Come acquistare una proprietà immobiliare a Dubai? Ready vs off-plan

Il mercato immobiliare di Dubai è in forte crescita, spinto dall’effetto-Expo. Sono 2 le principali tipologie di proprietà disponibili: ready o off-plan. Quale (e come) scegliere?

Si è chiuso con settembre 2021 il miglior terzo trimestre nella storia del mercato immobiliare di Dubai in quanto a valore delle transazioni, che ha visto protagoniste 15926 compravendite per un ammontare totale di 42,35 miliardi di dirham (circa 11,53 miliardi di dollari statunitensi), secondo i dati rilasciati dal Dubai land department (Dld).
A contribuire alla performance positiva del comparto dell’emirato sarebbe l’apertura di Expo 2020, dato che “i mesi che hanno portato al lancio dell’evento globale hanno testimoniato una crescita eccezionale nelle transazioni real estate in termini di volume e valore”, commentano dal Dld. Dati ancor più eccezionali per il mese di settembre scorso, “che ha registrato il più alto valore di compravendite in 30 giorni dal dicembre 2013, portando il totale delle transazioni dichiarate dall’inizio dell’anno in corso a 100 miliardi di dirham (27,23 miliardi di dollari)”.
Numeri, questi, che non sorprendono Fabio Raffaeli, Fondatore di InvestireaDubai.com: “acquistare un immobile a Dubai oggi è possibile anche per i non residenti nell’emirato, con vantaggi unici a livello internazionale, un elevato potenziale di profitto delle rendite dalle attività dell’immobile stesso e un aumento del suo valore nel tempo”. Ma come acquistare una proprietà a Dubai?

Come acquistare una proprietà a Dubai? Ready vs off-plan

“Anzitutto, è necessario fare chiarezza tra due tipologie di proprietà in vendita sul mercato dell’emirato: immobili già completati (ready) o da costruire/in corso di costruzione (off-plan)”, continua Raffaeli. Tra i vantaggi dell’acquistare la prima tipologia rientrano “la location di qualità, con la proprietà solitamente all’interno di una comunità già sviluppata e ricca di servizi commerciali e infrastrutture per i residenti, così come la possibilità di visionare in prima persona l’immobile piuttosto che immaginarlo tramite rendering o visionando i progetti”.Tuttavia, per le proprietà ready “spesso i prezzi sono più elevati e vi è meno flessibilità nei pagamenti; è più difficile anche trovare un immobile che ben si adatti alle specifiche esigenze presenti e future dei nuovi inquilini”, precisa Raffaeli.
Le proprietà off-plan, invece, “permettono di investire capitali più contenuti, dato che i costi per questa tipologia di immobili si aggirano intorno al 10-30% in meno rispetto a uno già completato, fattore che consentirà di avere rendite più elevate in caso di apprezzamento”. Anche i pagamenti possono essere gestiti “con maggiore flessibilità, così da raccogliere il capitale necessario in anticipo in modo da non dover richiedere un prestito bancario per finanziarne l’acquisto. Le proprietà off-plan consentono infine di “investire nel settore immobiliare in maniera passiva, senza troppo coinvolgimento, specialmente se si intende rivendere il proprio investimento prima che la costruzione sia completata”. Tuttavia, “non è tutto rose e fiori: sono da tenere in conto rischi di ritardi e cancellazioni, il fatto che il ritorno sul capitale investito (Roi) non sarà immediato e che potrebbe essere necessario più tempo affinché la comunità intorno alla location prescelta si sviluppi all’altezza degli standard”.

Quali sono i fattori da considerare?

“A prescindere dal tipo di proprietà su cui ricadrà la scelta, vi sono alcuni fattori da tenere sempre in considerazione”, prosegue Raffaeli. Oltre alla valutazione della location, è essenziale informarsi sul master developer e sullo sviluppatore responsabile del progetto. “Bisogna infatti tenere conto del fatto che i master developer, o sviluppatori principali, non sono immuni al fallimento: se acquistiamo una proprietà off-plan, in realtà stiamo acquistando la promessa che l’immobile ci venga consegnato. Ecco perché gli investitori dovrebbero sempre compiere ricerche approfondite sullo sviluppatore del progetto di interesse, verificando la qualità delle unità precedentemente consegnate e i tempi indicati prima dell’avvio della costruzione”. Anche la bontà del progetto è un fattore importante, dato che questo “dovrà andare a colmare una certa lacuna di mercato, così da sceglierne uno volto a colmare tali vuoti”. Ultimi ma non per importanza, i risvolti più burocratici: “modalità di pagamento, quantificazione degli utili ottenuti dall’investimento, controllo sul contratto di compravendita e sul possesso di tutti i documenti necessari all’acquisto”, conclude Raffaeli.<

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