Mercati 2023: 4 incognite e 4 opportunità a cui guardare

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Alla luce delle sfide che il mercato dovrà affrontare, tra inflazione, aumento dei tassi e recessione, l’anno nuovo appare ancora complesso. Janus Henderson Investors ha identificato le variabili da tenere d’occhio e le opportunità per il prossimo futuro

Cosa accadrà nel 2023 nessuno può dirlo, ma una cosa è certa: l’inflazione rappresenterà ancora un rischio persistente per i mercati e gli investitori. I prezzi infatti potrebbero rimanere elevati per un tempo più lungo del previsto. Per intuirlo, basta ascoltare le dichiarazioni fatte proprio in questo inizio d’anno da Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, che si è detto favorevole a portare i tassi di interesse fino al 5,4%, o leggere i verbali dell’ultima riunione Fed, da cui è emersa la preoccupazione di un’inflazione persistente più a lungo delle aspettative.

“I dati recenti indicano un certo allentamento dell’inflazione, ma una serie di fattori persistenti ha contribuito a mantenere pressioni rialziste sui prezzi”, sottolinea Jeremiah Buckley, gestore di portafoglio di Janus Henderson Investors. Capire il punto finale a cui la Fed porterà i tassi d’interesse sarà fondamentale per determinare il potenziale di crescita e le valutazioni societarie in futuro. Per questo, gli investitori dovranno monitorare attentamente i dati economici, ma non solo. Il gestore indica quattro variabili da osservare da vicino e anche quattro opportunità su cui investire.

Nel 2023 attenzione a queste 4 variabili

Se l’andamento dell’inflazione rimane al centro dell’attenzione per intuire la possibile traiettoria dei tassi e l’evoluzione della politica monetaria della Fed, è bene guardare da vicino anche quattro aspetti, ancora sottovalutati. Innanzitutto, le tensioni geopolitiche. “Il miglioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Cina e/o la risoluzione della guerra Russia-Ucraina potrebbero eliminare alcune restrizioni al commercio transfrontaliero e alleviare le turbative e le strozzature nelle filiere produttive, stabilizzando i mercati”.

Per Buckley, poi, la carenza di forza lavoro rappresenta un grande rischio molto sottovalutato: “Malgrado il lento incremento seguito al picco della pandemia, la partecipazione alla forza lavoro è rimasta ostinatamente bassa rispetto ai livelli pre-pandemici”. Il tasso di disoccupazione è rimasto sempre vicino ai minimi storici, con conseguente aumento dei salari, che non ha fatto altro che aggiungere un’altra forza inflazionistica al mix.

Importanti variabili sono rappresentate anche dalle fluttuazioni valutarie a livello globale e dalla forza dei consumi. Quest’ultima è stata sostenuta non solo dall’aumento dei salari, ma anche dagli stimoli governativi e, fino a poco tempo fa, dalla solidità dei mercati immobiliari e dei capitali. “Gli stimoli governativi ora sono diminuiti, ridimensionando di conseguenza i risparmi personali – spiega Buckley – Nel frattempo, l’aumento dei tassi ha cominciato a esercitare un impatto sui bilanci delle famiglie, a livello delle componenti residenziale e degli investimenti”.

Le 4 opportunità per il futuro

Nonostante queste incognite, il 2023 riserverà comunque delle opportunità interessanti su cui investire in ottica di lungo periodo. In particolare, Buckley ritiene siano quattro i temi da non farsi sfuggire:

  1. Informatica: “La trasformazione digitale e il passaggio al cloud stanno creando valore economico, sia per i clienti che adottano tali tecnologie sia per i loro fornitori”. Il segmento industriale che, forse, risulta meno interessante in questo ambito è quello degli hardware, infatti con l’aumento delle potenzialità e della relativa domanda di smartphone, sembra diminuire quella dei pc.
  2. Settore sanitario: si tratta di un comparto in crescita, non solo per il miglioramento dell’occupazione, ma anche per l’utilizzo di nuove tecnologie.
  3. Energia: senza dubbio uno dei protagonisti del 2022. Oltre al momento di transizione verso fonti energetiche più ecocompatibili, si osserva “un miglioramento della disciplina di capitale nel settore, che lo rende potenzialmente più interessante”.
  4. Multipli azionari: anziché puntare su ampi gruppi di titoli che dettano il ritmo del mercato in base a qualche trend momentaneo, nel 2023 la performance relativa dipenderà dalle dinamiche della singola impresa. Come trovare queste aziende? Bisogna cercare innovazione, efficienza di allocazione di capitali e capacità di contenere i costi aumentando la produttività.

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