Volatilità: perché serve una strategia flessibile e reattiva

Gli investitori osservano con ansia come gli sviluppi della guerra in Ucraina si stiano ripercuotendo anche sui mercati, ma occorre rimanere lucidi per intercettare le potenziali opportunità

La nuvola della stagflazione si sposta sempre più minacciosa sul vecchio continente, spinta dal recente turbinio della guerra in Ucraina. “Le prospettive economiche per il 2022 indicavano già un rallentamento del ritmo di crescita e la resilienza dell’inflazione. Il conflitto tra Mosca e Kiev sta amplificando tendenze economiche preesistenti”, spiegano Mark Denham e Keith Ney, Co-managers del fondo Carmignac Portfolio Patrimoine Europe. Tra le nubi si intravedono tuttavia alcuni spiragli di opportunità. “Sebbene questa crisi geopolitica colpisca in particolar modo l’Europa, non tutta la sua economia risulta influenzata allo stesso modo”. Al contrario, spiega Ney, “ci attendiamo una forte risposta fiscale da parte dei governi che favorirà alcuni settori, come quello delle energie rinnovabili”.
Carmignac è convinta che il rapporto coi mercati debba basarsi su un approccio che sia flessibile, multi asset e a lungo termine. Questo vale anche per il vecchio continente, che secondo quanto annunciato a fine aprile dal Fondo monetario internazionale potrebbe vedere “una crescita trimestrale molto debole o negativa alla metà del 2022”. “Sotto il profilo azionario, ciò comporta il fatto di doversi focalizzare su titoli a crescita secolare per compensare questa criticità all’interno del nostro universo di investimento”, spiega Ney. “Dal punto di vista obbligazionario, invece, il contesto di repressione finanziaria e di tassi di interesse bassi richiede un approccio più aggressivo ai mercati dei tassi e del credito, nonché la ricerca di rendimenti più elevati attraverso un approccio più orientato al valore”.
Le conseguenze economiche del conflitto, tanto quelle dirette legate alle operazioni militari quanto quelle indirette che derivano dalle sanzioni imposte alla Russia dai paesi occidentali, comportano per l’Europa un rischio di stagflazione, afferma l’esperto. “La scarsità di materie prime disponibili”, prosegue il gestore, “potrebbe portare a interruzioni significative nelle catene di approvvigionamento, con effetti negativi sulla crescita e con ulteriori aumenti dei prezzi”.
“A breve termine, la nostra principale preoccupazione è quella di gestire i ribassi di mercato e la volatilità elevata che ne deriva”. Nel lungo periodo, invece, “tale contesto difficile rappresenterà anche un fattore trainante di cui avvantaggiarsi rispetto al drastico sell-off delle obbligazioni corporate e dei titoli azionari”, aggiunge Ney. “Ciò sarà possibile selezionando in maniera selettiva alcune opportunità peculiari e costruendo il potenziale di rendimento futuro del portafoglio”.

La filosofia di Carmignac Portfolio Patrimoine Europe

Per far sì che i rischi si trasformino in opportunità, Carmignac ha messo al centro della propria strategia di gestione la reattività e la flessibilità. “Negli ultimi quattro anni, nonostante il contesto di forte volatilità, il fondo Carmignac Portfolio Patrimoine Europe è riuscito a ridurre al minimo l’impatto dei ribassi dei mercati e a beneficiare delle fasi di rialzo, anche periodi ricchi di eventi significativi, come il 2020 o l’inizio del 2022”, spiega Denham. Questo perché Carmignac non concepisce i propri fondi come una semplice combinazione di azioni e obbligazioni. Nel caso della strategia Carmignac Portfolio Patrimoine Europe, nel breve periodo è stata l’ampiezza degli strumenti disponibili a rivelarsi utile per contenere i rischi di ribasso e generare una performance lorda positiva. Nel lungo periodo, invece, il merito “è della nostra selezione bottom-up dei titoli azionari e obbligazionari”.
Questo approccio ha permesso al fondo di Carmignac di conseguire importanti risultati non solo sotto il profilo finanziario ma anche sotto quello della valutazione indipendente. Lo scorso aprile 2022 Lipper, istituzione indipendente per la raccolta e l’analisi dei dati nel settore finanziario da oltre 50 anni e punto di riferimento nella valutazione delle performance dei fondi, ha premiato Carmignac Portfolio Patrimoine Europe come miglior fondo bilanciato a 3 anni.

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