto costruttivo al dialogo e far sì che le loro opinioni siano ascoltate”, aggiunge Payton.

Trasferimento patrimoniale e trend demografici

“Una questione che dovrebbe essere prioritaria per le famiglie durante le loro discussioni a tema finanziario è identificare chi sarà il beneficiario del patrimonio” commenta l’esperto, che sottolinea l’importanza del ruolo giocato dai trend demografici. Secondo la ricerca Women as the next wave of growth in US wealth management condotta da McKinsey nel 2020, entro il 2030, le donne americane dovrebbero avere il controllo di gran parte dei 30 mila miliardi di dollari di attività finanziarie che possederanno i baby boomer: un potenziale trasferimento di ricchezza tale da avvicinarsi al prodotto interno lordo (Pil) annuale degli Stati Uniti. Due potrebbero essere le ragioni alla base di questo trend: innanzitutto, le donne in media vivono più a lungo degli uomini; in aggiunta, hanno compiuto grandi passi avanti sul lavoro, accumulando patrimoni personali rilevanti.
Nonostante ciò, stando a quanto riportato da Ubs, il 55% delle donne con età superiore ai 50 anni e il 59% delle Millennials con età compresa tra i 20 e i 34 anni lasciano le decisioni in materia di pianificazione finanziaria ai loro partner. Spetta perciò ai consulenti finanziari rimediare a questo mancato coinvolgimento, fornendo supporto e incentivando il dialogo aperto per le generazioni future.

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