2019-2020: ecco lo sport preferito dagli investitori

Investitori a caccia (di rendimenti). Da un lato le obbligazioni, che snaturano il concetto di bond, offrendo rendimenti negativi; dall’altro il comparto azionario, che, per via dell’assenza di alternative, si comporta ormai come l’obbligazionario…

Secondo gli esperti di Fidelity International, prima di decidere come posizionarsi sul mercato è bene considerare tre elementi centrali.
Anzitutto, la forza di un ciclo economico dipende da come lo si valuta, se per durata temporale o per intensità. “In termini di lunghezza, quello in essere è il più lungo ciclo economico della storia; pesato per la sua intensità, tuttavia, è però di gran lunga il ciclo espansivo più debole della storia moderna. Il che ci dice che, rispetto allo scenario base, se le cose vanno male, il margine di recupero è estremamente ridotto”.
In secondo luogo, l’economia nel suo complesso va bene, ma non tutte le parti dell’economia stanno bene. Se si guarda infatti al settore manifatturiero dei Paesi del G10, gli indici Pmi risultano o in fase di rallentamento, o già in recessione. Se tale situazione si complicasse, i mercati si troverebbero di fronte alla terza recessione del settore manifatturiero negli ultimi dieci anni di espansione, un campanello d’allarme per l’economia nel suo complesso.
Infine, l’inversione a U della politica monetaria a livello globale non è stata neutrale per i mercati finanziari. Dopo la crisi dei subprime, i mercati hanno vissuto per anni nel mondo del “search for yield”, aiutati anche dai cicli espansivi delle banche centrali. Terminata la fase di normalizzazione avviata dagli Usa nel 2015, il cambio di marcia delle banche centrali ha riportato i mercati non solo nel mondo del “search for yield”, ma del “hunt for yield”, una caccia forsennata al rendimento.

Lo sport preferito dagli investitori? La caccia al rendimento

“Se mettiamo assieme il tema del search for yield e il tema dei rendimenti negativi” hanno proseguito da Fidelity, “ci rendiamo conto che questa inversione a U delle banche centrali ha prodotto anche un altro risultato: ci ha riportati nel mondo del ‘tina’: there is no alternative all’investimento nel mercato azionario, unica asset class che offre nel 2020 rendimenti più alti di quelli che si avevano prima della crisi, e in crescita”.
Nel 2019, come nel 2018, gli investitori hanno continuato a comprare due cose: azionario ed assicurazione. Ai listini sui massimi, si è accompagnato l’apprezzamento di oro e valute bene rifugio (dollaro e franco svizzero). “La domanda da porsi ora è: da cosa si stanno proteggendo gli investitori? La risposta è da ricercarsi tra gli insospettabili: dal rischio della politica monetaria”. Spinti da tassi lower for longer, gli investitori sono usciti a forza dal mercato obbligazionario, non più conveniente, e hanno cercato di riprodurlo all’interno del mercato azionario comprando le medesime caratteristiche: aziende più grandi, più stabili, più sicure, orientate più al value che alla crescita.
In cosa investire oggi?

Investimenti multi-asset: la soluzione di Fidelity

“La ricerca di reddito nell’attuale contesto di mercato spinge gli investitori verso strumenti in grado di offrire rendimenti maggiori” ha commentato Eugene Philalithis, gestore del fondo FF Global Multi Asset Income Fund e del nuovo nato FF European Multi Asset Income Fund. Il fondo “offre una soluzione di investimento che mira a riunire tre benefici: crescita del capitale, generazione di un reddito elevato e stabile, contenimento del rischio attraverso la diversificazione a livello geografico e per tipologia di asset”.

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