I Millennials, il cibo e quei 20 gradi in Antartide

Protagonisti della disruption tecnologica, i Millennials hanno cambiato lo stile di acquisto e l’offerta di mercato. Ora, in una fascia d’età compresa tra i 20 e i 40 anni, l’ascesa dei Millennials come primi consumatori globali potrebbe spingere ad affrontare con un approccio più deciso questioni ambientali cruciali, quali surriscaldamento del pianeta e cambiamenti climatici.

La generazione dei Millennials rappresenta la forza del cambiamento nel mondo, un’opportunità significativa per le società capaci di cogliere le esigenze di acquisto e comportamentali della generazione Y, i nuovi adulti.

Millennials: questione di climate change

“La crescente pressione che i Millennials saranno in grado di esercitare nella veste di consumatori, elettori e leader, potrebbe renderli la prima generazione capace di salvare il pianeta” hanno sottolineato gli esperti di Goldman Sachs Asset Management.
Le questioni ambientali sono infatti in cima alla lista delle preoccupazioni per i Millennials, i primi ad aver prestato attenzione alla notizia che, a metà febbraio, la temperatura in Antartide ha superato per la prima volta i 20 gradi centigradi (rilevazioni del ricercatore brasiliano Carlos Schaefer).
Non solo: tra i Millennials ha iniziato a diffondersi l’attitudine di “consumatore consapevole“, capace di stravolgere con forza dirompente gli equilibri delle catene di approvvigionamento, offrendo nuove opportunità a società innovative pronte ad acquisire quote di mercato.

I tre ingredienti della generazione Millennials

“Per fare un esempio” hanno evidenziato da GSAM “la tendenza verso i sostituti della carne è ormai ben consolidata in molti paesi sviluppati, guidata dalle tre preferenze chiave della generazione Y: ingredienti più sani, fonti più sostenibili, minor impatto ambientale nell’iter produttivo” (il bestiame contribuisce in larga parte alla crescita delle emissioni di metano).
Le preoccupazioni legate all’impatto ambientale si traducono in molti casi nel voler assicurare condizioni “migliori future ai propri figli, al proprio benessere e a quello degli animali”. Ai Millennials si collega infatti non solo il concetto di innovazione tecnologica e shopping online, ma anche lo sviluppo di una nuova serie di attività di mercato proprie della sfera dell’esperienza: dallo sharing, allo streaming, al living, al piacere di avere un cane all’interno del nucleo domestico.
“Laddove esiste un mercato per i Millennials ed un progresso tecnologico” hanno quindi concluso da GSAM, “ci saranno sempre nuove occasioni ed opportunità per gli investitori”.

Gli spunti operativi di GSAM…

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