Dall’orso al toro: consigli per il (lungo) viaggio

Gli investitori si chiedono con ansia quanto ancora durerà l’attuale fase ribassista dei mercati. La risposta precisa non esiste, ma la strada per lasciarsi alle spalle il mercato orso potrebbe essere ancora lunga. Meglio prepararsi ad affrontare un lungo viaggio, spiegano gli esperti di Janus Henderson Investors

Nell’ultima fase di mercato orso dello scorso 2020, l’indice S&P 500 ha impiegato 148 giorni per tornare ai massimi precedenti. Ma se si considerano i 14 mercati ribassisti che si sono verificati a partire dal secondo dopoguerra, si nota che in media questi sono durati oltre 14 mesi e sono stati necessari due anni per riappianare le perdite subite. In questo momento, gli investitori si stanno chiedendo con ansia quanto possa mancare alla fine del mercato orso. Guardando ai dati storici, la risposta potrebbe essere una: ancora un bel po‘. Dal momento che la strada per tornare in un mercato toro sembra essere lunga, è utile prepararsi adeguatamente e munirsi del giusto equipaggiamento, proprio come quando si affronta un lungo viaggio. Ben Rizzuto, retirement director di Janus Henderson Investors, offre qualche considerazione per aiutare gli investitori a superare questa flessione del mercato e arrivare sani e salvi a destinazione.

Programmare l’itinerario

Quando ci si mette in marcia, è fondamentale sapere da dove si parte e dove si intende arrivare. Per questa ragione, ogni viaggio di successo inizia con una mappa e con l’itinerario tracciato su di essa. Da un punto di vista finanziario, la mappa potrebbe includere obiettivi come la pensione o il finanziamento dell’università per i figli, e l’itinerario potrebbe essere l’asset allocation che si intende seguire per raggiungere tali obiettivi. “Un aspetto importante da ricordare – spiega Rizzuto – è che solo perché si incontra un ostacolo finanziario non significa che i propri obiettivi o la propria meta debbano cambiare. Certo, può darsi che la tabella di marcia debba essere modificata, ma l’obiettivo deve essere quello di raggiungere la stessa destinazione che ci si era prefissati all’inizio del viaggio”.

Fare delle pause

Più un viaggio è lungo, maggiore è la necessità di fermarsi di tanto in tanto per fare una sosta, rifocillarsi ed essere sicuri di essere ancora sulla strada giusta. “Anche durante il nostro viaggio finanziario attraverso questa fase ribassista potrebbe essere necessario fare delle pause, per verificare l’asset allocation ed essere sicuri di essere ancora sulla buona strada per raggiungere i propri obiettivi”, aggiunge il gestore.

Mettere la protezione

Che si vada al mare, in montagna o in città, bisogna sempre portare con sé la protezione solare. Scottarsi è molto facile, ma una volta che ci si brucia il fastidio può rimanere a lungo. Così, per evitare l’esposizione al mercato orso possa causarci fastidi, occorre mettere una protezione. Così come per diversi tipi di pelle esistono particolari protezioni solari, così anche per i portafogli sono disponibili diverse strategie difensive. Un esempio? “È stato dimostrato che un ribilanciamento sistematico può incrementare di 26 punti base il rendimento dei portafogli, tuttavia, a seconda degli obiettivi, questo risultato potrebbe non essere sufficiente durante una fase rialzista del mercato. In questo caso, si può pensare di apportare una modifica più ampia all’asset allocation, magari incrementando l’esposizione al reddito fisso”, spiega Rizzuto.

Fare uno spuntino

In ogni viaggio è imprescindibile fare uno spuntino, meglio ancora se a intervalli regolari. In questo modo si placa la fame e si evita che questa ci faccia innervosire, mantenendo così alta la concentrazione. Allo stesso modo, per non perdere la via durante un mercato orso, può essere utile fare qualche ‘snack di investimenti’: “continuare a investire nel mercato in modo graduale, anziché in un’unica volta, può aiutare gli investitori a gestire la loro avversione alle perdite e le altre emozioni che potrebbero provare lungo l’intero percorso, fino alla fine della fase ribassista”.

Prendere l’uscita giusta

Come detto, non è possibile sapere quando l’attuale fase ribassista terminerà: la via di uscita potrebbe trovarsi a pochi chilometri di distanza, oppure potrebbe non arrivare prima di ‘un bel po’ di tempo. Affrontare questa incertezza non è facile, ma occorre proseguire il proprio viaggio di investimento seguendo la mappa utilizzata per realizzare i propri obiettivi futuri. “Che si tratti di uno di quei viaggi che si fanno una volta nella vita o di risparmiare per godersi la pensione, i nostri obiettivi finanziari di lungo termine possono essere raggiunti solo con costanza, pianificando e restando sul percorso, nonostante le inevitabili deviazioni”, conclude il gestore.

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