Le “3 montagne” della Cina, ostacoli alla disparità di reddito

Le “tre montagne” sono per la Cina i tre ostacoli che il governo dovrà superare per raggiungere l’obiettivo di benessere comune, attenuando l’elevata disparità di reddito attuale

Dopo immobiliare ed educazione, potrebbe essere quello sanitario il prossimo settore sotto sorveglianza speciale del governo cinese. Tre comparti che la Cina considera come “fattori chiave per invertire la disuguaglianza di reddito”, secondo gli esperti di Fidelity International. Tre parole chiave, o “montagne”, che prendono oggi il posto di quelle individuate da Mao Tse-tung in un discorso ai dirigenti del partito nell’aprile del 1948, quando imperialismo, feudalesimo e capitalismo clientelare erano considerati gli ostacoli principali che la forza rivoluzionaria si trovava ad affrontare all’alba della costituzione della Repubblica popolare cinese. Quali saranno le implicazioni per gli investimenti derivanti da un attento scrutinio delle tre montagne?

Disparità di reddito e coefficiente di Gini

La Cina affronta oggi un grande ostacolo principale: la ‘catena montuosa’ della disparità di reddito, che individua nelle tre montagne le sue manifestazioni più concrete. Il lungo processo di affermazione del Dragone come potenza economica mondiale si è infatti negli anni riflesso in una “espansione disordinata del capitale”, così come affermato durante una riunione dell’ufficio politico del Partito comunista cinese (Pcc) del dicembre 2020. Una crescita che si è rivelata dicotomica e che ha portato il paese a registrare alti livelli di disparità di reddito: secondo i dati della Banca mondiale, l’income inequality cinese così come evidenziato dal coefficiente di Gini era incrementato ripidamente nei vent’anni successivi al 1990, arrivando a toccare il valore di 43.7 (dove un coefficiente più vicino a 100 significa maggiore disparità) nel 2010. L’ultimo dato disponibile per il paese al 2016 riportava un coefficiente di 38.5.

Le 3 montagne per la “common prosperity”

Dopo anni di crescita inarrestabile e a due cifre, il focus della Cina è tuttavia oggi spostato dalla quantità alla qualità, soprattutto a livello interno, sulla spinta dell’espansione della classe media del paese e del raggiungimento dell’obiettivo di “common prosperity”, ovvero un benessere comune che riduca le disuguaglianze di reddito così come auspicato dal Presidente Xi Jinping nel settembre 2020. In quest’ottica, sono appunto proprietà immobiliare, educazione e sanità i settori che più di tutti hanno registrato una crescita vertiginosa dei prezzi negli ultimi anni e che per tale motivo sono ritenuti responsabili di tale disparità da parte del Dragone. In quest’ottica, le recenti azioni delle autorità potranno dare ai funzionari e ai regolatori maggiori poteri per combattere la disuguaglianza di reddito in modo più proattivo, aggiungono gli esperti di Fidelity.

L’impatto sui mercati

Quale sarà l’impatto sui mercati? “Gli investitori potrebbero vedere volatilità nel breve termine”, prosegue Paras Anand, Chief investment officer Asia Pacifico di Fidelity. “Tuttavia, nel lungo termine le riforme dovrebbero generare profitto. Le nuove normative che riguardano i settori dell’istruzione, dell’assistenza sanitaria e della proprietà immobiliare dovrebbero permettere un incremento del reddito familiare disponibile, che a sua volta porterà a un aumento della spesa per i consumi e i servizi, riequilibrando l’economia in quella direzione. Questa crescita di elevata qualità offrirà agli investitori migliori opportunità d’investimento ed enfatizzerà la necessità di comprendere i principi dell’investimento sostenibile, poiché i costi della mancata considerazione degli aspetti sociali e ambientali sono alti“.
“Mantenere un approccio attivo al mercato azionario cinese aiuta a individuare le opportunità di investimento in aree come l’energia verde, i semiconduttori, le nuove infrastrutture, le catene di fornitura di veicoli elettrici, l’intelligenza artificiale e la produzione di fascia alta, in linea con le nuove scelte politiche”, concludono dalla società. “Comprendere le dinamiche specifiche dei settori e trovare aziende con modelli di business più sostenibili o con un potere di prezzo più forte aiuterà gli investitori a identificare le migliori opportunità. Nel mercato offshore vediamo alcune opportunità di valore. Sul mercato onshore, le aziende A-shares affrontano probabilmente meno rischi normativi e potrebbero beneficiare maggiormente di una politica fiscale e monetaria meno rigida. Nel lungo periodo, crediamo che l’universo MSCI China diventerà più equilibrato in ambito settoriale, con un passo indietro degli attori di Internet e un aumento dei settori industriali e informatici”.

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