Oltre la crisi: il Wealth e il patrimonio

A prescindere da come la si guardi, la crisi attraversata ha riacceso alcuni interrogativi di fondo, che solo uno stato di difficoltà è in grado di portare. Ecco quindi come guardare avanti, imparando da quanto appena passato

Il patrimonio e il tema della ‘protezione’. La famiglia e la centralità dell’individuo e delle relazioni interpersonali. I giovani e la crisi, di nuovo, in un contesto sempre più sfidante, divenuto ormai quasi normalità per le nuove generazioni. Quali prospettive future si aprono in un’ottica patrimoniale? Ne abbiamo parlato con Monica Alessandra Mammini, Wealth manager di IWBank Private Investments.
 

Come ha impattato la crisi da Coronavirus nell’affrontare scelte legate alla protezione del proprio patrimonio? Si è creata un po’ più di consapevolezza?

“Covid-19 ci ha travolto come un mare in tempesta, sia sul fronte personale, che professionale. Come consulente, mi sono ritrovata in un ruolo dove rassicurare il cliente cercando di evitare scelte irrazionali è stato fondamentale”.
Giusto approccio e corretta informazione finanziaria hanno infatti permesso al cliente “di acquisire la giusta consapevolezza circa la volatilità del momento e di comprendere come la ragionevolezza potesse contrastare lo shock iniziale, ovvero la scelta di decisioni avventate e affrettate, figlie del rischio di breve periodo”.
 

Come è cambiata la scelta da parte delle famiglie di strumenti volti a proteggere, ma allo stesso tempo accrescere, il patrimonio familiare?

Tra le principali tendenze individuate, “la scelta di investimenti sostenibili di più lungo periodo ha registrato una crescita rilevante. Covid-19 ha riportato individui, salute e collettività al centro della scena, permettendo a tutti noi di comprendere nella pratica l’importanza della sostenibilità.
Col tempo, vedremo sempre più clienti investire in prodotti esg, che rappresentano a mio avviso una svolta per l’accrescimento dei patrimoni familiari e per il miglioramento della vita di tutti noi”.
 

Come è cambiata la scelta da parte dei giovani adulti volti ad assicurarsi un futuro più stabile?

“Per ciò che riguarda i giovani, già digital per diritto di nascita, in questo periodo di lockdown le nuove generazioni hanno trasferito parte delle loro competenze ai loro genitori (in alcuni casi, nonni), facendosi portatori di un passaggio epocale da offline ad online”. I giovani si sono così ritrovati ad essere “portatori” di crescita, di nuove abitudini di spesa e consumo, di servizi da remoto (dalla stipula di un contratto, alla sottoscrizione di una polizza, alla consulenza smart), con tutte le implicazioni che tale traslazione avrà sull’offerta di mercato.
 

In questi tempi incerti, quali sono stati i principali consigli che hai rivolto ai tuoi clienti per una corretta pianificazione patrimoniale?

In un’epoca in cui della parola ‘smart’ spesso si abusa, “saremmo tutti molto più smart e decisamente più consapevoli se rivolgessimo più attenzione ai singoli individui, alla comunità e al nostro mondo: è quello che in IWBank cerchiamo di fare giorno dopo giorno”.

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