Millennials: l’investimento immobiliare a prova di futuro

Requisiti che soddisfino obiettivi di natura economico-finanziaria, ma anche di sostenibilità e di natura sociale. Sono questi i nuovi criteri cui deve rispondere l’investimento immobiliare a prova di futuro (e di Millennials). Ne abbiamo parlato con Attilio Di Cunto, EuroMilano

Patrimonio delle famiglie, in Italia, fa spesso rima con abitazioni. Secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia La ricchezza delle famiglie e delle società non finanziarie italiane, pubblicato nel maggio 2019 con dati aggiornati al 2017, le attività reali (6.295 miliardi di euro) rappresentavano il 59% della ricchezza lorda delle famiglie italiane. Tra queste, ben 5.246 miliardi erano destinati ad abitazioni: più della metà del totale della ricchezza netta delle famiglie italiane, 9.743 miliardi di euro.
Tali cifre evidenziano l’ottica di investimento che nel nostro paese accompagna l’acquisto di un’abitazione, un passo cui oggi anche le generazioni più giovani come i Millennials si approcciano. A caratterizzare un buon investimento per la gen Y, tuttavia, vi sono fattori differenti rispetto a quelli ricercati dalle generazioni precedenti. Quali le sue caratteristiche, quindi? “Sicuramente tre: economico-finanziari, di sostenibilità e di natura sociale”, ha sottolineato Attilio Di Cunto, Amministratore delegato di EuroMilano nel corso dell’evento Millennials – la sfida che il wealth management non può perdere organizzato da We Wealth.

L’investimento immobiliare secondo Millennials

Anzitutto, “l’investimento immobiliare residenziale deve ricercare fattori puramente finanziari, come la capacità dell’abitazione di generare un capital gain (l’apprezzamento dell’immobile acquisito nel tempo) e un potenziale rendimento (il ritorno dalla possibilità di affittare e fornire un reddito annuo crescente e comunque stabile nel tempo)”, ha spiegato Di Cunto. Ultimamente, tuttavia, “le caratteristiche di sostenibilità e di natura sociale hanno acquistato sempre più rilevanza, soprattutto in seguito alla pandemia. All’interno di un nuovo progetto edilizio oggi è infatti fondamentale guardare al quartiere e al condominio, oltre che alla singola abitazione, per integrare caratteristiche di sostenibilità: ampie zoni verdi e numerosi servizi ai cittadini possono infatti incrementare il valore del progetto nel tempo e rendere competitive ed efficienti le spese di gestione”, ha proseguito l’esperto. “Due i benefici di questo modus operandi: da un lato l’attrattività per gli investitori immobiliari che sostengono i progetti di sviluppo, dall’altro la maggiore probabilità per i clienti finali di accedere a forme di finanziamento rispetto a quelle destinate a interventi che non presentano tali requisiti”.

 

Clicca qui per rivivere l’intervento completo di EuroMilano

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