Otto racconti da Galleria Continua: San Paolo

Con ben otto sedi sparse in giro per il globo, la prima in ordine di tempo è a San Gimignano e l’ultima a Dubai in formula di temporary exhibition space, Galleria Continua intercetta le tendenze internazionali, scopre artisti talentuosi e fa crescere quelli già affermati. Il tutto lo fa prima degli altri e spesso anche meglio

La sua storia sembra tratta da un film sull’amicizia e sul coraggio. Con una forte propensione all’ “inconsueto”, all’“esplorazione culturale” e al “mai fatto prima” la galleria porta avanti progetti visionari con cuore e un pizzico di follia. Spiazza e conquista. Amatissima dai collezionisti, ambita dagli artisti e stimata dagli addetti ai lavori la galleria occupa un ruolo primario nel panorama dei “mercanti innovatori”. Si lega perfettamente al territorio e restituisce sempre ciò che riceve. Un esempio ben riuscito di mercato, passione, scoperta e sperimentazione… Conoscere meglio Galleria Continua vuol dire conoscere meglio il sistema e i suoi protagonisti. Punto di riferimento imprescindibile per chi ama l’arte, la colleziona o la acquista anche solo per investimento. Otto appuntamenti per capire il suo mondo. Otto storie per conoscere i suoi talenti. Otto consigli per entrare nel mercato.  

1. Sede: San Paolo 

Nel 2020, la Galleria Continua ha inaugurato una nuova sede in Brasile, nello stadio Pacaembu, un edificio storico nel cuore di San Paolo, dal 1940 parte centrale della vita culturale della città. Dopo aver occupato e rivalutato spazi come un vecchio teatro a San Gimignano, una fabbrica degli anni Cinquanta a Pechino, un mulino alla periferia di Parigi, un cinema nella Chinatown di L’Avana, Galleria Continua non smette di ricercare spazi espositivi atipici che si contrappongono all’estetica del white cube.
Il complesso sportivo dello stadio in cui si è installata la galleria è emblematico per tutto il Brasile. Nel 1998, grazie al suo originale stile architettonico Art Déco, lo stadio è stato dichiarato monumento storico importante dal Consiglio per la Difesa del Patrimonio Storico, Archeologico e Artistico dello Stato di San Paolo.
Il complesso ha una storia lunga e articolata. Dopo diverse ristrutturazioni, è stato luogo di importanti partite di calcio, tra cui quelle della Coppa del Mondo del 1950, oltre ad altri momenti emozionanti, impressi per sempre nella memoria collettiva. Un tempo era inoltre la sede di una delle squadre di calcio più conosciute del Brasile: lo Sport Club Corinthians Paulista.
Oltre al grande campo da calcio, oggi il luogo ospita un vasto complesso che offre al pubblico diverse attività, come il nuoto e il tennis.
Nel 2021 nel complesso sportivo Pacaembuha è iniziato un nuovo processo di ristrutturazione che porterà alla costruzione di una struttura moderna e multiculturale, destinata ad ospitare eventi culturali, caffè, negozi, uffici e un nuovo spazio per la Galleria Continua São Paulo. Ad oggi, all’interno del complesso, lo spazio per la galleria è situato sotto gli spalti.
Come ogni galleria della famiglia Continua, anche quella di San Paolo non si limita ad operare all’interno dei suoi confini espositivi, ma si fa parte di uno spazio condiviso con la comunità cittadina, come fin dagli inizi auspicato dai suoi ideatori.
Nelle parole dei fondatori di Galleria Continua, la sintesi di questa nuova sfida: “L’arte può essere una forza trainante in un luogo in cui si incrociano vite diverse e, lavorando da questa prospettiva, la galleria organizzerà il suo programma in collaborazione con la città”, hanno spiegato Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi, Maurizio Rigillo. 

Galleria Continua San Paolo
Courtesy: Galleria Continua


2. Eventi in programma: On Contamination di Ana Maria Tavares 

Galleria Continua è lieta di presentare “On Contamination”, la prima mostra personale in galleria di Ana Maria Tavares con la quale si inaugura la nuova collaborazione tra l’artista e Galleria Continua.
Ispirandosi alle architetture moderniste brasiliane di Oscar Niemeyer, ma anche alle geometrie di Giovanni Piranesi e al mondo labirintico di M. C. Escher, l’artista elabora un vocabolario visivo che si ritrova nelle sue opere e nelle sue installazioni di ispirazione urbana. Lavorando con la nozione di spazio pubblico, Ana Maria Tavares suggerisce l’esistenza di mondi alternativi e utopiche realtà nascoste, che aspettano solo di essere esplorate.
La mostra inaugurerà il 24 settembre e terminerà il 12 novembre 2022.  

