Long-short: una strategia contro l'incertezza

5.11.2020
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In un periodo di forte volatilità e incertezza come quello corrente, trovare modalità per eliminare “il rumore di sottofondo” e concentrarsi sugli obiettivi di lungo termine è fondamentale. Ed è quello che permette di fare la strategia long-short
Strategia long-short, cos'è
La strategia long-short combina posizioni di lungo e di corto periodo per sfruttare al meglio sia le fasi rialziste che ribassiste del mercato. Così facendo è possibile ottenere rendimenti sia investendo in titoli di cui si ha una opinione positiva riguardo alle possibilità di crescita (aprendo posizioni long) che in titoli dalla debole posizione competitiva (aprendo posizioni short).
“Il long-short è uno stile di investimento azionario che unisce due portafogli in uno”, spiega Fred Jeanmaire, gestore del fondo Threadneedle (Lux) Pan European Absolute Alpha. “Nel portafoglio long si inseriscono i titoli di aziende che hanno buoni bilanci, elevato vantaggio competitivo e forte potere di prezzo, società dalle quali ci si aspetta margini di profitto costanti o in crescita nel tempo. Nel portafoglio short, invece, si inseriscono titoli di aziende che al momento presentano delle imperfezioni”.
Long-short, l'approccio di Columbia Threadneedle
Il Threadneedle (Lux) Pan European Absolute Alpha è un fondo di investimento a gestione attiva lanciato nel 2016 che adotta lo stile investimento di long-short e concentra almeno due terzi del proprio patrimonio in aziende europee. Nei quattro anni di attività dal lancio del fondo, i gestori hanno perseguito diversi obiettivi: in primis, offrire minore volatilità nelle fasi ribassiste (come nel 2018 e nel 2020) senza pregiudicare i ritorni positivi nelle fasi rialziste (come nel 2019).
“Il fondo ha un ritorno assoluto, ovvero si prefigge un target di investimento di circa 4-5 punti percentuali lordi in un ciclo di mercato di 24-36 mesi”, ricorda il gestore. “Altro obiettivo è mantenere la volatilità inferiore al 10%”.
Le società vengono selezionate seguendo il modello delle cinque forze competitive di Porter, teorizzato nel 1979 dall'economista e accademico americano Michael Porter nell'articolo “How Competitive Forces Shape Strategy”. Secondo Porter vi sono cinque fattori che determinano l'attrattività nel mercato di una società ed evidenziano la possibilità di un profitto nel lungo periodo: concorrenza diretta, minaccia di nuovi competitors entranti, minaccia di nuovi prodotti che possano sostituire il core business dell'azienda, l'aumento del potere contrattuale dei fornitori e l'aumento del potere contrattuale dei clienti. Maggiore l'intensità dei cinque fattori sommati, minore la profittabilità di lungo periodo dell'impresa.
A chi è rivolto
Il fondo è rivolto all'investitore di medio termine che vuole sfruttare i trend di lungo periodo per eliminare i rumori di sottofondo causati dall'incertezza e dalla volatilità dei mercati, sfruttando sia le fasi rialziste che ribassiste. Con un punteggio di rischio/rendimento 6 su 7, il fondo è adatto all'investitore che tollera bene la rischiosità del prodotto in virtù dei rendimenti offerti.