Cambiamento dell’ordine mondiale? Come affrontarlo sui mercati

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Non solo inflazione e rischio recessione. Gli investitori devono tenere conto anche del cambiamento in atto dell’ordine mondiale, tra tensioni geopolitiche e sfide globali. Ecco come farsi trovare preparati secondo Goldman Sachs Asset Management

Tenere conto dell’inflazione galoppante, della manovra ultra-restrittiva delle banche centrali e di un rischio recessione dietro l’angolo potrebbe non essere sufficiente per costruire un adeguato portafoglio di investimento. In quest’anno così intenso, che ha scosso i mercati come non accadeva dalla crisi finanziaria globale del 2008/2009 (con il terzo trimestre negativo di seguito) bisogna considerare anche un altro tema chiave: il cambiamento dell’ordine mondiale. Sì perché tra tensioni geopolitiche che stentano a placarsi e sfide globali che diventano sempre più urgenti, si sta creando un nuovo paradigma. E “le strategie di investimento devono tenere conto di questi cambiamenti geopolitici ed economici diffusi”, avvertono da Goldman Sachs Asset Management

Un nuovo ordine mondiale in evoluzione

Le tensioni geopolitiche, con la guerra russo-ucraina e gli attriti tra Stati Uniti e Cina, stanno facendo vacillare la stabilità geopolitica e aumentare la polarizzazione tra i paesi, con possibili conseguenze sui flussi commerciali e sui prezzi. Lo stiamo vedendo già oggi con la crisi energetica e il balzo delle quotazioni del gas (il TTF Natural Gas ha toccato un picco lo scorso agosto di oltre 300 euro per MWh dai 46 euro di fine agosto 2021) che stanno accelerando gli investimenti per le energie rinnovabili, divenute ormai una questione di sicurezza nazionale oltre che una priorità climatica. Ecco che allora si intensificano i dibattiti intorno a de-globalizzazione, rilocalizzazione (rientro delle aziende che avevano spostato la produzione oltre i confini nazionali) e miglioramento della resilienza della catena di approvvigionamento e della sicurezza informatica.

Le strategie da adottare

Di fronte a questi cambiamenti in atto, lo sguardo di un investitore deve andare oltre, per poter vedere le opportunità che si stanno generando. “Riteniamo – sostengono da Goldman Sachs Asset Management – che le strategie di investimento debbano concentrarsi sulle opportunità di lungo termine che possono contribuire a promuovere una crescita economica sostenibile, tra cui le energie rinnovabili e la digitalizzazione”. Transizione energetica e digitale dunque, ma non solo. Di fronte a un’inversione della globalizzazione, bisogna prepararsi per cogliere anche quei vantaggi derivanti dalla diversificazione regionale. 

Come tradurre questo approccio nella pratica? Partendo dalla transizione energetica, secondo la casa di gestione americana, gli investitori potrebbero prendere in considerazione le obbligazioni verdi, emesse da società e governi per finanziare progetti, beni o attività eco-compatibili. Oltre alle imprese che ruotano intorno alle energie rinnovabili, “vediamo anche un potenziale di investimento nelle aziende che installano infrastrutture per veicoli elettrici (EV), necessarie per sostenere l’adozione diffusa dei veicoli elettrici e l’elettrificazione del settore dei trasporti”, affermano da Goldman Sachs Asset Management. Opportunità di investimento anche nelle infrastrutture private, dove si stanno sviluppando molti degli asset necessari per le energie rinnovabili, come i pannelli solari. 

Per quanto riguarda la digitalizzazione, l’accelerazione in atto non si esaurirà nel breve, sia perché l’elevata inflazione spinge la domanda di soluzioni tecnologiche che possano migliorare l’efficienza produttiva, sia perché le tensioni geopolitiche riaccendono i riflettori sulla sovranità digitale. Anche qui, dunque, non mancheranno interessanti opportunità. In particolare, le aziende produttrici di semiconduttori possono trarre vantaggio da un’ampia azione di ricollocazione delle catene di fornitura, mentre quelle che offrono innovazioni tecnologiche avanzate vedranno aumentare la domanda di soluzioni di protezione contro i cyberattacchi. 

Infine, la diversificazione regionale di fronte a un’inversione sostenuta della globalizzazione. In questo senso, Goldman Sachs Asset Management, volge lo sguardo ai mercati emergenti, che ospitano la maggior parte dei Millennials del mondo e una classe media in rapida espansione, entrambi motori fondamentali dei consumi interni. “Riteniamo che concentrarsi sulle società di alta qualità che trattano con sconti significativi possa offrire agli investitori punti di ingresso interessanti e di lungo termine”, suggeriscono, riferendosi a quest’area del mondo. Senza dimenticare l’ambito dell’infrastruttura 5G, dei data center, dell’automazione e dell’intelligenza artificiale, che ora rappresentano una componente significativa del panorama degli emergenti. 

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