Numinosum, Ana Maria Tavares
Courtesy: the artist and Galleria Continua


3. L’artista rappresentativo: Ana Maria Tavares 

Ana Maria Tavares è nata nel 1958 a Belo Horizonte, in Brasile. Vive e lavora a San Paolo.
Ha conseguito una laurea in Belle Arti presso la Fondazione Armando Alvares Penteado di San Paolo, un master presso l’Art Institute di Chicago e un dottorato presso l’Università di San Paolo. Nel 2002 ha ricevuto una borsa di studio Guggenheim. Attualmente è docente e ricercatrice presso l’Università di San Paolo. z
Ana Maria Tavares trova ispirazione nell’architettura della città moderna, in particolare nella grammatica stilistica degli architetti utopici modernisti brasiliani che hanno trasformato il Brasile nel secondo dopoguerra. Utilizzando materiali come l’acciaio, il vetro e gli specchi e alludendo spesso agli interni degli edifici e al design dei prodotti, realizza strutture che sondano il confine tra arte e design.
Gli aeroporti, le sale d’imbarco, i non-luoghi che simboleggiano l’uscita dalla vita quotidiana, sono un tema ricorrente nel suo lavoro, che evoca soggetti legati alla coesistenza di reale e virtuale.

Ana Maria Tavares
 Photo by: Gaspar Tavares Pini


4. Mercato: posizionamento e quotazioni 

Ana Maria Tavares è una degli artisti brasiliani più? importanti e conosciuti nel mondo. Il suo lavoro, concettuale, rigoroso e politico, non smette di attirare l’attenzione dei collezionisti appassionati di arte brasiliana contemporanea.
Le sue mostre più importanti includono “Porto Pampulha” (1997) al MAP Museu de Arte da Pampulha; “Relax’o’vision” (1998) al MuBE Museu da Escultura Brasileira; “Enigmas of a Night” (2004) all’Instituto Tomie Ohtake; ‘Fortuna e Recusa ou UKYIO-E, a Imagem de um Mundo Flutuante’ (2008), ‘Desviantes’ (2011), ‘Sinfonia Tropical’ (2015) e ‘Rotações Infinitas’ (2018) alla Galeria Vermelho; ‘Tautorama’ (2013) al Paço das Artes; ‘Natural-Natural: Paisagem e Artifício” (2013) al Centro Dragão do Mar de Arte e Cultura; “Atlântica Moderna: Purus e Negros” (2014) al Museu Vale; “Cárceres a Duas Vozes: Piranesi e Ana Maria Tavares” al Museum Lasar Segall (2015); “Forgotten Mantras” (2016) e “O Real Intocável” (2019) alla Galeria Silvia Cintra.
Il lavoro di Ana Maria Tavares è stato incluso in numerose collezioni pubbliche e private, tra cui: Kröller Müller Museum, Paesi Bassi; FRAC-Haute Normandie (Fonds Régional d’Art Contemporain), Francia; Fundação de Serralves, Portogallo; Fundação Arco, Spagna; Museum of Fine Arts Houston, USA; Museum van Hedendaagse Kunst Antwerpen, Belgio; Pinacoteca de São Paulo; Museu de Arte Moderna de São Paulo; Museu de Arte de Brasília; Museu de Arte da Pampulha e il São Paulo City Art Collection of Centro Cultural São Paulo, per nominarne alcune.
Ana Maria Tavares ha inoltre partecipato alla Bienal De São Paulo (1983, 1987, 1991 e 2000), VII Biennale dell’Avana (2000), Biennale di Pontevedra (2000), Biennale di Istambul (2001) e Biennale di Singapore (2006).
Le quotazioni delle sue opere variano tra i 30.000 e i 250.000 euro.


5. Ricerca: una frase esemplificativa 

“Siamo partiti, ma non siamo ancora arrivati”, Ana Maria Tavares. 


Rotacao Infinita Invenzione para Piranesi, Ana Maria Tavares
Courtesy: Ana Maria Tavares and Galleria Continua

6. Prossimo appuntamento: San Gimignano 

[email protected] 

Immagine copertina: Exit IV com Parede Niemeyer, Ana Maria Tavares. Photo by: Pedro Machado. Courtesy: the artisti and Galleria Continua.

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